AVIGLIANA, SCIOPERO DEI LAVORATORI AZIMUT / FOTO

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AVIGLIANA – Da mercoledì mattina centinaia di dipendenti Azimut sono in sciopero contro i licenziamenti decisi dalla società. I lavoratori sono scesi in strada, facendo un corteo davanti allo stabilimento che produce yacht di lusso. “Hanno aderito il 95% dei lavoratori” spiegano dalla Cgil “Il 21 dicembre la direzione Azimut Yachts Avigliana, azienda di proprietà del dimissionario onorevole Vitelli e del socio di minoranza Tamburi Investiments, ha raggiunto l’accordo per licenziare 60 lavoratrici e lavoratori con le segreterie esterne di UGL CHIMICI e FAILC CONFAIL, senza la firma dell’Unione Industriali di Torino e senza tener conto dell’opinione della RSU e delle organizzazioni sindacali che contestavano i licenziamenti visto l’elevato numero di ore di lavoro straordinario comandato effettuate nell’arco del 2015”.

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Lo sciopero nasce da queste ragioni: “Si tratta di un accordo su licenziamenti a fronte di forti aumenti produttivi nelle ultime stagioni nautiche, per questo la FILCTEM CGIL più volte nel corso degli incontri sindacali ha richiesto i dati delle ore di lavoro straordinario effettuate nel 2015, dati che l’azienda si è sempre rifiutata di consegnare in barba al vigente CCNL di settore che sancisce l’obbligo di comunicazione alla RSU. Questo accordo non contiene alcun piano industriale e garanzia occupazionale per coloro che continueranno a lavorare in Azimut Avigliana. FILCTEM CGIL, lavoratrici e lavoratori avevano già contestato l’apertura delle procedura di mobilità con un pacchetto di 24 ore di scioperi effettuate e partecipate da oltre il 90% delle maestranze. Si tratta di un accordo che oltre a non dare garanzie alle maestranze, sancisce un grave principio: per stipulare accordi sindacali si può fare a meno di lavoratrici e lavoratori. Le organizzazioni sindacali firmatarie sono in netta minoranza, UGL e FAILC non arrivano a contare 50 iscritti su 930 lavoratori contro i circa 400 della FILCTEM CGIL e gli oltre 100 dei COBAS”.

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1 COMMENTO

  1. Che basta poco essere coerente loro senza di noi le barche se le sognano e gli impiegati hanno studiato x non usare ka mano dopera ..e noi abbiamao bisoogno di loro ma non come in fiat le barche son fatte artigianalmente i robot non servono e neanche le loro teorie ..il prodotto e fatto a mano e va pagato un po’diverso dai barracchin fiat quindi toglierci anchevdei pochi diritti a va ne’

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