I SINDACATI PIEMONTESI E FRANCESI SI SCHIERANO PER LA TAV IN VALSUSA: “BISOGNA PROSEGUIRE L’OPERA SENZA TARDARE I LAVORI”

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Il tavolo con Virano e i sindacalisti piemontesi e della Rhone Alpes

RICEVIAMO DALL’UFFICIO STAMPA DI TELT

Il CSIR (Consiglio sindacale interregionale) del Piemonte, Valle d’Aosta, Auvergne-Rhône-Alpes e Arco del Lemano, nel corso di un incontro sul tema dell’attraversamento alpino, oggi a Saint Jean de Maurienne, ha approvato una mozione per ribadire la priorità del trasferimento merci dalla strada alla rotaia. Alla riunione erano presenti oltre 100 rappresentanti sindacali italiani e francesi, autorità locali e nazionali dei due Paesi, tra cui il Senatore Jean-Pierre Vial, e TELT, promotore binazionale della tratta transfrontaliera della Torino-Lione.

La riunione dei sindacati in Francia

Il Direttore generale della società, Mario Virano, ha fatto il punto sui lavori e sulle ricadute economiche e occupazionali dell’opera, che genererà 8 mila impieghi diretti e indiretti in Francia e in Italia e un indotto di 20 mila imprese tra appalti e subappalti.

“TELT sta introducendo direttive per la sicurezza e la salute sul lavoro ancor più stringenti di quelle nazionali per i cantieri della Torino-Lione – ha dichiarato Virano – e di recente la società ha ottenuto quattro certificazioni di qualità sul proprio operato, tra cui l’OHSAS 18001. La qualità della vita degli operai e dell’ambiente in cui lavorano è prioritaria: per questo abbiamo deciso, tra l’altro, di evitare i campi base per l’alloggio delle maestranze, privilegiando l’accoglienza dei lavoratori nelle abitazioni e nelle strutture ricettive del territorio. La realizzazione dell’opera è in corso, in queste ore il COI – Consiglio per l’Orientamento delle Infrastrutture – ha presentato il suo rapporto al governo francese, che assume il tunnel di base della Torino-Lione, insieme al Grand Paris e al Canale della Senna, come opera già decisa e in corso, occupandosi del fasaggio degli accessi. Ieri inoltre è stata assegnata la direzione lavori, sul versante francese, per 90 milioni di euro che copre l’83% del tunnel di base. E’ di prossima attribuzione anche la direzione lavori della parte in territorio italiano”.

Riportiamo di seguito il testo del documento sindacale:

Il CSIR del Piemonte, Valle d’Aosta, Auvergne-Rhône-Alpes e Arco del Lemano, riunito a Saint-Jean-de-Maurienne venerdì 2 febbraio 2018, in occasione del convegno sulle tematiche degli attraversamenti alpini, richiama la priorità del trasferimento del trasporto di merci e persone dalla gomma alla rotaia.

Il CSIR, in coerenza con le rivendicazioni della CES (Confederazione europea dei sindacati), chiede ai governi di attuare misure per il trasferimento modale e di vigilare sulla corretta applicazione della legislazione in materia sociale e del lavoro, così da rendere concreto il rispetto delle norme sociali ed efficace il contrasto agli appalti e alla somministrazione illeciti di manodopera e l’utilizzo irregolare dei lavoratori.

Per il trasferimento modale, il CSIR ricorda il suo impegno in favore della costruzione di una nuova linea ferroviaria per merci e viaggiatori tra Torino e Lione, anello mancante in Europa per un reale collegamento ovest-est su rotaia. E’ necessario perciò proseguire senza tardare i lavori che consentano la realizzazione dell’opera.

Questo grande progetto deve essere esemplare per quanto attiene alla concertazione locale, il rispetto della democrazia, la presa in considerazione delle realtà territoriali, le opportunità di sviluppo dei territori coinvolti nell’opera e tutte le precauzioni per la salute e il benessere delle popolazioni.

Per ciò che concerne la salute e le condizioni di lavoro degli addetti, questo progetto di grandissimo respiro, che occuperà almeno 10 mila persone nell’insieme del suo tracciato, dovrà tener conto degli aspetti contrattuali e sociali, della sicurezza sul lavoro, della qualità del lavoro e dell’impatto ambientale.

Il CSIR:

– chiede che l’attuazione della procedura «grandi cantieri» o «grandi opere» rispetti le direttive europee e le normative italiana e francese;

– riafferma la necessità dell’istituzione di un Comitato d’Igiene e Sicurezza interaziendale e transfrontaliero

– rivendica il pieno rispetto degli obblighi e delle clausole sociali nelle gare d’appalto; la limitazione dei subappalti e l’applicazione di regole comuni di miglior favore in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

– chiede che le parti sociali siano coinvolte, a monte di tutta la programmazione e per tutta la durata dei lavori, al fine di assicurare il rispetto dei contratti di lavoro e di prendere in giusta considerazione gli aspetti di formazione e alloggio della manodopera impiegata, nonché il rapporto con le comunità locali.

I sindacati firmatari: CGT Auvergne-Rhône-Alpes, CFDT Auvergne-Rhône-Alpes, UNSA Auvergne-Rhône-Alpes, FO (la Force Syndicale), CFTC Auvergne Rhône-Alpes, CFE-CGC Auvergne-Rhône-Alpes, CGIL, CISL e UIL di Piemonte e Valle d’Aosta, oltre al sindacato autonomo valdostano SAVT.

