FOTO / I GRANATIERI DI SARDEGNA SI SONO RITROVATI IN VALLE DI SUSA

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di GIANCARLO SIBILLE (Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna nucleo Val Susa)

BUSSOLENO – Una cerimonia intensa e partecipata, quella di domenica 8 ottobre. Un momento dedicato al ricordo di tutti i caduti delle divisioni “Acqui” a Cefalonia e Corfù, e “Granatieri di Sardegna” a Roma, nel settembre 1943. La manifestazione ha visto la partecipazione dei gonfaloni comunali con il sindaco Anna Maria Allasio di Bussoleno e il vicesindaco Mauro Russo di Chianocco, la rappresentanza della Guardia di Finanza di Susa, vessilli e labari dell’Anpi ed ex deportati civili, dell’Ana, della “Acqui”, le colonnelle della sezione di Torino e del nucleo Val Susa dell’Associazione nazionale granatieri di Sardegna. Presenti inoltre le associazioni d’arma valsusine: l’Aeronautica, la Marina e la Società militare.

A solennizzare la particolarità dell’evento, la Società Filarmonica di Bussoleno e il gruppo storico valsusino “Granatieri 1861-1918”. La cerimonia è iniziata con l’omaggio floreale a Foresto, al sacello eretto in memoria del caporale dei granatieri Eldo Parile, il primo valsusino caduto per la Liberazione dell’Italia durante i tragici episodi accaduti a Roma dopo l’8 settembre. Di lui, valoroso sconosciuto ai più, è stata letta dalla sindaca Allasio la memoria realizzata da Claudio Feletti e Mario Solara nella pubblicazione “C’era una volta..Foresto”. Le vibranti note del silenzio del trombettiere Gabriele Bianco Dolino hanno accompagnato la lettura, da parte del presidente provinciale dell’Angs Enrico Tenivella, dell’elenco nominativo dei granatieri che si immolarono per la difesa della capitale.

La mattinata è poi proseguita alla borgata Argiassera, dove dopo l’alzabandiera, l’onore ai Caduti e la posa di fiori al monumento intitolato ai martiri di Cefalonia e Corfù, è stata impartita la benedizione da don Luigi Chiampo. A rendere omaggio al cippo erano presenti anche i familiari dei caduti e dei reduci ed è stato ricordato il centenario della nascita del compianto Michele Giai, superstite di Cefalonia. Dalla forte connotazione emotiva l’orazione ufficiale di Mario Gelera, consigliere della Fondazione europea “Cefalonia e Corfù”, che ha ripercorso i tragici avvenimenti del settembre 1943. Quindi il ritrovo a Chianocco e a degna conclusione il discorso del vicesindaco Russo per ricordare i Martiri di Cefalonia e Corfù nell’omonima piazza.

 

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