SCANDALO ACSEL, ZANDONATTI SI DIMETTE DA PRESIDENTE. PLANO SAPEVA E SI DIFENDE: “ESPOSITO FA ILLAZIONI DI BASSO PROFILO”

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ZANDONATTI

 

Dopo lo scandalo dei 92mila euro spesi con la carta di credito aziendale in due anni, Fabrizio Zandonatti lascia la presidenza di Acsel spa, la società pubblica che si occupa del ciclo dei rifiuti in Valle di Susa. Lo annuncia lui stesso a ValsusaOggi: “Per tutelare il nome e il valore dell’azienda lascio l’incarico – dice – rassegno le dimissioni. Per il resto si vedrà. Non voglio dire altro, solo che probabilmente gli attacchi fatti dal senatore Esposito avevano un altro obiettivo, che non ero io. Ma Plano non c’entra nulla, così come non è giusto mischiare altre questioni”.

Sì, perchè aldilà di Zandonatti, la questione assume anche una connotazione politica. Esposito ha infatti fatto sapere che il sindaco di Susa, Sandro Plano, così come altri amministratori valsusini, erano a conoscenza da tempo dei problemi sorti all’Acsel e delle “spese strane” fatte con la carta di credito. “Spero che la ragione di tanto silenzio non stia nel fatto che la compagna di Zandonatti è assessore nella giunta Plano (Erika Liuzzo ndr) – accusa Esposito – mi auguro che sulle spese dell’Acsel qualche sindaco si rivolga alla magistratura”.

Dal canto suo, il sindaco di Susa replica: “Esposito fa illazioni di basso profilo, non c’entra nulla l’Acsel con la mia giunta. In realtà sapevamo da circa un mese dei problemi sorti in Acsel, dopo aver verificato – io e altri sindaci – che nel bilancio societario c’erano alcuni dati irregolari. Proprio per quello, avevamo convocato da alcune settimane un’apposita riunione – come gruppo di lavoro di Acsel – tenutasi proprio ieri alle 18.30 per verificare l’operato della società, a cui ha partecipato il collegio sindacale. Sicuramente chiederemo conto al cda, e una relazione su quanto avvenuto, per capire come stanno le cose”.

Poche ore prima della riunione, però, lo scandalo era già venuto a galla, e i cittadini l’hanno potuto conoscere grazie alla segnalazione del senatore Esposito. “Se ci sono state spese irregolari in Acsel, agiremo di conseguenza – dice Plano – e affronteremo il caso nell’assemblea dei soci. Zandonatti ha dato le dimissioni? Condivido la sua scelta, e faremo chiarezza”.

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4 COMMENTI

  1. Colto con le mani nella marmellata, l’interessato usa la classica tecnica di buttarla in caciara politica. Probabilmente Esposito ha utilizzato il caso per fini politici, pazienza, ha fatto benissimo a sollevare il caso. Se aspettavamo i sindaci della valle stavamo freschi: riunioni, commissioni, bla bla bla….. Sono proprio curioso di sapere per cosa sono stati spesi 92000 euro, mentre la tassa rifiuti continua ad aumentare. Ma perché il presidente di Acsel, che è una carica praticamente decorativa, deve avere una carta di credito aziendale? Per andare dove? a far cosa? Anticipi le spese e se le faccia rimborsare, se ci riesce. Mai dare denaro contante in mano ai politici…..

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