BACIO DELLA NO TAV AL POLIZIOTTO E VIOLENZA SESSUALE, NINA SI ASPETTAVA LA DENUNCIA. ECCO COSA CI AVEVA DETTO NELL’INTERVISTA ESCLUSIVA

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di FABIO TANZILLI

Nina si aspettava la denuncia. Lo aveva detto proprio a ValsusaOggi, nell’intervista che ci aveva rilasciato poche ore dopo il gesto del bacio, finito su tutti i giornali e siti web. “Temi che ti denuncino?” Avevamo chiesto alla ragazza. E lei aveva risposto: “Abbastanza, ma (riferito ai poliziotti) si riconfermerebbero solo per quello che sono”. La denuncia contro Nina, la giovane che a metà novembre ha baciato il poliziotto alla marcia No Tav, alla fine é arrivata. La ventenne Nina De Chiffre, studentessa milanese No Tav, é stata segnalata alla Procura dal sindacato della Polizia (Coisp) con l’accusa di violenza sessuale e oltraggio a pubblico ufficiale. La notizia ë stata diffusa dal segretario nazionale del sindacato, Maccari: “Ho denunciato la ragazza No Tav che ha baciato il casco del poliziotto alla marcia in Val Susa. Ci sono vari reati: uno è l’oltraggio a pubblico ufficiale, ma anche la violenza sessuale. Se io vengo lì e la bacio sulla bocca, non è reato? Se un poliziotto va a baciare un manifestante a caso viene fuori la terza guerra mondiale”. E Nina cosa risponde? Alcune settimana era stata intervistata da ValsusaOggi, proprio per commentare il gesto che aveva compiuto a Susa. Ha 20 anni e vive a Milano. Studia Medicina all’Universitá, ma lavora anche come istruttrice di nuoto e modella.

Ecco che cosa ci aveva detto in quell’intervista.

Nina De Chiffre, come ti senti ad essere finita su tutti i giornali e siti per la foto in cui baci il poliziotto?
Mah, penso sia una sciocchezza.
Temi di subire delle conseguenze per quel bacio-sfottó?
Quella era una provocazione.
Sí, ma forse sono le tue frasi contro la polizia a far discutere…temi che di denuncino?
Abbastanza, ma si riconfermerebbero solo per quello che sono.
Sei una No Tav? Vieni spesso in Val Susa?
Sono No Tav.
Hai partecipato ad altre iniziative del movimento o contro il cantiere della Maddalena?
Sí, ma tutto viene ignorato o esaltato a seconda delle necessità.
Dopo che si è saputa la verità sul tuo bacio, ti hanno contattata dal movimento?
Moltissime persone, sono stata letteralmente sommersa.
Apprezzamenti o critiche?
Entrambi, moltissimi apprezzamenti. Ma diciamo che, dopo aver letto la mia riposta a Repubblica, molti critici si sono ricreduti.
Ma in sostanza, che messaggio volevi lanciare con quel bacio-provocazione?
Che si baciano dei rospi, per non prendersi troppo sul serio. E’ sempre molto divertente vedere come vengono reinterpretate le foto. Non avevo nessuna voglia di manganello, nessuna pulsione frustrata, non c’è nessun messaggio di pace. Stavo pigliando per il culo una schiera di poliziotti in anti sommossa, che ci impedivano la strada, dato che loro, per regolamento, non possono reagire a nessuno stimolo proveniente dai manifestanti. E mi disgusta il modo in cui viene usata questa foto, che per me poteva avere come unica interpretazione: la divisa la accetto solo a letto (…). Nessun messaggio di pace, anzi, questi porci schifosi li appenderei solo a testa in giù, dopo quello che è successo a Marta, compagna molestata e picchiata. Quindi, con buona pace dei pacifisti, moralisti, benpensanti, yuppie e cristianotti, sono contraria alle forze dell’ordine, lo stavo sfottendo alla grande, ed il fotografo è stato fortunato…
Pensi davvero quelle cose sui poliziotti? O ti riferisci solo alla vicenda di Marta?
Solo alla vicenda di Marta. Penso che in generale sia più complesso. Essere poliziotto é una scelta, ma in essa vi sono molte declinazioni possibili.
Quando oggi hai scoperto di essere finita su tutti i siti di informazione e Tg, cosa hai pensato?
Ho pensato che mi stessero usando.
E i tuoi parenti cosa ti hanno detto?
Nulla di nulla, a parte di non mettermi nei guai

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