L’ALTA VALLE SUSA SI SPACCA IN DUE, PICCOLI MA SEMPRE DIVISI

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Esattamente il 14 dicembre 2012, sulla all’ora ventilata legge dell’unione dei piccoli comuni, a veniva lanciata la proposta di formare un’unica unione di ben 43 comuni; quelli della oggi Comunità montana valle Susa e val Sangone, ente che però a breve verrà commissariato e messo in liquidazione. Sparirà insomma.

Una proposta, quella del dicembre 2012, senza dubbio, lungimirante, ma enorme, sia in fatto di buona e puntuale amministrazione per un numero troppo elevato di singoli enti locali messi sotto un unico statuto, sia per le diverse caratteristiche e esigenze locali. Ma da qui, pensare che oggi , in alta valle di Susa s’ è arrivati alla formazione di due associazioni di comuni per un territorio che per unico per la sua storia,i suoi interessi e le sue tradizioni ha a dir poco del ridicolo.

Eh si! Per chi non ne fosse a conoscenza, sono appena nate due Unioni: quella dei comuni della Vialattea ( Sestriere, Sauze d’Oulx, Cesana, Pragelato, Sauze di Cesana e Claviere) e quella dell’alta valle Susa con Oulx, Bardonecchia, Salbertrand, Exilles, Moncenisio, Chiomonte, Gravere, Giaglione e Meana. In quest’ultima il consiglio dell’Unione alta valle si comporrà di 13 membri, i 9 sindaci più 4 rappresentanti delle liste di minoranza, scelti da un’apposita assemblea di tutte le liste di opposizione. Ogni sindaco assumerà il ruolo di presidente a rotazione ogni sei mesi, come succede per l’assemblea dei sindaci di valle. La giunta, che durerà in carica tre anni, sarà composta di cinque membri oltre al presidente ecc ecc. Nell’altra le regole ( copiate a grandi linee dallo statuto dell’Umcem ) sono più o meno le stesse.

Ma al di là degli statuti, ci si chiede come funzionarà l’alta valle di Susa in futuro, con due “blocchi” opposti, sopratutto a livello turistico. Per esempio: sul forte di Exilles che necessita un rilancio, e che sarà sede dell’Unione dei comuni dell’alta vale di Susa, non potranno “metter becco” quelli dell’Unione della Viallattea? E sull’appena conclusa Fiera Franca, verranno esclusi in futuro quei comuni che non sono più con Oulx? E poi ancora: Oulx nei cui terreni passano alcune piste e impianti da sci farà ancora parte del comprensorio della Vialattea? Potrebbero sembrare questione “ caprine”, ma non è così! Infatti in molti consigli comunali, queste cose, e tante altre (gestione del personale, rappresentanze varie con gli altri enti sovra-comunali) sono state sollevate da molti amministratori. Alcuni, vorrebbero addirittura ironicamente chiedere il passaporto tra Oulx e Sauze d’Oulx, altri sostengono che alla fine le due unioni diverranno una sola.

Poi ci sono quelli più che sicuri che in fatto di turismo alla fine ci si troverà uniti lo stesso e si collaborerà per il bene dell’economia locale, e che due “ schieramenti” vanno bene al fine di snellire la spesa pubblica con un risultato di risparmio, ma anche e soprattutto per “scavalcare” l’angusto patto di stabilità. Vedremo!

A.M.

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