CASO GRISA, IL VILLAGGIO OLIMPICO ACCUSA: “IL CONSORZIO CI DEVE 14.000 EURO”

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Ci sono nuovi rivolti sul caso Grisa. Non é tardata ad arrivare la lettera di risposta di Doriano Cranco, rappresentante della Keluar srl per conto del Villaggio Olimpico, a quanto scritto dall’assessore al Turismo nella giornata di ieri. Un botta e risposta che sfocerà molto probabilmente nell’organizzazione di un incontro pubblico, insieme agli altri albergatori.
La questione centrale é il turismo, settore vitale per Bardonecchia, dove l’amministrazione del sindaco Borgis appare di fatto ingessata, nonostante gli sforzi fatti prima dall’ex assessore Monica Borsotti (ormai diventata consigliere di opposizione) e poi dall’attuale assessore Guido Grisa (che il Villaggio Olimpico e soprattutto la Colomion Spa vorrebbero ora far dimettere).
Amministrazione ingessata, perché é incredibile che dopo un anno di trattative e riunioni, il Comune non sia ancora riuscito a trovare una soluzione, o almeno una mediazione accettabile, sul futuro del Consorzio. Da un lato ci sono due poteri “forti”: società degli impianti Colomion e Villaggio Olimpico, e dall’altro ci sono i “piccoli” albergatori della località. In ballo ci sono i posti che contano nel consiglio di amministrazione del consorzio, visto che Colomion e Villaggio ne vorrebbero due a testa (in totale 4) sui 7 disponibili.
Ma ora, a rendere ancora più accesa la questione, arriva nientemeno che la risposta di Cranco a Grisa. Oltre ad una puntuale e piccata replica su quanto scritto ieri dall’assessore, il rappresentante del Villaggio olimpico attacca il Consorzio: “Le ricordo inoltre che il Villaggio Olimpico è ancora creditore rispetto al Consorzio di Euro 13.989,95 (per un gruppo ospitato nei primi mesi del 2012) e che più volte (sin dai tempi in cui eravamo soci) abbiamo chiesto di verificare il rendiconto finanziario per capire la correttezza dei tempi di pagamento ai diversi fornitori”. “Non si comprende – aggiunge Cranco – come sia possibile che a distanza di quasi due anni tale credito sia ancora aperto…dobbiamo pensare che non siano stati pagati anche i debiti successivi, che il Consorzio non abbia più avuto nessun tipo di attività, o semplicemente che si ritiene che il Villaggio Olimpico “possa aspettare”? In qualunque di questi casi lo scenario è desolante e penso vorrà riconoscere che le nostre perplessità sono comprensibili”.
Altra benzina sul fuoco, quindi, sulla questione turismo a Bardonecchia. La cittadinanza attende la prossima puntata, sperando che finalmente chi dovrebbe guidare il paese prenda in mano la situazione, convocando una riunione pubblica e soprattutto risolvendo il nodo del Consorzio Turistico. L’economia di Bardonecchia, soprattutto in tempi di crisi, non può più aspettare.

Fabio Tanzilli

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