TAV, VENAUS LANCIA IL “PIANO B”: TUNNEL DA OULX E UNA DELIBERA A TUTTI I COMUNI

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Venaus: il nuovo sindaco Di Croce con l’ex sindaco Nilo Durbiano

VENAUS – Il neo sindaco Avernino Di Croce, seguendo le orme del suo predecessore Nilo Durbiano, sta inviando in questi giorni il testo di una delibera chiedendone l’approvazione a tutti i Comuni della Valsusa, per lanciare il cosiddetto “Piano B” sul Tav Torino – Lione.

Si tratta del progetto alternativo lanciato nell’autunno 2018 dall’ex sindaco Durbiano, che prevede l’utilizzo e il potenziamento della linea storica fino a Oulx, per poi costruire un mini tunnel di 13 chilometri collegato a Modane. Rinunciando così al Tunnel di Base e alle altre opere previste attualmente da Telt.

Il Comune di Venaus approverà tale delibera in consiglio comunale. E tale proposta viene lanciata da Venaus a tutti i Comuni della Valsusa, chiedendo che venga approvata dai vari consigli comunali. Partendo però da due presupposti importanti: la contrarietà al progetto attuale della Torino – Lione e ribadendo il sottoutilizzo della linea storica Torino – Bardonecchia.

“Una volta ricevute le delibere dai Comuni che vorranno aderire con noi a questa proposta – spiega il sindaco Di Croce – le invieremo tutte al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al governo, chiedendo di riaprire il dialogo sul Tav e confrontarci. Voglio essere chiaro: noi andremo avanti anche se aderiranno 4 Comuni anziché 38, perché crediamo in questa proposta”.

Durbiano aveva già presentato l’iniziativa al prefetto e a Roma, trovando il consenso di alcuni esponenti della maggioranza di governo. “Voglio precisare che non si tratta di una mini Tav, ma di cercare una soluzione a questo annoso problema – spiega il sindaco Di Croce – la scorsa settimana ho presentato la proposta alternativa in una riunione a Venaus, a cui hanno partecipato quasi la metà dei Comuni della Valsusa. Dalla maggior parte dei partecipanti è emerso un parere positivo e per questo vogliamo andare avanti”.

Il progetto alternativo prevede appunto la costruzione di un tunnel da Oulx a Modane di circa 15 chilometri, a una sola canna e con un solo binario in direzione Francia. “I treni merci in discesa dalla Francia all’Italia potranno continuare ad utilizzare il Frejus – aggiunge il sindaco di Venaus – superando così il problema del passaggio dei treni merci in contemporanea e nei due sensi sotto il traforo storico”.

“Sono consapevole che questa delibera e questo atto farà discutere – annuncia Di Croce – ma vogliamo dialogare con il governo e affrontare il problema. So che questa proposta trova del consenso in Valsusa, anche tra i No Tav. Confrontarsi non significa calarsi le braghe, ma trovare un via d’uscita”.

La viceministra Castelli (Movimento 5 Stelle) ha definito questa proposta “un progetto di compromesso a cui stanno lavorando dei sindaci No Tav in Valsusa”.

Ma dal territorio alcuni sindaci No tav, a partire da Archinà (Avigliana) e Falchero (Sant’Ambrogio) fanno già sapere “di non conoscere questa proposta lanciata da Venaus e di non condividerla. Dovremo prima confrontarci con i nostri gruppi di maggioranza e nei consigli comunali, si tratta di un atto prematuro, visto che si sono appena tenute le elezioni comunali. I sindaci No Tav della Valsusa non stanno elaborando alcun progetto di compromesso”. Iniziativa non sostenuta neppure dall’Unione Montana guidata da Sandro Plano, presidente uscente: “Si tratta di un’iniziativa autonoma promossa dal Comune di Venaus e non dagli altri amministratori di Valle – spiega Plano – tocca al governo fare delle proposte, non certamente ai sindaci”.

La proposta alternativa di Venaus non piace sicuramente ai No Tav “duri e puri”. Da Bussoleno, l’assessore Francesco Richetto fa sapere “di non condividere questa proposta. Mi fa ridere sentir parlare di compromessi e trovare soluzioni non spetta agli amministratori della Valsusa. Il governo faccia il suo lavoro e faccia delle proposte, noi siamo sempre contro il Tav”.

