POLVERI NEL CANTIERE TAV DI CHIOMONTE: IL SINDACATO DI POLIZIA CHIEDE SOPRALLUOGO E CRITICA I BAGNI: “SONO IN PESSIME CONDIZIONI IGIENICHE”

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di EUGENIO BRAVO (Segretario Provinciale del sindacato di Polizia)

Con la presente questa O.S. si trova a chiedere un sopralluogo congiunto presso il cantiere di Chiomonte al fine di valutare in maniera diretta, contestuali soluzioni su alcune questioni per le quali si auspicano immediate adozioni. La richiesta scaturisce da quanto di seguito illustrato:

il servizio disposto, prevede che il personale ivi impiegato stazioni nei pressi della recinzione ed in concomitanza con i lavori eseguiti da macchine operatrici in movimento che, per la loro natura, richiedono ampi spazi di manovra ed i cui conducenti, spesso, devono prestare attenzione ai poliziotti in sosta. Fino ad oggi non è accaduto nessun incidente grazie alla costante attenzione prestata dai poliziotti ed in alcuni casi grazie al caso fortuito.

In tale ottica, considerando l’assoluta particolarità del servizio, sarebbe utile e proficuo poter considerare il cantiere quale posto di lavoro anche per i poliziotti, garantendo anche ad essi le tutele previste dal D.Lgs. 81/08.

Nondimeno, senza creare inutili allarmismi, ma nell’intento di rassicurare i lavoratori di polizia, il Siulp non può non far presente che dall’esposizione diretta dei poliziotti sul cantiere, scaturisce una ulteriore preoccupazione, che potrebbe risultare importante, per lo stato di salute di tutti i poliziotti ivi impiegati. Infatti, le lavorazioni eseguite nel cantiere, prevedono altresì l’immediata riduzione del materiale estratto con la conseguente creazione di polveri, evidentemente inalate dal personale presente.

Al di là delle certezze, pur indispensabili, riguardanti le analisi tecnico-chimiche delle polveri in questione, a parere di questa O.S. la situazione potrebbe essere oggetto di un protocollo sanitario preventivo, cui richiedere una opportuna azione di monitoraggio relativa allo stato di salute dei lavoratori, proprio come previsto nei casi di esposizione ai rischi contemplati dal D.Lgs.81/08.

L’anzidetto monitoraggio, seppur non rientrante negli obblighi della citata normativa, configurerebbe una particolare attenzione prestata ai poliziotti, a parziale tutela della loro salute, ed un’ottima campagna di prevenzione contro eventuali insorgenti malattie.
Per il Siulp, il servizio non può essere cagione di nessun tipo di dubbio circa la sicurezza della salute dei poliziotti che deve essere assolutamente garantita in ogni dove.

Il passare del tempo inoltre, ha trasformato il cantiere di Chiomonte, da un avamposto nel verde della Val di Susa, con sistemazioni “provvisorie”, ad una vera e propria “cittadina” con insediamenti permanenti man mano adattati e con strutture varie e non più posticce, concernenti realizzazioni stradali asfaltate e ben definite. Tale precisazione è strutturale a rappresentare che, oltre al monitoraggio di cui sopra, questa O.S. riterrebbe opportuna la rivisitazione delle modalità di svolgimento del servizio, prevedendo per i contingenti impiegati lo stazionamento nella sala conferenze della control-room giacché, all’esigenza, la forza pubblica sarebbe comunque disponibile in pochissimi secondi, intervenendo con altrettanta efficienza ed efficacia. La differente collocazione logistica, limiterebbe l’esposizione dei poliziotti in servizio, sia alle polveri che al rischio derivante dalle macchine operatrici in movimento, come sopra descritto.

L’igiene e la salute sono fondamentali ed in proposito si segnalano altresì le pessime, per non dire indecenti, condizioni igieniche dei cosiddetti “bagni chimici”, dislocati nei vari punti del cantiere TAV.

Questa O.S., in attesa di una autorevole valutazione resta disponibile per un urgente incontro inerente il sopralluogo richiesto, esprimendo da subito grandi aspettative affinché le problematiche rappresentate siano di immediata considerazione e risoluzione.

Cordiali saluti.

Eugenio Bravo

Torino, 08 giugno 2014

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1 COMMENTO

  1. In merito alle polveri nel cantiere TAV credo che il sindacato delle forze dell’ordine abbia ragione: dalla strada che va a Giaglione si può notare che il fumo e la polvere che esce dall’imbocco della galleria è davvero impressionante.
    Sarebbe opportuno un’azione di monitoraggio continuo per rassicurare i lavoratori e la popolazione.

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