OLIMPIADI 2026, LA CITTÀ METROPOLITANA VOTA PER LA CANDIDATURA DI TORINO E LE VALLI

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dalla CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO

TORINO – L’assemblea di piazza Castello ha anche approvato all’unanimità una mozione unitaria di tutti i gruppi consiliari sulla manifestazione di interesse della Città di Torino e delle sue valli ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026.

L’approvazione della mozione è avvenuta al termine di un articolato dibattito, in cui sono emersi accenti diversi da parte delle forze politiche, che hanno trovato una sintesi in un documento che impegna la Sindaca metropolitana a presentare entro il termine del 31 marzo la manifestazione di interesse della Città di Torino e del territorio per l’organizzazione delle Olimpiadi delle Paralimpiadi del 2026, verificando il rispetto del principio dell’attenzione allo sviluppo sostenibile, così come enunciato dall’Agenda Olimpica approvata dal CIO nel 2014.

La mozione fa anche riferimento agli impegni presi dal CIO nel 2017 per l’assistenza burocratica, progettuale e finanziaria alla città candidate ad ospitare i Giochi Olimpici.

La Sindaca metropolitana, Chiara Appendino, ha chiuso il dibattito distinguendo i concetti di candidatura e di manifestazione di interesse e sottolineando che tutti i territori devono potersi esprimere sull’ipotesi di candidatura e che occorrerà lavorare, provando a costruire un modello diverso e sostenibile di organizzazione delle Olimpiadi Invernali.

La Sindaca ha anche ricordato che Torino e le sue vallate sono tra i pochi territori che dispongono di impianti e infrastrutture utili e riutilizzabili, ma che occorre verificare se la città e il territorio sono in grado di corrispondere alle richieste del CIO.

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4 COMMENTI

  1. oggi sono andato a sciare al monginevro. toilette pubbliche a disposizione ovunque, Quando i comuni olimpici 2006 rivolveranno il problema della cacca dei turisti forse potranno avere l’ardire di ripresentarsi, vergogna , amministrazioni incivili, e indegne

  2. Compromettere la stabilità della giunta e il programma di risanamento della voragine nei conti pubblici della Città di Torino per inseguire un costoso e improbabile giocattolo, che nel 2026 potrebbe essere ancora una volta nelle mani del “Sistema Torino” (fondazioni bancarie e pd o cosa ci sarà al suo posto con invariata mentalità), sembrerebbe un suicidio politico.
    Considerando Appendino sufficientemente sana di mente, resta la seria ipotesi di un prossimo cambio di casacca, o di averne accarezzata la prospettiva.
    Resta chiaro che la manifestazione di interesse al momento ci offrirebbe al massimo un posto in panchina, con precedenza a favore di Sion in Svizzera, Calgary o Salt Lake City in nord America e Milano con l’ipotesi di Malagò di un’olimpiade italiana spalmata sull’intero arco alpino.
    Resta altrettanto chiaro che la defezione spontanea di località ben più titolate potrebbe malauguratamente rimetterci in gioco e che per questo motivo le voci del NO devono già adesso risuonare forti e chiare, senza esitazioni.

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