LA VALSUSA PIANGE LA MORTE DELLA CAMPIONESSA MAURA VICECONTE

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Foto da Facebook

CHIUSA SAN MICHELE – Tragedia oggi pomeriggio in Valsusa: l’ex atleta azzurra Maura Viceconte si è tolta la vita nella sua abitazione di Chiusa San Michele, suo paese d’origine, dove risiedeva nuovamente da qualche anno.

Maura ha compiuto il gesto estremo presumibilmente nel primo pomeriggio di oggi, domenica 10 febbraio: i carabinieri della compagnia di Susa hanno ritrovato il corpo intorno alle 15,30.

La donna è stata una maratoneta e mezzofondista della nazionale e primatista italiana nei diecimila metri piani; solo a novembre del 2018 a Villar Dora era stato presentato il docufilm a lei dedicato “La vita è una Maratona – La corsa il mio modo di vivere“.

Il fatto ha sconvolto tanti valsusini, ancora increduli della notizia: una lunga e splendente carriera alle spalle, la vita di una donna e di una mamma spezzata.

IL COMUNICATO DELLA FIDAL PIEMONTE

Maura Viceconte, ex primatista italiana della maratona e primatista in carica dei 10.000 metri, si è spenta improvvisamente e in modo inatteso all’età di 51 anni.

Una fine tragica, improvvisa. Un colpo di scena che non ci si aspettava. Così ci ha lasciato Maura Viceconte, ex primatista italiana della maratona, medaglia di bronzo individuale ai Campionati Europei di Budapest e argento a squadre, 12ma ai Giochi Olimpici di Sydney nel 2000.

Donna di genuinità e sensibilità non comuni, sul finire degli anni ’90 inizio anni 2000, aveva avuto un crescendo agonistico davvero importante spostando in avanti il limite del mezzofondo prolungato italiano: tant’è vero che il suo nome figura ancora nell’albo dei primati italiani accanto alla specialità dei 10.000 metri (31:05.57 realizzato nel 2000 a Heusden).

“La vita è una Maratona. La corsa il mio modo di vivere”. Questo il titolo del docufilm, presentato a fine novembre 2018, con cui l’ex azzurra, aveva deciso di festeggiare il proprio 50mo compleanno. “Ora che il progetto è concluso vorrei che questo racconto possa diventare uno stimolo e una spinta per i giovani ad intraprendere la strada della corsa e dello sport in generale.” Questo il messaggio che aveva voluto lanciare in occasione della presentazione del film avvenuta con tanti amici e compagni di fatiche come Alessandro Lambruschini, Laura Fogli, Maria Curatolo, Franca Fiacconi, Valter Durbano, e il suo storico allenatore Renato Canova. Un’eredità che andrà sicuramente raccolta anche se al momento a prevalere è un senso di tristezza infinita.

Attorno ai famigliari si stringe l’atletica italiana tutta.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

3 COMMENTI

  1. La conobbi alle corse domenicali.
    La seguì al Ruffini,e come tutti in tv.
    Il suo dramma non lo conoscevo,di certo ea qualcosa più forte di lei.
    Mi ha colpito allora come atleta ed adesso nello stesso modo la notizia,in così giovane età salutare il mondo.
    Sino sconsolato, non mi pare possibile.
    Corri Maura in paradiso.

    Gerry un amatore podestà

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.