CASO FRAIS, PARLA OLIVERO: “MAI INCONTRATO VIRANO E FANTINI, SCIBONA SI OCCUPI DEI PROBLEMI REALI DELLA VALLE”

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Il caso Frais infiamma la campagna elettorale di Chiomonte. Dopo l’intervento di Scibona pubblicato su ValsusaOggi e l’intervista di replica del sindaco Pinard, ecco cosa dice Luca Olivero, il gestore degli impianti di risalita, presidente del “Comitato Frais 2010”.

1. Luca Olivero, cosa ne pensa delle domande poste dal senatore Scibona, riguardo la vicenda del Frais? Intende replicare alle affermazioni fatte?

Il senatore Scibona non fa altro che riportare quanto dichiarato nel Consiglio Comunale di Chiomonte del 10 aprile scorso dal consigliere di minoranza Giorgio Guglielmo. Personalmente non ho nulla da replicare a tali affermazioni in quanto non sono mai stato parte in causa di nulla di ciò che viene descritto nella lettera di Scibona.

2. Secondo lei, da gestore degli impianti, come mai il Comune non ha ancora acquistato la proprietà degli stessi, nonostante abbia da tempi i soldi disponibili?

Non sono un amministratore del Comune di Chiomonte, ma ritengo che i denari pubblici debbano essere spesi con grande attenzione e per il miglior futuro della popolazione residente in un comune. Non ritengo che oggi sia una priorità quella dell’acquisto del sistema piste del Frais da parte del Comune di Chiomonte, anche se la eventuale proprietà da parte del Comune renderebbe più semplice l’accesso ai fondi pubblici derivanti dalla Legge Regionale 2/09, m asoprattutto dei fondi del Post Olimpico (circa 100 milioni) messi a diposizione dalla Legge 65/2012. Non dimentichiamo infatti che la maggior parte degli impianti e della Via Lattea e di Bardonecchia sono di proprietà dei Comuni.
Vorremmo che fosse definitivamente chiarito che gli impianti del Frais e quindi tutto l’indotto che ne deriva sono ripartiti – dopo 4 anni di totale chiusura – perché Frais 2010 nella persona del sottoscritto, del vice Presidente Mario Michetti e del Direttore tecnico Gianluca Noero, hanno proporzionalmente investito i loro risparmi affinché ciò avvenisse. Voglio anche specificare che Frais 2010 non è solo gestore del sistema piste, ma ha in essere un contratto di affitto di ramo d’azienda, cosa ben diversa dalla semplice gestione, il tutto fino alla scadenza della vita tecnica degli impianti preesistenti (cioè gli skilift) come derivante da atto pubblico: rogito notaio Mario Enrico Rossi del 8.10.12 repertorio 36697/8053 registrato all’Agenzia Entrate Torino 3 il 16.10.12 n. 12433 e da atto pubblico notarile del 12.12.13 rogito notaio Favre repertorio 187659/39055 registrato il 3012.13 a Chatillon n. 2576 serie 1T.

3. Sull’interessamento del presidente di Sitalfa Fantini agli impianti del Frais, da gestore delle piste, che cosa sa?

Ho conoscenza di questo fatto in quanto è pubblico, e citato all’interno della delibera di Giunta Comunale di Chiomonte n.10/12 del 21.02.12. Pertanto tutto ciò era ben a conoscenza dell’intera Amministrazione del Comune di Chiomonte, maggioranza e minoranza comprese.

4. É vero che ha partecipato anche lei a quell’incontro di cui parla il senatore Scibona sulla trattativa di acquisto del Frais con Fantini, dove sarebbe stato presente anche l’architetto Mario Virano?

Non ho mai, in vita mia, parlato né con l’architetto Virano né con il signor Roberto Fantini e non conosco personalmente nessuno dei due signori, di conseguenza, avendo posto pubblicamente quelle domande, credo che ne sappia certamente di più il senatore Scibona su quel che lascia sottintendere. Certo è strano che tutte queste cose escano in campagna elettorale. Mai, da quando il senatore occupa lo scranno a Palazzo Madama, mi ha contattato per sapere se il Frais necessitava di un suo legittimo intervento al fine, ad esempio, di sbloccare i finanziamenti che la Legge Regionale 2/09 riserva al sistema neve. Forse un parlamentare di zona dovrebbe interessarsi dei problemi reali della valle in tutte le sue sfaccettature ed in particolar modo nei confronti delle attività turistiche primarie – come le società degli impianti di risalita – che creano reddito e lavoro direttamente a moltissime persone e ancor di più attraverso le aziende che ruotano attorno al sistema neve.

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