GIOVANE VALSUSINA ROVINATA DA UN VACCINO: L’ASL DOVRÀ PAGARE 2 MILIONI DI RISARCIMENTO

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L’AslTo3, con la Regione, dovrà pagare un milione e 900 mila euro alla madre di una ragazza di 30 anni di Bardonecchia, Alessandra Marinelli, ridotta in stato vegetativo da 25 anni per colpa di un vaccino sbagliato. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso che la stessa Asl aveva fatto contro la sentenza emanata nel luglio 2012 dalla Corte d’appello, che condannava l’ente sanitario a risarcire la vittima per il danno subito. Il tutto avvenne nel 1988 a Bussoleno, quando Alessandra aveva solo 5 anni, e venne sottoposta ad un vaccino (allora obbligatorio) contro la difterite e il tetano. Il medico di base, deceduto da anni, aveva somministrato alla piccola il vaccino, ma facendo degli errori fatali, che hanno ridotto la piccola Alessandra ad uno stato di infermità: costretta a letto, nutrita con il sondino, ridotta a spostarsi solo più in carrozzina e senza più la possibilità di vivere pienamente la propria esistenza. “Nessuna cifra potrà mai ripagarci delle sofferenze patite, né restituire la salute a mia figlia, o farle vivere tutti gli anni che ha perso, confinata nel letto di casa” aveva spiegato tempo fa la mamma Antonella Scarpanti ai giornali.

La ricostruzione di cosa avvenne in quel drammatico giorno ad Alessandra, appena fatto il vaccino, viene descritta su un articolo di Repubblica nel 2007 curato da Sarah Martinenghi: “All’inizio il gluteo appare arrossato, la bimba dice di non vedere bene e sentire dolore alle gambe e alla testa. Comincia la febbre, ma il medico di base Aldo Miletto dice alla nonna che l’aveva accompagnata di non preoccuparsi, di metterle il ghiaccio in testa «perché un po’ di febbre e normale». La situazione non migliora: a giugno la febbre supera i 40 gradi. La guardia medica di Susa effettua 4 visite e invita a «non scocciare più». La madre preoccupata chiede più volte se può essere colpa del vaccino, ma invano: il 22 giugno Alessandra entra in coma per encefalite e quando si risveglia inizia ad avere crisi epilettiche, con il tempo entra in uno stato vegetativo. Nel 1996 il Ministero della salute, riconosce persino ufficialmente la causa di tutto: il vaccino.

I giudici hanno appurato nel luglio 2012, dopo quasi 10 anni dall’inizio della causa civile, le responsabilità dell’Asl in tutta questa vicenda drammatica e scandalosa: la controparte ha tentato l’estremo ricorso alla Cassazione, che però nella giornata di ieri ha confermato le sentenze precedenti. E ora l’Asl dovrà risarcire Alessandra e sua mamma: i soldi dovranno essere messi dalla Regione Piemonte. Mamma Antonella in tutti questi anni ha cresciuto la figlia da sola, visto che il marito l’ha lasciata poco tempo dopo l’incidente avvenuto alla bimba.

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3 COMMENTI

  1. Quali sono gli errori commessi? ? L’articolo parla di un vaccino sbagliato….sbagliato purché? ? Hanno fatto un vaccino piuttosto che un’altro.??

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