IL CENTRO RIABILITATIVO FANTASMA SI OCCUPERÀ DEI MINORENNI: ECCO IL FUTURO DI SANT’ANTONINO

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Da centro sanitario flop, simbolo dello spreco di risorse pubbliche, a struttura per i minori. É questo il futuro del famoso centro riabilitativo di Sant’Antonino di Susa. E’ costato quasi un milione, realizzato dal 2008, ma mai del tutto in funzione. Doveva servire come centro di fisioterapia e di recupero per tutta la Valle. Gli otto ambulatori medici e la palestra di riabilitazione in tutti questi anni sono stati praticamente inutilizzati. L’ idea di realizzare il centro nasce nel 2005. La Regione accolse la proposta dell’Asl e del sindaco Ferrentino. Inizialmente, la struttura doveva essere gestita dalla Fondazione don Gnocchi. Ma nel 2008, la Regione cambia idea, e preferisce assegnarlo all’Asl To3. Passano gli anni e il centro non apre, fino all’ estate 2010. Però il blocco delle assunzioni e i tagli alla spesa impediscono all’ Asl di assumere nuovo personale. Si tratta quindi di un’ apertura “virtuale”, e a bassissimo servizio. Per risolvere il problema, viene chiesto ad alcuni fisioterapisti e logopedisti degli ospedali di Avigliana e Susa di “tappare il buco”. Nel frattanto, comunque, l’Asl paga già dal 2009 l’ affitto dei locali al Comune, per circa 70mila euro l’ anno: cifra che in parte corrisponde alla rata del mutuo trentennale che lo stesso Comune deve pagare alle banche per aver il palazzo che ospita anche un bar, alcuni uffici e la palestra comunale. A fine 2011, la somma degli affitti pagati per il centro “fantasma” ammontava a circa 216.000 euro. E adesso? “Una situazione di incertezza arrivata oggi alla soluzione definitiva – promettono dall’Asl – quella della creazione di un Centro Integrato Multidisciplinare per l’Età Evolutiva, un modello sperimentale di intervento che va a coprire una necessità di intervento dedicata ad una fascia particolarmente fragile della popolazione giovanile”. Ma sarà un’altra cattedrale nel deserto? “La sistemazione definitiva dei locali è avvenuta a fine 2013 – affermano dall’Asl – da gennaio 2014 le attività sono a regime”. Secondo l’azienda sanitaria “Per i minori, stiamo parlando di oltre 2.000 casi fra 0 e 18 anni seguiti dai servizi nei 37 Comuni, vi era finora un’eccessiva frammentazione delle attività in vari ambulatori sparsi fra Susa, Oulx, Avigliana, Almese ecc. nei quali per ragioni logistiche le varie professionalità al lavoro avevano anche difficoltà ad operare in modo integrato sia nell’ambito del proprio servizio sia fra i diversi servizi di riferimento”. “Un unico centro di riferimento facilita tutti i numerosi contatti di lavoro con le istituzioni del territorio – aggiungono dall’Asl – Consorzi socio-assistenziali, Comuni , Istituti scolastici ecc”.

I SERVIZI COINVOLTI – I servizi coinvolti sono la Neuropsichiatria infantile, il Recupero e riabilitazione funzionale e la Psicologia dell’età evolutiva. L’Asl verranno comunque mantenuti aperti e funzionanti tutti gli ambulatori territoriali. A Sant’Antonino lavoreranno 15 professionalità (2 Neuropsichiatri infantili, 2 Fisiatri, 5 Psicologi, 5 tecnici della riabilitazione supportati da un Coordinatore condiviso con la Sede di Susa ed un operatore amministrativo).

LE PROBLEMATICHE SEGUITE NEL CENTRO – Sono purtroppo numerose le problematiche ed i casi in età pediatrica e giovanile che presentano gravi disabilità: ad esempio patologie genetiche, neonatali e post natali, epilessie, esiti di patologie infettive, di traumi , sindromi autistiche e disturbi relazionali precoci, sindromi post-traumatici da stress, disturbi del comportamento e della relazione, disturbi specifici dell’apprendimento, disequilibri dello sviluppo psichico, esiti di maltrattamenti e abusi, condizioni a rischio psico-sociale e problematiche famigliari, disequilibri dello sviluppo psichico, psicopatologia dell’età evolutiva problematiche famigliari, maltrattamenti, abusi, disturbi del comportamento alimentare, disturbi da deficit di attenzione con Iperattività, autismo, bisogni educativi speciali, fobie scolari, dispersione scolastica, ecc. Inoltre è attivo un nucleo di valutazione e presa in carico dei disturbi dell’apprendimento operante a stretto contatto con le realtà scolastiche territoriali. Il centro sarà presentato alle istituzioni ed alle associazioni del territorio giovedì 13 febbraio alle ore 12, presso la struttura stessa situata in Piazza della Pace n. 1.

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