BRUZOLO, UN PANNELLO DEDICATO ALLA REGINA MARGHERITA GRAZIE ALLE SCUOLE E AI GRANATIERI

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BRUZOLO – Non sarà sicuramente un diploma di merito a ricompensare gli studenti della scuola media di Bussoleno per la realizzazione del pannello storico dedicato alla Regina Margherita nella piazza omonima, ma in un momento in cui la scuola non riceve gratificazioni dalle sfere ministeriali, anche un attestato di stima e di gratitudine per lo spirito di servizio nel valorizzare il patrimonio culturale della memoria storica, consegnato da Giancarlo Sibille, capo nucleo Val Susa dei Granatieri di Sardegna, è segno di vitalità e di programmazione didattica di una scuola che ha nel rapporto con il territorio il suo punto di forza. L’ha detto il preside Franco Rousset nel corso dell’inaugurazione ed ora il pannello della Regina Margherita è sotto gli occhi di tutti, sistemato sul frontale della casa Richiero. Un altro tassello del pluriennale progetto è stato sistemato e le vie di un tempo tornano alla ribalta. Con questa breve cerimonia, alla presenza del vicesindaco Mario Richiero, allietata dai figuranti con vivandiera, che hanno destato la curiosità degli alunni presenti, si chiudono per la pro loco i festeggiamenti per le vie risorgimentali di Bruzolo, lasciando alle ricerche la storia dei cambi di denominazione: chissà che nasca, magari, una piccola tesi con curiosità, toponimi e schegge di cultura. Così è trascorsa, grazie al direttivo della pro loco, una mattinata di storia in piazza: quando la scuola esce dalle aule e il sapere diventa patrimonio di tutti, allora il binomio scuola- società si realizza senza intermediazione e la pro loco diventa il perno per la programmazione culturale del territorio, riferimento prezioso per ogni iniziativa futura. Da domani passando per la piazza ci si può fermare per ripassare un pizzico di storia patria: il pannello è suddiviso in tre colonne con i colori dell’Italia, nel mezzo campeggia la bella figura della Regina con una didascalia realizzata dagli studenti, coordinati da Paola Calò: quando a scrivere la storia sono i ragazzi, allora c’è fiducia nel futuro.

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