AVIGLIANA, I 5 STELLE CRITICANO IL COMUNE SUL DEGRADO URBANO E IL CONSUMO DEL SUOLO

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dal MOVIMENTO 5 STELLE DI AVIGLIANA

AVIGLIANA – Il Consiglio comunale di Avigliana del 18 aprile ha visto la presentazione di due mozioni da parte del M5S. La prima, approvata con emendamenti, si è incentrata sulla palestra di roccia, gioiello della nostra città, per la quale sono state chieste e ottenute una serie di migliorie: nuovi tavoli, cestini per i rifiuti, pannelli illustrativi. Rimandata a data da destinarsi, in attesa di reperire i fondi necessari (quantificati in 10.000 euro) la realizzazione di una fontana, mentre resteranno temporanei e solo per la bella stagione i bagni chimici, che il gruppo di Tatjana Callegari chiedeva diventassero invece fissi.
Molto più articolato e acceso è stato invece il dibattito sulla seconda mozione, dedicata ai temi del degrado urbano e del correlato consumo di suolo. La proposta di M5S partiva dalla comunicazione della Commissione Europea “Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego della risorse” che fissa al 2020 la data entro la quale le politiche comunitarie dovranno tenere conto di impatti diretti e indiretti sull’uso del territorio per raggiungere l’obiettivo del consumo zero fissato nel 2050. La mozione, rilevando come proprio l’impermeabilizzazione del suolo sia uno degli effetti negativi del “consumo di suolo” sopra richiamato e presupponendo che l’obiettivo comunitario possa essere inteso non solo come un vincolo ambientale, ma anche come stimolo per la riqualificazione e del riassetto urbano a contrasto della speculazione immobiliare, chiedeva la realizzazione di una mappatura sul territorio comunale degli immobili privati abbandonati o in stato di degrado, sia industriali che commerciali e abitativi, o di fabbricati iniziati e mai terminati a causa di fallimento dell’impresa, al fine di avere una fotografia chiara sullo stato di fatto, per poter prendere le iniziative necessarie per rispettare le regole comunitarie.

Mappatura che M5S si è detta disposta a contribuire e realizzare, attraverso un gruppo di volontari, sotto la guida dell’ufficio tecnico, per non gravare di ulteriore lavoro i dipendenti comunali e finalizzata a istituire l’obbligo di dar sistemazione agli immobili abbandonati, eliminandone la condizione di degrado e, in caso di inadempimento, all’attribuzione di tali beni a una destinazione di interesse pubblico, così da contrastare future speculazioni edilizie, evitando un ulteriore consumo di suolo e il danneggiamento del decoro urbano.
Proposte, queste ultime, certamente forti e provocatorie, che non hanno tuttavia ottenuto il risultato sperato.
Con una lunghissima replica l’assessore Crosasso, dopo aver segnalato che esiste già una norma del Regolamento comunale che impone ai cittadini di mettere in sicurezza gli edifici pericolanti e fatiscenti, ha infatti rigettato l’intero impianto della mozione, proponendone un emendamento totale, che è parso essere più una messa in ridicolo della proposta dei Cinque Stelle, che non una volontà di presa in carico del problema. In sintesi la logica proposta dalla Maggioranza è stata: non compete ai Comuni risolvere il problema del consumo di suolo, ma al Governo, al quale si deve chiedere di legiferare in materia, di farsi carico dei contenziosi che possono nascere impedendo ai cittadini di edificare su aree a ciò preposte e di sopperire con finanziamenti statali ai mancati oneri di urbanizzazione, che sono lo strumento economico attraverso il quale i Comuni sopravvivono.

Insomma: la tutela dell’ambiente va bene come ideale, infatti ce lo ha ampiamente raccontato la consigliera di maggioranza Carola Negrino in apertura di Consiglio, ma nella realtà sono ben altre le regole che guidano il gioco. La Callegari ha infatti ricordato all’assessore all’urbanistica che anche se il governo imponesse, il comune ha già dimostrato che può sempre trovare una scappatoia, e lo ha dimostrato proprio sulla Cb27 ove sorge il Centro Commerciale “naturale”.

A proposito di oneri di urbanizzazione, in chiusura di seduta la Consigliera Callegari ha ancora chiesto parola per comunicare ai colleghi un’ informazione ricevuta da parte di un cittadino nel corso di una pausa del Consiglio, in relazione alla prima mozione presentata. Intervento purtroppo negato dalla Presidente dell’assemblea, se ne può quindi dar conto in questo comunicato: risulta che la conduttura dell’acqua e quella fognaria siano già state portate nel piazzale della palestra di roccia, proprio come ONERE DI URBANIZZAZIONE (!) nel corso della costruzione di un edificio in prossimità dell’area. Approfondiremo con l’ufficio tecnico e gli assessori coinvolti quanto ci è stato riferito; fontana e bagni fissi richiesti potrebbero costare molto meno di quanto è stato ipotizzato dall’assessore allo sport.

Lascia l’amaro in bocca pensare che non solo l’amministrazione di Avigliana sia convinta di non poter far nulla per contrastare il consumo di suolo, ma che non sappia neppure mettere a frutto gli oneri comunque incassati proprio sacrificando quello che il sempre applaudito ma mai ascoltato Mercalli definisce come “bene comune limitato e non rinnovabile”. Si legga al riguardo l’ottimo intervento pubblicato sul mensile Coop di aprile 2019, parrebbe proprio dedicato al nostro Comune e quindi a quegli amministratori che “rispondono che la politica è mediazione, è compromesso…”.

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