FOTO / A BARDONECCHIA LA CERIMONIA DI CONSEGNA DELLA BANDIERA ITALIANA ALL’ISTITUTO FREJUS

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di GIULIA FRANCHI (Docente dell’Istituto Frejus)

BARDONECCHIA – Martedì 17 aprile: il piazzale della scuola è gremito di persone, militari in divisa, lo stendardo degli alpini, il gonfalone con lo stemma di Bardonecchia. È una giornata carica di emozione, di solennità e di estremo orgoglio. Il comando militare dell’esercito del Piemonte e l’Unuci (con il responsabile di questa attività informativa, il colonnello Zerrillo) con solennità e partecipazione ci fanno iniziare la cerimonia, con la consegna del Tricolore e l’inno nazionale. Subito dopo l’onore ai Caduti e le letture di alcuni studenti, è il vice presidente dell’Unuci, il capitano Imperatrice a prendere la parola e a ribadire l’importanza della bandiera e la speranza di ricordarne i valori vedendola sventolare, da oggi, sulla nostra scuola e su tutta Bardonecchia.

L’omaggio alla bandiera ci dà modo di fare alcune riflessioni: c’è bisogno di investire sulla nostra identità. Non dobbiamo avere paura della nostra identità, perché è su queste paure che poi nascono forme di odio e conflitti e il Tricolore non è nato per generare questi sentimenti. Siamo sempre più di fronte alla necessità di scoprire il valore della parola ‘patria’. Il vicesindaco Chiara Rossetti ci ricorda che il tricolore è un valore espressivo che esorta i cittadini a essere parte del nostro Paese, valore integrativo dell’unità nazionale che ci deve spingere a guardare al futuro e non tanto al passato per costruire il domani.

La parola passa al preside Gianni Valentini, che cita la bandiera come simbolo che unisce tutti gli italiani, emblema dei valori di libertà, di democrazia, di giustizia sociale, di rispetto dei diritti dell’uomo e di solidarietà che caratterizzano la Repubblica. Rappresenta l’arte, la cultura, la bellezza, insomma quello che agli occhi del mondo intero caratterizzano l’Italia; ed è presente nelle competizioni sportive, quando i nostri atleti raggiungono importanti risultati con la loro passione e la loro fatica. Anche lo sport è un valore, come sanno bene i nostri ragazzi che affiancano lo studio all’impegno sportivo.

La cerimonia prosegue al soggiorno militare, dove grazie all’ospitalità del tenente colonnello Piccoli, possiamo proiettare un video ad omaggio della nostra bandiera e come ringraziamento al colonnello Zerrillo e all’U.N.U.C.I per il prezioso dono che hanno fatto a noi come studenti e alla scuola. È proprio Zerrillo a chiudere la giornata al termine del film “Fango e Gloria” con una bellissima citazione di Piero Chiara dove parla del giorno come metafora per la nostra unità di misura: “Dobbiamo ricordare ciò che è successo prima, perché diversamente saremo persone senza riferimenti, senza una famiglia, senza una casa, senza uno scopo”.

Grazie ancora alle Forze Armate e all’Unuci, perché offrono ai nostri giovani l’opportunità di riflettere su se stessi e sui valori alla base della democrazia e di una corretta vita sociale.

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