AVIGLIANA E I CESTINI DA 600 EURO, IL COMUNE: “SE PENSATE CHE LUCRIAMO, DENUNCIATECI”

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di FIORENZA ARISIO (Assessore di Avigliana)

AVIGLIANA – Durante il question time del Consiglio Comunale del 27 novembre, abbiamo constatato con piacere l’attenzione e la richiesta di avere una città più pulita che è stata espressa da un cittadino che richiedeva strategie per incentivare la cittadinanza a curarsi maggiormente della questione rifiuti (a partire dai comportamenti individuali).

Poichè fra le varie azioni che può adottare l’amministrazione c’è la possibilità di dotare i cittadini dei mezzi necessari per poter mantenere pulita la città, in risposta a tale intervento è stata citata sia la possibilità di partecipare al gruppo degli Ecovolontari (che per coordinarsi si riuniranno il 6 dicembre al Centro Giovani di piazza Del Popolo alle ore 21.30), sia l’imminente acquisto di una nuova dotazione di cestini stradali.

Viste le polemiche emerse, sia durante il CC che successivamente, rispetto all’acquisto di nuove dotazioni di cestini stradali, per dare maggiori elementi di conoscenza del problema, si specifica quanto segue:

  • I 20.000 euro che verranno utilizzati per tale acquisto provengono dalla TARI e possono essere quindi destinati esclusivamente per “acquisti ecologici”. Non possono essere usati per nessun’altra tipologia di spesa che chiunque potrebbe ritenere più urgente/necessaria su altre tematiche. Inoltre, nel caso in cui non venissero spesi entro l’anno, andrebbero a finire in avanzo di amministrazione, e quindi devono essere utilizzati nel breve periodo. Da qui la necessità e l’urgenza di definire entro il mese di d¡cembre la destinazione di questa cifra effettuando un acquisto che riguardi la gestione dei rifiuti.
  • Si è, quindi, scelto di utilizzare questi soldi per sostituire e/o incrementare la dotazione di cestini stradali in corso Laghi, in quanto gli attuali contenitori sono in gran parte senza il “tettuccio” e quindi, in caso di intemperie, si riempiono dio acqua e non permettono una corretta gestione dei rifiuti. Oltre a questi cestini di grande capienza, verranno acquistati anche dei cestini più piccoli, dotati di posacenere, da mettere nei parchi giochi, nella speranza che diminuisca così il numero dei mozziconi di sigaretta che vengono lasciati per terra da chi li frequenta. Ove possibile, si cercherà anche di riparare i vecchi cestini, che o verranno distribuiti in altre zone della città attualmente prive di dotazioni, o permetteranno di allungare la disponibilità di cestini lungo corso Laghi.
  • Il costo di 600 euro a cestino per quanto riguarda quelli di corso Laghi, è un costo indicativo (al momento deve ancora essere bandita la gara, per cui si può presumere che il prezzo per unità sarà anche inferiore) ma è il prezzo medio per una tipologia di contenitori che devono avere certe caratteristiche di capienza, resistenza a vandalismi, qualità, durata, praticità per gli svuotamenti e anche in coerenza con il resto dell’arredo urbano. Qualsiasi valutazione sul prezzo non può essere fatta se non tenendo conto di vincoli a cui un’amministrazione pubblica si deve attenere, e normative che garantiscano la trasparenza. Chiunque ritenga che l’amministrazione o gli uffici comunali stiano lucrando su tale acquisto, può rivolgersi senza problemi alla magistratura per far denuncia, perchè la trasparenza e l’onestà sono valori per noi imprescendibili e non abbiamo nessun timore in proposito. 

Quanto poi alla proposta di acquistare dei cestini prediposti per la raccolta differenziata occorre sottolineare due ordini di problemi:

  • Al momento, Avigliana non ha raggiunto la percentuale prevista come obiettivo di legge (siamo al 61% a fronte del 65% previsto). Anche dove vi sono aree pubbliche dotate di bidoni e cestini per la raccolta differenziata (es. zona laghi) la raccolta non è sempre di buona qualità e spesso non si può far altro che mandare tutto all’incenerimento (quando la differenziazione non viene fatta correttamente tutto il carico di un camion, anzichè essere riciclato e produrre un guadagno, va direttamente all’inceneritore, al costo per la collettività di 113 euro a tonnellata).
  • Ad oggi la società incaricata per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (ACSEL) non è organizzata per la raccolta differenziata su strada né essa è effettuata in alcun comune socio. Nu8lla esclude che ciò possa avvenire in futuro, ma ciò prevede un’attività di concertazione che in questo momento non ci dà opportune garanzie su tempi, costi e modalità. Di sicuro il cambio di procedura di raccolta stradale avrebbe dei costi maggiori (così come anche l’acquisto di cestini stradali con i “settori” per la differenziazione) per cui con i 20.000 euro che si è deciso di impegnare per gli “acquisti ecologici” si avrebbe alla fine una dotazione inferiore di cestini ed una raccolta stradale più costosa.

Mettendo sul piatto della bilancia questi due aspetti (attuale insufficiente coscienza ecologica della cittadinanza e costi aggiuntivi per avere delle dotazioni che non sarebbero state sfruttate correttamente) il rapporto benefici/costi di tale operazione che ci ha fatto propendere, a malincuore, per soprassedere, almeno al momento, alla possibilità di fare la raccolta differenziata anche per strada.

Poichè siamo convinti che le abitudini (soprattutto s non virtuose) non solo possono, ma devono, essere cambiate, ci impegneremo fino in fondo per sollecitare il senso civico dei nostri concittadini per riuscire ad arrivare presto sulla soglia del 65% di differenziata prevista per legge. Tutto questo per fare sì che quando si darà il via alla sperimentazione della raccolta differenziata per strada, questa abbia auspicabile la stessa percentuale di differenziazione delle utenze domestiche. Per raggiungere tale obiettivo, ci spenderemo fin da ora a trovare molteplici occasioni per sviluppare riflessioni che riguardano il modo di concepire il “bene comune” e l’utilizzo di risorse economiche, sempre più ristrette, nell’ambito della gestione della filiera dei rifiuti.

 

 

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3 COMMENTI

  1. Da quando si è iniziata la raccolta porta a porta, sono passato da 105 a 320 euro all’anno di immondizia , ho i documenti in mano e la cosa è innegabile, quindi,abbiamo avuto un grandissimo risparmio, in compenso sono stati rinnovati gli automezzi per la raccolta e io pagooooo pezzi di fetenti racconta balle , guardate nei comuni tipo Chieri, dove I soldi ricavati dalla raccolta differenziata sono stati riutilizzati per I cittadini e non per farsi I fatti propri.

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