FOTO / ELEZIONI AVIGLIANA, LA MAGGIORANZA PENSA AL “DOPO PATRIZIO” E LANCIA IL SUO “MANIFESTO”

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di ELENA IDONE

AVIGLIANA – Venerdì 17 marzo, nell’auditorium della scuola Defendente Ferrari di Avigliana, si é tenuto l’incontro tra l’attuale amministrazione in carica, appartenente alla lista “Avigliana città aperta” e i cittadini, con l’intento di presentare il “Manifesto” della lista che in questi cinque anni ha amministrato Avigliana.

I relatori erano: Massimo Rosso, Fiorenza Arisio, Renzo Tabone, con intervento finale del sindaco uscente Angelo Patrizio.

Apre la serata Massimo Rosso: “Cinque anni fa Avigliana si è riunita in un comitato unico e solidale per cambiare il destino del paese e così venne redatto un manifesto per cercare di creare qualcosa di nuovo sotto il profilo politico. Nacque quindi una lista con un candidato sindaco ed un programma, e si presentò il tutto alla cittadinanza. Gli aviglianesi approvarono la scelta – continua Rosso – Non possiamo dimenticare che questa amministrazione continuava comunque ad essere il risultato anche di amministrazioni precedenti, lavorava quindi sul lascito di giunte che hanno amministrato Avigliana dal ’94”.

Con la creazione di un comitato è stato possibile dare delle risposte ai cittadini.

“Furono mesi di lungo lavoro – ricorda Rosso – ci si trovava nella palestra della scuola e si discuteva; tutto ciò ha portato i suoi frutti. L’amministrazione in questi 5 anni si è comportata bene, nonostante ci fossero difficoltà economiche dovute alla morsa del patto di stabilità e alle difficoltà economiche generali. Sono state portate avanti tante battaglie interessanti, come la battaglia legale contro la SMAT, le raccolte per i terremotati, coinvolgendo e facendo partecipare la popolazione, e tante altre iniziative che voi tutti ben conoscete”.

In seguito ha posto l’accento su quanto sia importante che ci si impegni tutti, in maniera costante e aggiunge: “Da mesi e mesi di riunioni del comitato é scaturito appunto un manifesto. La cosa è stata complicata – ammette Rosso – in quanto, essendo un comitato di cittadini dagli incontri scaturivano lunghe discussioni e per buttar giù anche solo poche righe delle volte occorreva molto tempo; i battibecchi erano comunque costruttivi e produttivi”.

Nel manifesto di Avigliana città aperta sono espressi i principi e i valori, nonché gli obiettivi prioritari della lista. Il comitato deve ricominciare un percorso partecipativo, con la nascita di un programma, di una lista e di un candidato sindaco, dato che Angelo Patrizio non si ricandiderà: “Ho sempre detto che non mi sarei voluto candidare e invece molti mi hanno chiamato all’epoca a gran voce; avevo già definito la durata del mio mandato non oltre i 5 anni canonici; non mi sarei ricandidato perché quando la politica, nel senso stretto del termine, non in quello dispregiativo, comincia a diventare un lavoro, quando la figura del sindaco comincia a diventare un mestiere, allora si perde un po’ il mordente e si rischia di tralasciare le cose da affrontare”.

Fiorenza Arisio, illustrando i principi e i valori del manifesto commenta: “Fare il sindaco è un impegno importante e pesante; Angelo si è impegnato tanto, se restiamo coesi i cittadini Avigliana confermeranno la loro fiducia a questa lista. Chi fosse già convinto della bontà di questo progetto, può sottoscriverlo e far parte di questo comitato, pertanto lunedì si comincerà la definizione del tutto. Chi avrà sottoscritto potrà partecipare alle riunioni del comitato”.

E ancora aggiunge: “Abbiamo davanti alcuni mesi per cominciare una campagna elettorale che si basa sulla condivisione dei pensieri con i cittadini; noi siamo qua per dare continuità politica ai nostri pensieri. Cinque anni fa abbiamo impiegato molto tempo a creare tutto questo perché partivamo da zero, adesso siamo già molto più avanti”.