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13 COMMENTI

  1. l’ennesima linea tracciata attraverso la valle e che continua a perseverare nello stesso errore, già reiterato pochi anni fa nel progetto “FARE” di ferrentiniana memoria: una volta arrivati a modane, che si fa?
    da oltre cento anni ogni tanto si alza qualcuno che propone la sua soluzione per arrivare oltre le alpi, senza aver fatto i conti senza l’oste, ovvero i francesi, i quali, a quanto pare, non hanno assolutamente interesse per una linea di valico efficiente (a meno che non gli venga pagata quasi interamente da altri), a conferma della mancanza di strategicità dell’asse ferroviario italia – francia (altrimenti avrebbero proposto interventi analoghi sull’altro versante).
    resta in ogni caso la domanda principale:
    il traffico merci previsto avrà origine in italia verso l’estero o sarà solo merce di transito prodotta all’estero per l’estero (e quindi con bassissimo valore aggiunto per l’Italia)?

  2. La proposta Durbiano non ha senso. Tra l’altro era stata valutata e scartata negli anni 90. La Torino Lione, secondo me, si deve fare così come é stata progettata.

  3. Ho già commentato tempo fa su altri siti questa proposta fatta dall’ex sindaco di Venaus per rendere immediatamente il mio pensiero userò un termine di fantozziana memoria “una cagata pazzesca”.
    E ora spiego perché i treni merci viaggiano in generale con un peso bloccato di 1500/1600 ton. ma la linea da Bussoleno a Bardonecchia permette al massimo un peso rimorchiato di 650 ton. e con luso9di 2 locomotori vuol dire che per trasportare tutto il materiale devo suddividetlo su tre treni cioè 6 locomotori e 3 turni di personale quindi costi triplicati inquinamento triplicato consumi triicati vi basta questo per capire che è una cagata di progetto?

  4. anni fa era stato proposto , se non ricordo male a Portobello trasmissione di Enzo Tortora , di abbattere il passo del Turchino per eliminare la nebbia in val Padana . Bene perché a questo punto non abbattiamo o radiamo al suolo il colle del Moncenisio e montagne limitrofe?
    Cavolata per cavolata una vale l’altra

  5. …ma andare a giocare a carte, fare una pinacola,una scopa,andare a vedere i cantieri come un “umarell” qualsiasi….nò??
    Ci sono tanti fenomeni che sparano c@$$@## e più grave ancora ,altri fenomeni che le ascoltano.
    Stammi buono và!!

  6. Non credo che questa idea venga presa in considerazione dal governo per i seguenti motivi :

    1) Non costa abbastanza e non risultano economicamente interessanti i sub-sub-sub appalti e i vari sistemi di scatole cinesi dove pochissimi lavorano veramente e tanti incassano.

    2) Potrebbe essere terminata molto prima e questo non permetterebbe di creare la ” Salerno – Reggio ” del nord.
    Vero bancomat di partiti, lobby, mafiosi e corrotti.

    3) I turisti italiani e francesi veramente potrebbero scendere alle stazioni di oulx e Bardonecchia ( come già avviene adesso e non trovarsi scaricati nella piana di Susa come previsto dall’ attuale progetto TAV) , ma questo cozza con le lobby che vogliono riservare il turismo invernale (quello ricco che rende ) a Trentino Alto Adige e valle d’ Aosta ( avete mai sentito qualche nome “eccellente” che faccia vacanze o possegga case a Sestriere o Bardo ?). In Valle si viene da Torino per sciare un giorno , pagando il pedaggio all’ autostrada e mangiando i panini con gli sci ai piedi e così dovrà continuare ad essere.

    4) La preoccupazione della doppia canna per motivi di sicurezza è un teatrino penoso. Tutta Italia ha il 99% delle gallerie ferroviarie ” storiche” e moderne a canna unica, ma guarda caso solo in valle di Susa sono tanto preoccupati per le nostre vite ! Inoltre il nuovo tunnel TAV come progettato ora se tutto va bene sarebbe finito tra 15 anni , quindi per 15 anni continuerebbero a farci rischiare la vita ?

    Mauro galliano- Condove-

  7. Mi dissocio dal mio omonimo che ha scritto di sciocchezze fantasia.
    Se dovessimo ancora trovarci a coesistere con il medesimo nome ne adotterò uno sostitutivo.

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