BARDONECCHIA, DOPO 7 ANNI PARTONO I LAVORI PER LA FRANA DEL MELEZET: COSTANO UN MILIONE DI EURO

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BARDONECCHIA – Non sono bastati 7 anni per ripristinare la zona colpita dalla frana di duemila metri cubi di terra e rocce, nel maggio 2010 a Bardonecchia, in frazione Melezet. Si tratta di una provinciale a due corsie, che da Melezet porta in Francia, ma da quando è caduta la frana è stata deviata e sostituita con una piccola via provvisoria, prolungata da un ponte temporaneo.

Tra le interpellanze presentate dai consiglieri di minoranza Borgis, Cicconi, Paisio e Sergi, durante l’ultimo consiglio comunale di Bardonecchia, una riguardava proprio la questione della Residenza Melezet 102, a ridosso del costone franato e disabitato da anni.

L’opposizione ha chiesto al sindaco e agli assessori come intendono procedere e come tutelare i proprietari degli alloggi che tra l’altro, negli ultimi mesi, sono stati vittime delle scorribande di ladri e vandali.

Avato promette che entro marzo l’ufficio tecnico sarà in grado di aggiudicare l’opera ad una ditta, e l’inizio dei lavori – da circa un milione di euro – è previsto per l’estate.

“Per poter ambire a ripristinare le condizioni di frequentazione di quei luoghi, il cui accesso ancora oggi è inibito da un’ordinanza del 2010, occorre realizzare opere per circa 1 milione di euro, un finanziamento regionale che deve servire per il consolidamento in parete e per più interventi per il vallo”, spiega il sindaco Francesco Avato.
“I fili della questione si erano fossilizzati, abbiamo incontrato i proprietari dell’immobile, garantendo loro il massimo impegno per far partire le opere al più presto. Abbiamo proposto alla Regione di forzare la tempistica, e il consorzio forestale – progettista dei lavori – ha modificato il cronoprogramma”.

A fine dicembre, è stato così approvato il nuovo progetto esecutivo, ed entro marzo si conoscerà la ditta vincitrice dell’appalto, così da far partire i lavori di consolidamento in parete nella primavera o al massimo ad inizio estate, tutto entro il 2017.
“Il vallo deve combinarsi con il consolidamento: al Comune spetta la perimetrazione dell’area, abbiamo riconsolidato tutte le recinzioni”, conclude Avato.

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