AVIGLIANA CONTRO LA NUOVA PISTA DI GUIDA SICURA: “RISCHIO IDRAULICO, E’ UNA ZONA IN ESONDAZIONE E I TERRENI NON SONO ESPROPRIABILI”.

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di FABIO TANZILLI

Il Comune di Avigliana si mobilita contro la costruzione della nuova pista di guida sicura, che sarà traslocata da Susa, con un costo complessivo di circa 17 milioni di euro. L’area prescelta occuperà una superficie di circa 73˙000 mq in località Cascina Rolle. L’area di intervento si colloca in una zona racchiusa tra la Statale 24 a nord, l’Autostrada A32 a sud, lo svincolo di Avigliana ovest dell’A32 ad ovest. Il progetto prevede la realizzazione di 3 piste di prova e di un fabbricato di servizio (dimensioni 34 x 16 m e due piani fuori terra) oltre alle aree  parcheggi ed alla sistemazione della viabilità di accesso e delle aree esterne. Nell’edificio Centro Servizi saranno ospitati gli uffici, le aule didattiche, la  sala riunioni, l’area test e simulazioni e l’autorimessa di ricovero automezzi.

Il tutto nasce nell’ambito del progetto della Torino-Lione, visto che il trasloco di autoporto (che finirà a San Didero) e della pista di guida sicura è stato causato dalla futura realizzazione della stazione internazionale della Tav a Susa. In particolar modo, per quanto riguarda la nuova pista di guida sicura, il Comune di Avigliana ha presentato le sue osservazioni al nuovo progetto, ponendo alla Regione Piemonte delle questioni di rilievo. Si parte dalla localizzazione del sito, prescelto da Sitaf. Secondo il Comune di Avigliana, “In numerosi documenti progettuali si legge che l’opera in oggetto è ubicata in zona di esondazione – fascia B – del fiume Dora”.

A tal proposito, il Comune aggiunge: “E’ ben noto alla Sitaf che la nuova pista di guida sicura va ad insistere in una zona ove non solo le osservazioni storiche ma anche le valutazioni teoriche evidenziano, in occasione di eventi di piena del fiume Dora Riparia, la presenza di significativi volumi di acqua. Il piano Regolatore del Comune di Avigliana ben evidenzia con il vincolo di fascia fluviale l’area complessivamente esondabile e incompatibile con ogni trasformazione urbanistica, vietando quegli interventi che comportino una riduzione apprezzabile o una parzializzazione della capacità di invaso”. Con la realizzazione della pista, si innalzerebbe il rischio idraulico, e della questione se ne era già parlato durante la realizzazione della Variante dei Laghi 589, per i Giochi Olimpici: “A prova dell’accresciuto  rischio idraulico che il territorio avrebbe, risultano anche  le recenti decisioni assunte in conferenza di servizi finalizzata all’approvazione delle opere olimpiche 2006 – spiega l’architetto Paolo Caligaris, responsabile del settore lavori pubblici per il Comune –  proprio per lo  stralcio di un sito di deposito previsto, in origine, nella zona di localizzazione della pista di guida sicura”. Sempre per quanto riguarda il rischio di esondazioni e problemi di carattere idrogeologico, il Comune aggiunge: “Riguardo il calcolo idraulico presentato nel progetto, non si sono tenuti in debito conto, gli effetti delle possibili esondazioni di monte, la presenza puntuale del rilevato dell’insediamento, l’effetto della pista sugli insediamenti esistenti posti nelle vicinanze, la presenza di numerosi fornici sotto l’autostrada A32, fornici che possono provocare flussi idrici nelle due direzioni, da e verso la pista”.

Il dirigente del Comune sottolinea nel documento ufficiale altre incongruenze del progetto presentato dalla Sitaf: “Manca qualsiasi mitigazione visiva acustica dell’insediamento nei confronti delle abitazioni poste nelle vicinanza Nord”. Altra perplessità riguarda l’accesso alla pista, tramite la strada per la cascina Rolle, che ha origine dalla Statale 24: “Poiché questa strada è interessata in tutte le ore della giornata da un elevato traffico veicolare, appare assai problematico, ovvero estremamente pericoloso, l’accesso per coloro che provengono dalla direzione Torino – osservano dal Comune – in quanto occorre effettuare una svolta a sinistra in una strada a sezione ristretta”. Per questo motivo “Appare plausibile la necessità di realizzare una corsia dedicata per consentire la svolta a sinistra e impedire, con opportuna segnaletica, l’uscita dalla strada cascina Rolle in direzione Susa.

E’ infatti possibile utilizzare la vicina rotatoria posta all’uscita dello svincolo di Avigliana Ovest”. Infine, non cosa di poco conto, il Comune contesta anche il possibile esproprio dei terreni per realizzare la pista: “Quanto all’avvio del procedimento attivato da LTF per la dichiarazione di pubblica utilità e conseguente esproprio di terreni di proprietà comunale identificati catastalmente FG 1 mappali 191 e 208 – afferma Caligaris – tali aree a destinazione specifica vincolata, sono state trasferite a suo tempo al Comune di Avigliana, per decreto d’esproprio, dall’Agenzia Torino 2006 per la realizzazione della Variante 589 dei Laghi, nell’ambito dei Giochi Olimpici Invernali”. Ma secondo il Comune, si tratta di terreni non espropriabili: “Il vincolo nasce dal fatto che appartengono al patrimonio indisponibile del Comune di Avigliana, come previsto dall’articolo 4 (comma 2) del Testo Unico degli espropri”.

 

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