GIAVENO, L’AMIANTO E I VIGILI URBANI / L’OPPOSIZIONE: “LA RACCOLTA DOVEVA FARLA UNA DITTA SPECIALIZZATA, CHIEDEREMO CHIARIMENTI IN CONSIGLIO E ALLE AUTORITÀ”

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Giaveno, l’area dove è stata effettuata la raccolta in borgata Roccette

di PAOLA TESIO

GIAVENO – Sulla raccolta di alcuni materiali contenenti amianto, avvenuta in borgata Roccette il 15 gennaio,  il consigliere di minoranza Stefano Tizzani, capogruppo della lista “Per Giaveno” esprime alcune perplessità: «Bisogna essere grati, come giavenesi, alla campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono di rifiuti nelle borgate che sta portando avanti Valsusaoggi. Un’iniziativa che riporta l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sulle borgate, ultimamente abbandonate a se stesse. Ho letto però con preoccupazione la dichiarazione rilasciata dal consigliere Carbone al vostro giornale: “Mi sono occupato di mandarli personalmente in borgata, erano già venuti una volta per il sopralluogo e poi sono ritornati per la raccolta…”. Raccolta di materiali avvenuta in Borgata Roccette il 15 gennaio, rifiuti/macerie che con ogni probabilità contengono amianto.

Secondo il consigliere di opposizione si è trattata di “un’azione impulsiva, probabilmente dettata dal clamore del vostro articolo. È  di tutta evidenza però che sacchi dell’immondizia e guanti di lattice non sono sicuramente dispositivi di protezione individuale (Dpi) adeguati a trattare rifiuti pericolosi. Mi risulta che le fibre di amianto siano pericolose qualora inalate. La normativa in materia, così come è severa nei confronti di chi abbandona i rifiuti, è molto rigorosa anche per la trattazione degli stessi, tanto più se pericolosi. La scritta Eternit non lascia infatti molti dubbi sull’origine del materiale”.

Per Stefano Tizzani “le modalità di intervento effettuate dal Comune sono state davvero azzardate ed imprudenti…è giusto fare sopralluoghi, ma è necessario, così come per i privati, incaricare ditte specializzate per la bonifica dell’area e il conferimento in apposite strutture del rifiuto pericoloso. Incombenza che non spetta sicuramente alla Polizia Municipale, la quale dovrebbe occuparsi di polizia e non di pulizia”.

Il Comune deve bonificare l’area: “Mi auguro per gli abitanti di Borgata Roccette che l’area venga al più presto bonificata. Il sindaco è responsabile della tutela della salute dei propri concittadini e anche di quella dei dipendenti comunali. Chiederemo chiarimenti in Consiglio Comunale ed alle autorità competenti per fare chiarezza su questo episodio. Invito in ogni caso i nostri concittadini a segnalare prontamente le aree dove rinvengono rifiuti, in maniera che gli uffici competenti possano provvedere, secondo legge, alle opportune bonifiche”. Infine, Tizzani fa un appello ai giavenesi: “Abbiamo un ecocentro funzionale che molti ci invidiano, usiamolo e non inquiniamo le nostre splendide montagne, sono la nostra risorsa più preziosa!”.

Le sollecitazioni in questione aprono ancora una volta l’interrogativo in quanto pare che qualunque addetto, a maggior ragione un funzionario pubblico, non possa raccogliere materiali contenenti amianto (o sospetti tali), neppure per fare una campionatura; tutt’al più potrebbe fotografare e documentare il sito e successivamente richiedere l’intervento delle ditte specializzate delegando a loro il prelievo dei campioni da analizzare. Inoltre dovrebbe essere messa in sicurezza l’area, soprattutto se si tratta di un luogo di passaggio, recintandola affinché nessuno possa accedervi, fino al termine della bonifica.

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2 COMMENTI

  1. E dagli con la lana caprina! Ma lasciatelo lavorare in pace questo povero sindaco. CERCATE DI COLLABORARE, INVECE DI ROMPERE LE SCATOLE.

  2. Cosa ne pensi? E certamente importante che si bonifichino questi siti denunciati dai borghiggiani o passanti. Ma i residenti di questi borghi sanno benissimo chi deposita rifiuti di ogni genere. Forse non sanno chi butta gli avanzi di un picnic, ma materiali simili sono i locali che li disperdono ovunque. Non si va certo a fare una passeggiata con residui edili nello zaino. E allora i vigili devono indagare e magari scoprire i colpevoli. Non certo ricuperare materiali pericolosi e non.

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