GIAVENO: DOPO UN ANNO L’EX OSPEDALE È ANCORA SENZA ORTOPEDICO, PROBLEMI CON L’ECOGRAFO

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di CARLO GIACONE (Sindaco di Giaveno e Presidente dell’Unione Montana Val Sangone)

GIAVENO – Si è riunito il tavolo tecnico consultivo sulla sanità della zona della Val Sangone, con i sindaci o loro delegati dei comuni dell’Unione e il direttore di distretto Mauro Occhi. Non è soddisfatta dei risultati dell’incontro l’Assessore alla Sanità giavenese, Vincenza Calvo: “Si è parlato del fatto che da un anno manca presso il presidio sanitario la figura dell’Ortopedico, e la giustificazione è stata che nessun ortopedico non dipendente finora è voluto venire in questa sede“.

Si è richiesto che tale servizio di specialistica venga ripristinato al più presto, ricorrendo se necessita al distacco di un ortopedico dipendente Asl. Il secondo problema è quello dell’ecografo: dal centralino agli utenti arrivano risposte poco chiare sulla mancanza del servizio. Quindi al Dottor Occhi è stato chiesto, già prima dell’incontro per iscritto, se il problema è la funzionalità del macchinario o la mancanza di personale. La risposta è che è stato infine acquistato un nuovo apparecchio, ma tale operazione ha richiesto i tempi tecnici necessari per gli acquisti nelle pubbliche amministrazioni.

Il servizio comunque è in sofferenza da giugno. “Il problema di fondo è però che il nostro territorio ha delle specificità che non vengono riconosciute nella gestione del Distretto. – continua Calvo – Infatti siamo una valle chiusa e i servizi erogati in Valle di Susa sono di difficile accesso per i nostri concittadini“.

Per questo nell’agosto 2015, in sede di ridefinizione dei Distretti Sanitari infatti i primi cittadini della Val Sangone avevano chiesto, come era ammesso dalla Delibera di Giunta Regionale, che la Val Sangone venisse riconosciuta come un Distretto Montano aggregato alla Valle di Susa per la sua specificità di territorio montano. Nonostante le assicurazioni della allora Direzione del Distretto sulla possibilità di erogare i servizi tenendo conto del fatto che la Val Sangone è isolata dalla Val di Susa per le sue caratteristiche orografiche, quello che succede oggi è che la dislocazione dei servizi nel distretto non tiene assolutamente conto della difficoltà di fruizione dei medesimi per i problemi di trasporto.

I sindaci della Val Sangone, in accordo con quello di Avigliana, avevano chiesto circa un anno fa, di attuare una razionalizzazione della distribuzione dei servizi negli ex ospedali di Avigliana e Giaveno, in modo da ottimizzare almeno le risorse disponibili. Tale proposta non ha finora trovato nessun riscontro.Non è la volontà di collaborazione fra la Val Sangone e la Val di Susa che manca, ma una pianificazione di distribuzione dei servizi da parte del Distretto e dell’Asl condivisa con i territori“.

Nel corso dell’incontro si sono esaminati anche altri temi importanti della sanità nel nostro territorio per cui il Direttore del Distretto ha manifestato invito a rivolgersi direttamente all’Assessorato Regionale alla Sanità. Si ritiene che tali temi potrebbero trovare soluzione nell’ambito della programmazione dell’Asl TO3, con il prosieguo di incontri come questo anche in fase progettuale sull’utilizzo delle risorse economiche. Meglio prevenire i problemi coinvolgendo i territori nelle scelte che intervenire poi.

 

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