SABATO A VILLAR DORA IL FUNERALE DI ELISIO CROCE: STASERA IL ROSARIO

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di MARIO RAIMONDO

VILLAR DORA – Per ricordare Elisio Croce, già sindaco di Villar Dora, amministratore locale e scrittore, mancato due giorni fa, sarà recitato il rosario nella chiesa parrocchiale di Villar Dora oggi, venerdì 2 giugno alle 20.30. I funerali avranno luogo sabato 3 giugno alle 10.30 a Villar Dora.

Ci sono volte in cui vorresti avere il calamaio vuoto, senza inchiostro, il pennino rotto per non dover scrivere parole, perché le parole sembrano pesanti come montagne. Ma poi non è così, il libro della vita, lungo o breve che sia, non lascia pagine bianche, ma narra ricordi, memorie, racconti…

Parlare, e parlare al passato dell’amico Elisio Croce (ma anche maestro) prematuramente scomparso dopo una breve malattia, sembra inadatto. Eppure è così. Elisio Croce era per natura un anti-personaggio, che è suo malgrado diventato personaggio, una figura tersa sul palcoscenico della vita pubblica della Valle di Susa. Eravamo amici da una vita e la nostra amicizia si cementò attorno alla metà degli anni Ottanta dello scorso secolo, quando entrambi orbitavamo attorno al settimanale diocesano La Valsusa che anche noi, nel nostro piccolo, come recitò una famosa campagna pubblicitaria d’epoca, “contribuimmo a rendere chiara come il sole”.

Noi poi eravamo proprio amici ed Elisio, tutti gli anni, nelle vacanze di Natale, veniva a vedere il mio “gigantesco” presepe allestito a casa. Gli piaceva soffermarsi sul mistero della Natività, gli piaceva discorrere del mistero che è l’essere umano, capace di azioni sublimi oppure terribili, gli piaceva ragionare del significato della vita, si poneva domande sul senso della storia.

Ne discutevamo spesso ed ascoltare la sua voce pacata, suadente, che rivelava una cultura profonda, erudita, imparata non solo sui libri ma anche e soprattutto nella scuola della vita, era un momento di confronto positivo.

Nato nel 1945 a Condove, “allevato” con gli insegnamenti di don Viglongo ed Achille Croce, Elisio Croce si impegnò, oltre che nel suo lavoro di insegnante, nel sindacato ed in politica (per tre volte fu sindaco di Villar Dora nonché Presidente del CONISA) sempre con autentico spirito di servizio, ponendo particolare attenzione agli aspetti sociali che le scelte del “potere” comportano ai cittadini.

E fu attivo per tutta la vita nel campo del volontariato: ancora in tempi recenti si recava negli ospizi a suonare un po’ di musica per gli ospiti. Ma i campi veri in cui Elisio Croce diede il meglio di sé furono la scrittura e la montagna, indissolubilmente legati dal filo di un’unica trama. Giornalista, poeta, commediografo, fu scrittore di tanti libri (da “Noi dle ca neire” a “Il paese della gioia”, da “Buona Pasqua agnellini” a “Montagne di Valsusa”), che raccontano delle idee di una persona che conosceva profondamente questa nostra terra. Elisio, quando vedeva una pagina bianca, aveva il dono di saperla riempire, di trovare le parole giuste per narrare una storia, una prosa, un racconto… Parole che parlavano di uomini, luoghi, passi. I tanti passi compiuti sulle nostre montagne, là dove soffia il vento, là dove cielo e terra sembra debbano toccarsi in un abbraccio fugace come la nostra vita che è fatta dell’incontrarsi e del dirsi addio…

Addio Elisio, voce limpida della valle. Ora le tue, le nostre montagne di Valsusa, saranno un po’ più sole…

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