CONDOVE, DA SABATO INAUGURA LA MOSTRA SUL PIEMONTE A MOCCHIE

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Mocchie_da_audani

di THOMAS ZANOTTI

CONDOVE Nelle valli alpine del Piemonte si conserva un ingente patrimonio storico-ambientale, costituito da miniere e cave abbandonate collegate a resti di opifici e laboratori. Sono testimonianze che risalgono per lo più a età medievale o post-medievale, con indizi di età precedenti, e rientrano perciò tra i beni protetti di interesse storico-archeologico.

In alcune valli come Sessera (Biella), Susa e Viù in provincia di Torino e Grana (Cuneo) si sono avviate ricerche interdisciplinari, all’incontro tra scienze archeologiche, storiche, naturali e geologiche.

Il programma, cofinanziato dalla Regione Piemonte, é coordinato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia del Piemonte, con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e con l’Associazione culturale Il Patrimonio Storico Ambientale.

Una volta studiati, i siti si prestano a operazioni di valorizzazione turistico-culturale, in quanto permettono di illustrare dal vivo, in stretto rapporto con l’ambiente, tecniche e processi produttivi del passato oggi quasi dimenticati, comparando la realtà materiale riportata in luce dall’archeologia, i dati di laboratorio e i documenti storici.

Per questa ragione viene ora allestita, grazie all’ospitalità e alla collaborazione del Comune di Condove e della Biblioteca Comunale della borgata di Mocchie, una mostra documentaria (dal 13 agosto al 4 settembre) che raccoglie una sintesi dei dati raccolti in un quindicennio di ricerche, proponendo un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio, che tocca le miniere medievali di Usseglio (ferro) e Pradleves (rame), le cave di pietra ollare ugualmente medievali di Condove e Lemie, le aree archeo-metallurgiche dell’Alta Val Sessera e della Media e Alta Val di Viù, dove i minerali di piombo, rame, argento, oro, ferro e cobalto erano trattati in complesse sequenze operative, ricostruite mediante scavi archeologici, studio dei residui di produzione e dei documenti scritti e iconografici del XVI-XVIII secolo di cui sono ricchi gli archivi storici piemontesi.

Alla mostra é associata una guida che propone una serie di visite a siti e strutture di grande interesse, che illustrano un aspetto fondamentale della storia socio-economica del Piemonte. Per i meno propensi alle escursioni in montagna è previsto un itinerario tra le vie di Torino, alla ricerca di edifici, palazzi, monumenti e documenti storici di una capitale europea sempre attenta allo sfruttamento delle risorse strategiche del suo territorio.

Sede: Biblioteca Comunale in frazione Mocchie  (Val di Susa, Condove, Torino)

Inaugurazione: Sabato 13 agosto (ore 17:00)

Apertura: mercoledì e sabato dal 17 agosto al 3 settembre (ore 15:00/18:00) domenica 4 settembre (Fiera della Patata) orario continuato (9:00/18:00).

Informazioni: aipsam@aipsam.org / tel. 011-0133011 /011-9644038/371-1475083

Versione web: www.aipsam.org.

Escursioni con accompagnatori escursionistici ambientali abilitati: valorizzazione@aipsam.org oppure per informazioni chiamare il numero telefonico 349-3329196.

Sino al 7 agosto la mostra é ancora visitabile a Pradleves (Val Grana, Cuneo), Ex Centrale idroelettrica Galino, tutte le domeniche, (ore 15:00/18:00) apertura infrasettimanale su richiesta: gentdepradievi@gmail.com Per contatti 339-6363846.

Sino al 20 agosto la mostra é anche visitabile a Lemie (Val di Viù, Torino), Pro Loco, Sala Polivalente, tutti i giorni, (ore 15:30/19:00 e 21:00/23:00) . Per contatti 347-31034.73.

Dal 1° al 15 ottobre la mostra sarà infine visitabile a Condove (Val di Susa, Torino), Biblioteca Comunale, negli orari di apertura della Biblioteca Comunale. Per informazioni contattare il numero telefonico 011-96.36.646.

 

 

 

 

 

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