ALMESE, L’ULTIMO SALUTO ALL’AMATO STEFANO SUPPO

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di IVO BLANDINO

ALMESE – Martedì 17 luglio, nella chiesa di Santo Stefano a Rivera, è stato celebrato il funerale di Stefano Suppo: è mancato giovedì 12 luglio sulle montagne di Oulx, a seguito di un infarto che gli ha stroncato la sua vita a soli 42 anni.

Erano veramente in molti, tra amici, colleghi, famigliari e semplici cittadini che si sono stretti al cordoglio e dolore della sua amata moglie Cecilia Barone, le sue care figlie Emma e Francesca, i genitori e i suoi parenti.

Troppo piccola la chiesa parrocchiale di Rivera che è dedicata al santo che porta lo stesso nome di Stefano: piccola per contenere le centinaia di persone che hanno partecipato alle esequie. Stefano era molto conosciuto in Valsusa.

Lavorava come dipendente tecnico informatico dell’azienda Relé Finder di Almese, amava la natura, l’agricoltura, era produttore di vino, nel tempo libero andava in montagna, grazie a tutti questi suoi doni, era molto apprezzato e stimato dalla che ieri gli ha con la sua silenziosa ed attenta presenza ha voluto rendere onore al suo concittadino.

Molti i labari delle sezioni della Coldiretti e delle diverse associazioni operanti sul territorio locale. La messa è stata presieduta dal parroco don Alfonso Vindrola e con lui hanno concelebrato don Silvio Bertolo e don Romeo Zuppa. La cantoria parrocchiale diretta da Franco Giorda ha animato la celebrazione eucaristica, Sarà Rucchione ha suonato l’organo.

Don Vindrola, commentando il testo di San Giovanni (capitolo 20: la risurrezione di Gesù)ha detto che “le donne che si recano nella mattina di Pasqua al sepolcro per imbalsamare il corpo di Gesù, trovano il sepolcro vuoto perché Gesù come narrato nelle Sacre Scritture, era risorto, aveva sconfitto la morte“.

Ed è proprio su questo episodio del Vangelo, il parroco ha preso come esempio la foto di Stefano sul necrologio che guarda non verso il bassoma il suo viso si protrae verso l’alto, cioè verso il Cristo il risorto, verso il cielo.

Rivolgendosi con toccanti parole ai suoi cari, ha aggiunto: “In questo crudele dolore il Signore e la Madonna non vi abbandonarono, saranno sempre al vostro fianco e anche noi non vi lasceremo soli, esortandoli ad avere fede in Dio e chiedo a Signore di consolarvi con le parole della fede.

Prima del rito della sepoltura ed aver benedetto ed incensato la bara, don Alfonso ha commosso tutti i presenti leggendo per volontà della consorte una preghiera che Cecilia ha voluto dedicare al suo amato Stefano.

Al termine della messa, il feretro è proseguito per la tumulazione nel cimitero di Almese.

Anni fa il nonno di Stefano è mancato nello stesso modo e alla stessa età: come è scritto sul necrologio, un triste destino una inspiegabile sorte a cui nessuno può dare una risposta, ma ora chissàsarà con il suo caro nonno.

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