DA GIAVENO E DALLA VALSUSA PER LO SCIOPERO PER IL CLIMA A TORINO

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di NICOLE CASTELLI

TORINO – Ieri, venerdì 15 marzo, come annunciato da mesi, si è svolto lo sciopero mondiale contro il cambiamento climatico (#GlobalStrikeforClimate). Molte città d’Italia hanno risposto all’appello di Greta Thunberg, tra cui Torino, dove i ragazzi di FridaysforFuture sono andati via via crescendo, settimana dopo settimana, grazie anche alla rete che è riuscita a instaurarsi sui social questi ultimi mesi, dando vita a una manifestazione di grande successo.

Nella città sabauda il corteo ha intrapreso la propria marcia a partire da piazza Arbarello verso le ore 9.40, per poi proseguire in via Cernaia, deviando successivamente verso il Municipio, dove si è svolto il FLASH MOB con le sveglie, a motivo di intimazione ai politici di svegliarsi, di prendere misure di rilievo per affrontare un grave problema come il cambiamento climatico, e subito.

Alcuni ragazzi di FridaysforFuture hanno avuto modo di parlare con la sindaca Chiara Appendino, la quale afferma che la protesta è giusta e che i ragazzi devono far valere i propri diritti. Il corteo è poi proseguito per arrivare infine in piazza Castello verso mezzogiorno, passando per via Pietro Micca, dove ad accoglierlo era la piazza già gremita di persone. Vi sono stati diversi interventi e ospiti speciali, tra cui Luca Mercalli e gli Eugenio in via di Gioia, e ragazzi anche molto piccoli hanno esposto pratiche ecologiche applicabilissime, anche per i più piccoli.

Luca Mercalli, che aspettava un evento del genere da 25 anni, ha messo in luce il problema delle temperature troppo alte e ha invitato alla COERENZA, con la richiesta, per chi si trovasse al corteo, di smettere di fumare immediatamente, e per sempre; inoltre ha evidenziato la necessità di studiare, per essere autorevoli, grazie alla scienza e non alle chiacchiere.

I ragazzi sono riusciti a coinvolgere decine di migliaia di persone in piazza per una protesta per cui vale assolutamente la pena lottare, le cui conseguenze non sono percepibili adesso, ma che nei prossimi giorni e mesi si auspica si concretizzino. Si auspica non è il termine più adatto, perché sembra una speranza passiva. Si spera nelle conseguenze e intanto si guarda quel che succede. “Sostengo, ma da solo non muovo un passo”. Inutile dire che se questo atteggiamento prevalesse porterebbe a far sì che la protesta faccia un buco nell’acqua.

Ma i ragazzi sono pronti, e come dice la sindaca, non hanno paura del cambiamento dei loro stili di vita, per lottare contro il cambiamento climatico, le cui ingenti cause sono oggi di origine antropica. Una cosa è certa. Si è organizzato un corteo nuovo, che ha avuto un successo strepitoso, e ha coinvolto le orecchie della maggior parte delle persone, direttamente o indirettamente. Il problema del cambiamento climatico, una volta fatto breccia nella mente delle persone, genera domande, come gli altri problemi che riguardano la nostra attualità.

E non si potrà più gettare a terra un rifiuto, inquinare, sprecare, senza che nel sostrato della nostra mente non suoni un campanellino d’allarme che ci faccia sentire a disagio. Ora i ragazzi chiedono azioni concrete, e senz’altro loro faranno la propria parte.

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6 COMMENTI

  1. Abbandonare i modelli consumistici, meno suv e macchinoni, meno viaggi in aereo soprattutto per le vacanze, andare più piano in auto per consumare di meno, diminuire transumanza notturna in auto e chiudere i locali e centri commerciali nelle ore tardo serali e notturne, spegnere condizionatori in estate e abbassare riscaldamento in inverno, fare meno cose e andare a piedi e in bici…siamo pronti ? siete pronti ?

        • Premesso che il termine “inquinamento” è del tutto generico, la tua affermazione è assolutamente falsa. Sprecare meno, non consumare meno. Aumentare l’efficienza dei processi e creare filiere circolari, questa è la vera sfida è soluzione del problema.

    • Gretino è chi crede di essere più furbo di migliaia di pubblicazioni scientifiche che dimostrano in che direzione stiamo andando.

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