IL CASO DEI LAVORI INCOMPIUTI NEL GEOPARCO ALPI COZIE / IL CONSORZIO FORESTALE REPLICA ALLE ACCUSE

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di MASSIMO GARAVELLI (Presidente Consorzio Forestale Alta Val Susa)

Gentile redazione di VALSUSAOGGI,

Abbiamo letto con grande attenzione il Vostro articolo in merito agli sprechi, ai lavori inutili o incompiuti nel Geoparco delle Alpi Cozie, ci sentiamo in dovere di fornire alcune precisazioni e puntualizzazioni.

La Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone sulla base di un finanziamento ALCOTRA – 2007-2013 – Piano Integrato Transfrontaliero “Le Alta Valli – La montagna fa sistema – Progetto 2 Turismo nel Geoparco Alpi Cozie” ha attivato una serie di misure e azioni volte a valorizzare il patrimonio ambientale dell’Alta Valle Susa e segnatamente la rete di Geositi delle Alpi Cozie.

All’interno di questo progetto sono state presentate ed approvate le seguenti idee progettuali:

  • Valorizzazione dei sitit gia Fruibili e visitabili – Parco del Gran Bosco di Salbertrand e Pertus di Colombano Romean
  • Cava del Marmo Verde del Frejus
  • Sentiero Geologico balcone Ghiacciaio del Somellier
  • Giardino delle Rocce
  • Giardino delle Rocce II
  • Sentiero Geologico delle Cave del Gesso di Signols

Ottenuto il finanziamento, la Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone ha attivato numerosi incontri con le Amministrazioni Comunali interessate al fine di affinare la progettazione esecutiva sulle reali volontà e possibilità gestionali delle amministrazioni.

Lo scenario illustrato dalle Amministrazioni comunali ha evidenziato uno scollamento molto forte con le scelte precedentemente effettuate, portando a conoscenza della Comunità Montana  e del Consorzio Forestale alcune situazioni di difficile soluzione, come l’abbandono funzionale della preziosa collezione di minerali presso la biblioteca di Cesana ed il grave abbandono manutentivo del Giardino delle Rocce.

Sono state fatte pertanto scelte condivise con le amministrazione scegliendo di utilizzare le strutture formative dell’ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie. Abbiamo predisposto pertanto un centro di formazione ed informazione sui Geositi delle Alpi Cozie. Tale scelta permette tra l’altro di superare una difficoltà evidenziata dal Comune di Cesana T.se, ovvero i costi di gestione della filiera didattica affidata a consulenti esterni.

Certamente in una logica di risparmio si è pensato alla valorizzazione delle strutture pubbliche esistenti e non a centri di formazioni e di educazione privati. Altri interventi sono stati ricalibrati spostando risorse in una logica di compensazione economica generale.

Caso eclatante è il portale del Giardino delle Rocce II (conosciuta ai più come l’area di accesso al ponte tibetano di Claviere ndR), dove anche assieme ad ANAS e Comune di Cesana sono state fatte scelte precise in merito a ricollocazione ed allestimento. In merito alla bandiere rubate, non nascondiamo anche noi il nostro disappunto. Provvederemo al più presto alla loro ricollocazione a nostre spese.

Altri progetti, presentati da professionisti privati, sempre in Valle di Susa, non si sono potuti realizzare in quanto non correttamente progettati od irrealizzabili in ordine a sicurezza e fattibilità.

Certamente il progetto non è più quello originario di primo impianto, ma le situazioni possono e devono mutare nel tempo adattandosi alle diverse situazioni e sensibilità delle amministrazioni comunali e sovra comunali.

Comprendiamo il disappunto di chi si è visto esautorato di un diritto ritenuto quasi acquisito, tuttavia il Consorzio Forestale Alta Valle Susa e la Comunità Montana hanno realizzato quanto concordato con le Amministrazioni Comunali al fine di rendere fruibile, utilizzabile il patrimonio del Geoparco delle Alpi Cozie, condividendo scelte e progettazioni anche con le diverse associazioni di categoria (CAI, Guide Alpine) al fine della loro sostenibilità economica, proprio con lo spirito di realizzare progetti fatti propri da tutti.

In ogni caso copia della documentazione contabile e fotografica inerente le realizzazioni è stata consegnata di nostra iniziativa alla stazione dei Carabinieri di Oulx al fine della maggiore chiarezza, trasparenza possibile. Si ricorda che i lavori eseguiti hanno superato il severo collaudo amministrativo e tecnico della Regione Piemonte.

Purtroppo noi siamo abituati a lavorare condividendo le scelte con tutti i diversi soggetti e portatori di interesse, come è evidente ai partecipanti al tavolo sui percorsi con le ciaspole e sulla sentieristica, organizzato dall’Unione Montana dei Comuni Olimpici Via Lattea, dal tavolo sugli itinerari di cui alla Manifestazione di interesse presentata in Regione Piemonte con  i comuni ed il CAI.

In merito al progetto oggetto di segnalazione, ricordiamo ai gentili lettori di VALSUSAOGGI che le uniche somme non spese sono quelle originariamente stanziate per pagare il diritto d’autore per la riproduzione dei pannelli originariamente fatti per Geoparco, le somme non si sono potute spendere in quanto il professionista non ha mai risposto alla nostra richiesta, in quanto non trovava i file originali.

Tanto si doveva ai fini di chiarezza ed onestà.

Massimo Garavelli

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