INCONTRO PER DEFINIRE LE AREE SCIABILI DEL PIEMONTE

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dall’UFFICIO STAMPA UNCEM PIEMONTE

TORINO – Arpiet e Uncem hanno incontrato, all’Unione Industriale, le imprese che gestiscono impianti a fune assieme ai tecnici e ai sindaci delle Amministrazioni di comuni ove sono presenti stazioni sciistiche. L’appuntamento ha visto presenti oltre 50 professionisti e Amministratori per un confronto con la Regione Piemonte sulla “definizione delle aree sciabili” prevista dalla legge 2 dell’anno 2009.

Il Gruppo tecnico regionale – guidato da Mario Gobello del Settore Turismo e composto dai dirigenti e funzionari Cordola, Donadio, Savio e Actis – ha presentato ai comuni e alle imprese le modalità di individuazione delle aree sciabili, le superfici innevate a uso pubblico, comprendenti piste, snowpark, impianti di risalita e innevamento, incluse le infrastrutture collegate. Sono i comuni a dover definire queste aree e gli Enti dovranno verificare anche la conformità urbanistica rispetto al Piano regolatore.

 

Abbiamo voluto con Uncem un incontro tecnico – spiega Giampiero Orleoni, Presidente Arpiet – per dialogare con il Gruppo tecnico regionale che effettuerà le istruttorie sui documenti presentati dai comuni. Già oggi sono in corso degli incontri bilaterali con la Regione dove gli Enti si stanno confrontando al fine di una corretta individuazione delle aree sciabili“. “Siamo certi – evidenzia Lido Riba, presidente Uncem – che questa non sia mera burocrazia, un carico amministrativo in più per gli Enti, bensì un’occasione anche per sgravare di responsabilità i Sindaci e gli Amministratori. Chi esce delle aree sciabili per attività ludico-sportive, si assume le proprie responsabilità, anche in caso di incidenti. Di certo non ci auguriamo ve ne siano, ma qualora succedessero, non possono essere Sindaci e tecnici comunali a essere chiamati in causa come responsabili“.

In questa direzione, il lavoro di Arpiet e Uncem con la Regione Piemonte è intenso. Le due associazioni, delle imprese e degli Enti locali, hanno chiesto al Gruppo tecnico di attuare il percorso con efficacia e in tempi rapidi. “I comuni – aggiungono Orleoni e Riba – hanno infatti bisogno di certezze e immediatezza nelle decisioni, anche quelle che la Regione dovrà prendere sui documenti presentati rispetto alle modifiche dei Piani regolatori“.

 

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