CANTIERI TAV A BUTTIGLIERA E ROSTA, PARLA IL SINDACO: “IL TERRITORIO SARÀ TUTELATO. COMPENSAZIONI? PREMATURO PARLARNE”

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di FABRIZIO PASQUINO

BUTTIGLIERA ALTA – Mentre proseguono gli incontri, le serate e i banchetti informativi nei comuni della collina Morenica e nella bassa val Sangone, organizzati dal comitato NoTav Ro.Bu.Re (Rosta-Buttigliera-Reano), dove gli ultimi progetti ipotizzerebbero il passaggio del treno ad alta velocità Torino-Lione, sull’argomento interviene anche il sindaco di Buttigliera Alta Alfredo Cimarella, da anni attento osservatore dei progetti della linea e all’interno con il suo Comune nell’Osservatorio della linea ad alta velocità.

Secondo le ultime indiscrezioni diffuse dai No Tav, la nuova linea ferroviaria dovrebbe transitare proprio da Buttigliera Alta e Rosta, attraverso la collina morenica, su campi e aree anche di proprietà privata. In particolare il progetto prevede che i lavori a Rosta si concentrino principalmente nelle zone di Ponata, Ranverso e Cascina Grassis, mentre a Buttigliera a Cornaglio e Ranverso.

“Sulla nostra tratta esiste una bozza di progetto preliminare che risale a 7-8 anni fa sulla quale abbiamo anche fatto numerose osservazioni – dice il sindaco di Buttigliera Alta Alfredo Cimarella – ma fino a oggi è cambiato il mondo. Per quanto riguarda la nostra tratta la progettazione di ciò che dovrebbe essere fatta non c’è ancora. Ci sono ipotesi come quella richiesta da Rivalta di raddoppiare la linea storica. Quindi stiamo parlando, ad oggi, del nulla. Per questo mi stupisco delle serate informative su informazioni che però sono vaghe e non certe”.

Proprio perché il sindaco pensa che sia avventato iniziare a parlare di un tracciato non ancora ufficiale, alla domanda sulle compensazioni e sulle eventuali ricadute “positive” dice: “Credo sia prematuro parlarne”.

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2 COMMENTI

  1. Il progetto esiste ed è il preliminare del 2013 ed in esso è ben indicato il tracciato.
    Il progetto è l’opera sono di competenza RFI che ha già visto approvata la provvista dei fondi necessari.
    La somma prevista è di 1,5 miliardi di euro, quota parte preponderante degli 1,7 miliardi destinati all’ammodernamento della linea attuale.
    I chilometri della tratta interessante la Collina Morenica sono 14, in gran parte in galleria.
    In galleria significa anche a tuffo in falde acquifere idro-potabili.
    Con pesanti manufatti edili per oltre 100 milioni di euro da realizzarsi in ciascun chilometro, sarebbe curioso se alla fine restasse ancora qualcosa da tutelare.
    Negli stadi più avanzati di progettazione sarà sempre più difficile, se non impossibile, intervenire sulle scelte progettuali.
    La puntuale informazione non solleverà la cittadinanza dei nefasti effetti di una simile opera, le, giustamente per ora premature, compensazioni ancora di meno.
    Se in Valle di Susa non ci si fosse mossi fin dalle prime chiacchiere e dai primi lanci a mezzo stampa dei promotori (1989), probabilmente oggi avremmo in avanzato stadio di realizzazione una linea in sinistra Dora, riconosciuta errata e inattuabile in tutte le sedi tecniche e governative.

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