PIAN DEL FRAIS, IL SINDACO REPLICA A CERUTTI: “SEGGIOVIE DI CHIOMONTE È FALLITA, NON DEVE DIFFONDERE NOTIZIE INFONDATE”

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di SILVANO OLLIVIER (Sindaco di Chiomonte)

In merito alla lettera della società Dedalo srl, amministrata dal sig. Cerutti Marco pubblicata da ValsusaOggi, mi preme esporre le seguenti considerazioni, dirette a chiarire correttamente la vicenda ai diversi destinatari (Regione, Fondazione XX Marzo, consiglieri comunali, ndR)

Quanto sostenuto nella lettera è totalmente privo di fondamento.

Contrariamente a ciò che viene affermato, l’Amministrazione ha sempre profuso il massimo impegno e lavora ogni giorno al fine di salvaguardare e valorizzare gli impianti del Pian del Frais.

In particolare:

  • non è vero che lo scorso inverno le procedure siano iniziate a dicembre, ma l’iter del primo bando, andato poi deserto, è stato avviato il 20 ottobre;

  • non è vero che il sottoscritto Sindaco abbia affermato “piuttosto che far aprire gli impianti a Cerutti, preferisco vederli chiusi”. Detta affermazione è già oggetto di disamina coi legali del Comune, e mi riservo le iniziative del caso a tutela dell’immagine pubblica e personale.

Ciò detto, come è perfettamente noto al signor Cerutti, in conseguenza degli eventi che si sono verificati nel corso di quest’anno, gli attuali termini della questione sono i seguenti:

  • negli anni scorsi, gli impianti erano gestiti dalla società SEGGIOVIE DI CHIOMONTE, direttamente o tramite operatori terzi;

  • la SEGGIOVIE DI CHIOMONTE, dopo essere stata cancellata dal Registro delle Imprese, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Torino;

  • per effetto del fallimento, il Tribunale di Torino ha nominato un Curatore Fallimentare, nella persona del dott. Enrico Gagnor;

  • nell’ambito della procedura fallimentare – e della precedente procedura di esecuzione forzata – è risultata controversa la proprietà degli impianti, con tutte le evidenti conseguenze che ne derivano in merito alla relativa gestione;

  • alla luce di ciò – considerato che la vicenda forma attualmente oggetto di esame da parte del Tribunale Fallimentare – per il Comune di Chiomonte si è reso indispensabile, prima di assumere atti ulteriori, chiedere al Curatore Fallimentare di esprimere il parere della Procedura circa la proprietà e la gestione degli impianti;

  • per questa ragione, l’Amministrazione ha già da tempo richiesto al Curatore Fallimentare della SEGGIOVIE DI CHIOMONTE un incontro – che si terrà nei prossimi giorni e al quale mi risulta sia stata convocata anche la società DEDALO – finalizzato a chiarire tutti gli elementi controversi e permettere all’Amministrazione di procedere senza violare le prerogative del Tribunale Fallimentare. Attesa la complessità della situazione, è, infatti, di fondamentale importanza esaminare congiuntamente la vicenda e ricercare la soluzione più efficace al fine di preservare gli impianti allo scopo di garantire solo ed esclusivamente obiettivi di pubblico interesse e non certo personale.

Ribadisco che l’intendimento dell’Amministrazione, chiarita la posizione di tutte le parti coinvolte, è di lavorare celermente per l’individuazione della migliore soluzione.

Visto tutto quanto precede, invito la società Dedalo srl, in persona del signor Cerutti, ad astenersi, ora e per il futuro, dalla diffusione di notizie prive di fondamento e mi riservo al riguardo di adottare gli opportuni atti per la tutela sia dell’Ente che del sottoscritto.

Cordiali saluti.

Il sindaco

Silvano Ollivier

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11 COMMENTI

  1. Purtroppo la vicenda Frais ha assunto toni grotteschi che superano la sagacia e l’ironia dei commenti dei lettori.
    Andremo a sciare a Bardonecchia.
    Saluti a tutti.

  2. Godimento allo stato puro. Veder scannarsi per un tozzo di pane un Comune e un privato fa solamente ridere.

    Il Comune potrebbe esser un gioiello, tra i piu ricchi d`Italia con le compensazioni TAV.
    Il privato, dovrebbe solamente scappar via da Chiomonte dopo tutte le vicissitudini fallimentari in Valsusa, Lombardia, Val d` Aosta ed estero.

  3. Sarebbe utile trovare accordo tra le parti prima che arrivi la neve….per non finire come l anno scorso oppure ancora peggio non aprire per niente. Ne gioverebbe anche il Comune con tutte le seconde case vuote!

  4. La vera domanda che il cittadino dovrebbe porsi è chi paga alla fine per tenere aperto il frais. Se l’apertura degli impianti è in grado di ripagare i costi e produrre profitti, ben venga. Altrimenti se alla fine paga pantalone (ovvero noi) e si devono spendere soldi pubblici per fare gli interessi di qualche privato, per me possono chiudere tutto da subito.

  5. NoSprechi non capici o forse non sei abbastanza informato. Il Comune di Chiomonte e` uno tra i piu ricchi d`Italia. E se anche fosse, che, la comunita` debba pagare la riapertura del Frais… sai che roba! Strapaghiamo politici, amministratori comunali e il Sud Italia tutti i giorni per poi vedere un`Italia allo sfascio!!! Almeno in questo modo si da da vivere alle poche persone che abitano la localita`, e il Comune in generale potrebbe ricavarne una nuova rinascita per il territorio, martoriato da autostrada, tav, notav, anarchici e teste di cavolo.

    • Io capisco fin troppo bene. Sono quelli che hanno sempre in bocca la demagogia dei “politici strapagati” a non avere bene in mente che i Comuni non sono lì per fare beneficienza ai privati con i soldi pubblici. L’Italia è un paese e pieno di debiti, e di Comuni “ricchi” ne esistono ben pochi. Le seggiovie del Frais non sono un servizio essenziale che deve essere messo a carico della comunità anche se in perdita. Parliamo di una attività privata che deve stare in piedi con le proprie gambe, e non con i soldi pubblici. Per cui se ce la fanno, ben venga l’apertura, se non ce la fanno, ben venga la chiusura.

  6. . . . al solito ci perderanno i proprietari delle seconde case al Frais e tutti quelli che vorranno passare una bella giornata in mezzo alla neve, in una località piccolina, carina . . . . e non nel ‘casino’ della Via Lattea ! with the compliments a tutti gli interessati !
    gli anni addietro c’erano un mucchio di bambini con i maestri etc. . . . . . vogliamo proprio cancellare tutto ?? Se il Sindaco e il Signor Cerutti non vanno d’accordo . . . le conseguenze le devono portare i possibili clienti ??

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