DISAGI AL PRONTO SOCCORSO DI SUSA, IL SINDACO: “L’ASL DEVE RIVEDERE LE PRIORITÀ”

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di CATERINA AGUS

SUSA – In merito ai problemi del pronto soccorso di Susa, ValsusaOggi ha intervistato il sindaco Piero Genovese. “Per i servizi sanitari il periodo estivo coincide con il momento in cui si sommano diverse criticità – afferma il sindaco – alle problematiche di salute collegate alle conseguenze delle alte temperature per le persone anziane, si aggiungono le assenze per i periodi di vacanza dei familiari che si prendono cura durante gli altri periodi dell’anno, del personale di assistenza privato e degli operatori sanitari in servizio presso gli ospedali e i servizi territoriali. A fronte di queste difficoltà è necessario porre rimedio attraverso una rideterminazione delle priorità da parte dell’ASL, che mi risulta abbia previsto questa evenienza attraverso una serie di interventi mirati sia a livello ospedaliero che territoriale. Sarà necessario inoltre potenziare i servizi territoriali per consentire alle persone a rischio di essere maggiormente seguite a casa, di potervi tornare tempestivamente alla eventuale dimissione dall’ospedale o essere ricoverate in strutture protette qualora non vi siano le adeguate condizioni di assistenza al proprio domicilio”.

Il sindaco Piero Genovese

 

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5 COMMENTI

  1. Parole sante. Problemi atavici. La legge balduzzi ha rovinato le periferie. I conti asl hanno fatto il resto. I servizi surrogati son sempre piü incapaci di essere servizio vero e fruibile. Le inaugurazioni non imbambolano piú nessuno.

  2. Situazione vergognosa, vissuta da me in prima persona martedì sera. Richiesto aiuto per una avversa ad un farmaco, vengo informato dagli o.s. che bisogna attendere, in quanto è disponibile un solo dottore per tutto l’ospedale(!)
    Uscirò dal Pronto Soccorso alle 4:30 del mattino, senza che mi sia stata prestata alcuna visita. Insieme a me altre persone con gravi problemi, ed una coppia di anziani di 84 anni, in attesa dalle ore 15:00 del giorno precedente.
    Il sindaco dovrebbe vergognarsi, insieme ai direttori ospedalieri, in quanto è risaputo, ed è inutile fingere di essere “sorpresi” dal disservizio.

    • Chi aspetta ore spesso è un codice bianco, ovvero gente che avrebbe dovuto andare dal medico di base ma per “comodità” decide di intasare il pronto soccorso. Prima di lamentarvi magari imparate a usare il pronto soccorso per quello per cui è stato ideato: “le vere urgenze”.

  3. Devo dire che l’intervista non aggiunge nulla di nuovo virgola forse diventa anche difficile per un dipendente della Asl e sindaco parla male del proprio datore di lavoro.
    Se le cause di tutti quei pazienti in barella e l’estate con il caldo allora d’inverno si dovrebbe andare meglio E invece in inverno c’è il freddo e la situazione è uguale in primavera non fa freddo e non fa caldo ma probabilmente ci sono i Pollini ed è per questo che è tutto pieno quello ospedale al piano terra.
    Il potenziamento di cui parla il nostro neo sindaco Spero avvenga in tempi brevi perché una dimissione in quelle strutture territoriali dall’ospedale la si ottiene non prima di 15 giorni.
    Speriamo arrivi in fretta la stagione non troppo calda e non troppo fredda…

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