Nel manifesto di Avigliana Città Aperta, sono presenti alcuni principi:

Amministrare Avigliana con onestà e in maniera autonoma senza sottomettersi a situazioni e ingerenze esterne, favorire i servizi sociali, valorizzare il metodo del preventivo confronto sulle scelte, coniugare l’esperienza e la capacità di operare degli amministratori, garantire a la trasparenza, garantire la centralità della persona, il diritto al lavoro alla cultura, alla sanità.

Avigliana Città Aperta è una lista di tradizione ecologista che preserva gli ideali di Resistenza e di antifascismo.

La parola passa a Renzo Tabone: “Noi siamo stati delegati dal comitato stesso per presentare questo documento; le realtà degli ultimi anni sono cambiate: non c’erano tanti immigrati, non c’erano così tanti furti, non c’era una situazione socio-economica così difficile. Le parole presenti sul manifesto sono costate fatica e impegno”.

E paragonando l’impegno politico ad un’opera edile ancora aggiunge: “L’importante è saper mettere i mattoni nel modo giusto, perché se abbiamo dei mattoni, e li mettiamo a casaccio, se costruiamo un’opera pacchiana con rubinetti d’oro, avremo un risultato pessimo. Ricordiamo che molto è stato fatto nella città di Avigliana negli ultimi anni: è stato recuperato il centro storico, sono stati riattivati dei servizi nell’ex ospedale che costituisce un polo importante per la sanità della bassa valle.

“Nella gestione degli immigrati – ricorda Tabone – non abbiamo accentrato tutti gli ospiti a mo’ di colonia in un albergo, abbiamo preferito distribuirli, cercato di avvicinarli ed integrarli in maniera costruttiva, farli stare assieme agli altri, nel nome dell’integrazione di culture diverse”.

Tabone ancora ricorda che in merito alla sicurezza dei cittadini è stato istituito un servizio di vigilanza 24h. “Si può fare tanto – dice – ma tutto attraverso la coerenza contabile ed un corretto equilibrio delle potenzialità dell’amministrazione”.

Interviene infine il sindaco Angelo Patrizio: “Ognuno dovrebbe avere l’onestà intellettuale di riconoscere che non si possono promettere cose che non si possono mantenere, promettere cose alle quali la persona non riesce ad arrivare. Cinque anni fa ero qua a tenere una lezione di musica e mai e poi mai mi sarei aspettato che sarei diventato sindaco di Avigliana. Se questo impegno diventa una professione, non va bene perché si rischia in questo caso di essere quasi perfetti e ciò è impossibile – ed aggiunge – Vorrei scrivere un libro in cui raccogliere tutte le cose che ho sentito dalla gente in questi anni: le storie degli anziani per esempio, che hanno una montagna di problemi, che sono così distanti dai discorsi di tutti i giorni, che forse ci vorrebbero anni luce per poterli risolvere”. Patrizio riporta ancora un episodio a lui caro: “Pensate alla persona alla quale abbiamo portato l’acqua potabile, lei, unica abitante in una borgata che non potevamo lasciare senza acqua. Ci è costato denaro e fatica. Ma potevamo mai lasciarla senza? Quando si diventa sindaci, bisogna essere pronti a dire “Ho sbagliato”, avere la capacità di riconoscere i propri errori e le proprie debolezze. Se al cittadino raccontiamo le cose giuste, diciamo cosa si può fare e cosa non si può fare, evitiamo la demagogia”.

Angelo Patrizio ricorda a tutti che “per ogni scelta fatta, con onestà, bisogna assumersi la responsabilità di ciò che si fa e che si dice; noi non dobbiamo promettere, dobbiamo rendere consapevoli i cittadini di quello che stiamo facendo. Questa esperienza mi ha fatto imparare ad essere semplice e gli anziani mi hanno insegnato tanto. La partecipazione deve essere consapevole; agli amministratori dovete chiedere di essere semplici,  la vera rivoluzione va in profondità non in estensione. Ad Avigliana bisogna dare la possibilità di andare avanti, c’è bisogno di continuità e di partecipazione dei cittadini”.

Il sindaco ringrazia tutti gli assessori ed i cittadini: “Avigliana ha bisogno di identità, non di fazioni, non di controparti – conclude Patrizio – la demagogia prospetta un cambiamento che da un giorno all’altro non è più tale”.

 

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