Oltre la presentazione del rapporto da parte del COI, sempre ieri si è svolta la riunione del gruppo di lavoro binazionale costituito al summit di Lione di settembre sui temi del finanziamento e sul planning realizzativo degli accessi lato Francia dell’opera e sulle conseguenze dell’applicazione dei lotti costruttivi sui contratti di TELT, con importanti intese tra le componenti italiana e francese, e con la validazione del Coordinatore europeo, Laurens Jan Brinkhorst.

Paolo Foietta, commissario di Governo per l’asse ferroviario Torino-Lione, ha dichiarato: “Il COI ha considerato il tunnel di base del Moncenisio della Torino-Lione un progetto avviato ed in corso di realizzazione, come già ribadito al Vertice franco-italiano del 27 settembre di Lione dal Presidente della Repubblica Francese e dal Presidente del Consiglio Italiano. Con buona pace degli oppositori, soprattutto italiani, che avevano sostenuto sempre il contrario chiedendo addirittura alla Francia l’unilaterale “sospensione” della realizzazione del progetto, il tunnel transfrontaliero non è mai stato in discussione. La sezione transfrontaliera sarà oggetto, in Francia, di un piano di finanziamento che è attualmente in fase di discussione nell’ambito del gruppo di lavoro franco-italiano che ha avviato l’esame della proposta francese per l’utilizzo della direttiva Eurovignette per finanziare una parte dell’opera. Con riferimento alle tratte di adduzione, si è preso atto della volontà della Francia di condividere il lavoro di project review già concluso in Italia e recepito dal CIPE il 22 dicembre 2017, e di procedere analogamente ad una revisione del progetto relativo agli accessi, assumendo ed integrando le prime indicazioni-proposte contenute nel rapporto Duron. C’è insomma una totale condivisione di realizzare al più presto un’opera indispensabile per l’economia e per l’ambiente creando con l’infrastruttura le condizioni per un grande trasferimento modale delle merci dalla strada alla ferrovia”.

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4 COMMENTI

  1. Possiamo sempre giocarceli al lotto. Talmente presi a raccontare balle che ci credono anche loro.

  2. Solo per completezza di informazione:
    Qui il comunicato dell’area programmatica DEMOCRAZIA E LAVORO della CGIL torinese
    Care compagne e cari compagni,

    vi inviamo un comunicato dell’AREA “DEMOCRAZIA e LAVORO” della CGIL
    Torino e della CGIL Piemonte sulla TAV ed in specifico su un Convegno
    che si svolgerà in Francia con la presenza anche della CGIL Piemonte.

    Un abbraccio
    Claudio STACCHINI e Pietro PASSARINO
    Coordinatori dell’Area in Piemonte e a Torino
    Una scelta sbagliata

    Venerdì 2 Febbraio, a St. Jean de Maurienne, avrà luogo un convegno dal titolo: “Le Alpi ci uniscono”.

    Oltre ai rappresentanti dei due Governi (italiano e francese) e delle Regioni, al direttore generale di Telt Mario Virano, insieme ad altre sigle e dirigenti sindacali, parteciperà anche la Cgil del Piemonte.

    L’oggetto del convegno, senza mai essere formalmente citato, riguarda la Tav.

    Mentre il sistema ferroviario italiano manifesta sempre più gravi problemi di inefficienza e di sicurezza, si investono ingenti risorse (trattasi di Miliardi di euro) per realizzare quest’opera, oltretutto, senza tenere conto dell’impatto dell’opera sul territorio e dei problemi ambientali.

    Investendo risorse di gran lunga inferiori si sarebbe potuto evitare tragedie come quella del Pioltello.

    Nell’ultimo congresso della Cgil di Torino e del Piemonte, i delegati hanno votato un ordine del giorno che chiedeva di riconsiderare l’intera opera. I gruppi dirigenti sono stati eletti, anche, tenendo conto di questa scelta.

    Fatto salvo l’impegno di tutta la Cgil e delle sue categorie per garantire la tutela dei lavoratori impegnati nell’opera, l’Area programmatica di “Democrazia e Lavoro” ribadisce la sua contrarietà alla TAV e la sua vicinanza e solidarietà alle popolazioni investite dall’opera e nella lotta per conquistare scelte e soluzioni diverse.

    Torino 01/02/2018

    Area programmatica DEMOCRAZIA e LAVORO
    della CGIL Torino e Piemonte
    della CGIL di Torino e del Piemonte

    Non solo ma in Francia il sindacato ferrovieri SUD-RAIL è nettamente contrario alla nuova linea TORINO LYON considerandola uno spreco delle risorse pubbliche disponibili.

  3. Esame della proposta di utilizzo della direttiva Eurovignette, piano di finanziamento in discussione, piena condivisione di un bel sogno tutto da concretizzare.
    Gli oppositori, sia francesi che italiani, prima di mettersi in buona pace avranno ancora un sacco di occasioni per portarsi a casa delle belle soddisfazioni.
    Esimio Fioetta, non sarà che abbiamo un tantino le pezze al culo per insistere con un progetto tanto dispendioso quanto inutile?

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