TURISMO A GIAVENO, IL PROGETTO DELL’EX IENA MARCO BERRY: “PUNTIAMO SUL PORCINO E DIVENTERÀ IMPORTANTE COME ALBA”

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di PAOLA TESIO

GIAVENO – L’imprenditore ed ex Iena Marco Berry è stato il protagonista di un interessante piano di valorizzazione del territorio, presentato in anteprima ieri di fronte ai consiglieri dell’Unione dei Comuni Montani Valsangone, nella cornice di villa Favorita a Giaveno.


L’incontro è stato richiesto da Marco Corrini, in qualità di segretario generale dell’associazione per la valorizzazione e la tutela del fungo, che ha elaborato il progetto insieme al presidente Enrico Maria Rosso, condividendolo con tutti i membri dell’associazione.
L’intuizione è quella di partire dall’eccellenza del fungo porcino, per poi evolversi verso la promozione dell’intero territorio della Valsangone, ricco di potenzialità, come ha spiegato il testimonial Marco Berry a ValsusaOggi : «L’idea, nata da Enrico Maria Rosso e da Marco Corrini, in collaborazione con tutto il gruppo di lavoro, è quella di fare qualcosa di positivo per il territorio. Quando mi è stata proposta la possibilità di partecipare ho subito accettato perché a mio avviso la Valsangone è un luogo ricco di potenzialità che devono solo essere riscoperte e raccontate. L’obbiettivo è quello di partire da un prodotto abbastanza unico come il porcino per andare a scoprire tutte le altre tipicità locali che sono davvero molte e rappresentano, per le loro caratteristiche, un patrimonio inestimabile di tradizioni e cultura. Individuare e svelare i prodotti tipici dei vari comuni, far scoprire il bosco, emergere le possibilità della valle».
Partendo dalla valorizzazione del porcino, che più di tutti simboleggia la realtà locale, si andranno via via ad evidenziare gli altri prodotti ed il territorio stesso, come precisa Marco Berry: «L’idea è proprio questa: partire con un prodotto e poi rivelare anche gli altri. Mi piace raccontare quella che per me è l’equazione perfetta, ovvero: “Il tartufo sta ad Alba come il porcino sta a Giaveno!” Basti pensare a quante opportunità ha il fungo in generale: a livello medico, scientifico, didattico. Si apre un mondo di prospettive! Mi sono messo a disposizione condividendo i propositi dell’associazione per la valorizzazione e la tutela del fungo e spero di poter incontrare tutti i rappresentanti dell’unione dei comuni della Valsangone per spiegare cosa ci piacerebbe realizzare. Se loro saranno uniti, insieme potremo realizzare questo cammino. La Valsangone è un territorio “fighissimo” che si presta per essere promosso e valorizzato!».
Soddisfatto il consigliere di Reano Claudio Cantore: «La riunione che si è tenuta ieri nella sede di villa Favorita è stata convocata dall’assessore dell’Unione Giuseppe Morra (vicesindaco di Reano) e richiesta da Marco Corrini ed Enrico Maria Rosso. Vi ha preso parte Marco Berry, per spiegarci la loro idea di valorizzazione del fungo porcino di Giaveno, chiedendo il sostegno dell’Unione. Non si è trattato di un appuntamento convocato formalmente bensì di un primo passo, per cui spetterà alla giunta dell’Unione stilare una mozione o una delibera, per il prosieguo futuro. Ci tengo a precisare che la presenza di Marco Berry non è da intendersi soltanto in qualità di testimonial, bensì come protagonista in prima persona: ha molto a cuore il nostro territorio e noi non dobbiamo farci scappare questa occasione!».
Su come sia stata accolta l’idea progettuale Cantore risponde: «È stata una grande e bella iniziativa, accolta molto bene dai presenti. Eravamo tutti, come si suol dire, con le orecchie spalancate ad ascoltare le idee ed osservare le proposte messe sul tavolo. Si è pensato persino ad un appuntamento futuro invitando esponenti degli Stati uniti, Cina e Giappone per battere all’asta i funghi porcini della Valsangone ed invitare degli chef stellati!».

Soddisfatto il consigliere comunale di Giaveno Stefano Tizzani, presente alla riunione: «Enrico Maria Rosso, che è presidente dell’ importante associazione a tutela del fungo porcino, insieme a Marco Berry, ha presentato questo interessante progetto di valorizzazione e proposto dei loghi disegnati da Pininfarina. L’intento è di rendere rinomato il fungo porcino di Giaveno così come lo è il tartufo ad Alba. Hanno pertanto pensato di coinvolgere l’Unione dei Comuni con il proposito di promuovere non soltanto il fungo porcino ma il territorio stesso e tutti i suoi prodotti tipici, creando un brand che possa fungere da volano per il settore turistico interessando l’intera valle. In tal modo si potranno intercettare anche dei finanziamenti provenienti da fondi europei o regionali. Ha diretto l’incontro Beppe Morra, hanno presenziato i consiglieri dell’Unione, il sottoscritto e l’assessore Barone per la città di Giaveno. Bisogna sostenere questo progetto di valorizzazione della nostra valle in modo unitario, lasciando fuori polemiche e campanilismi. Il fungo porcino fa parte della nostra storia ed è una fondamentale risorsa. La proposta di Rosso e Berry è una grande opportunità per la Valsangone. L’iniziativa è stata apprezzata da tutti i presenti».

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2 COMMENTI

  1. Buon giorno sig. Direttore.
    Nella mia veste ufficiale di Segretario Generale dell’Associazione per la valorizzazione e la tutela del fungo, preciso che l’incontro con l’Unione dei Comuni é stato chiesto dal sottoscritto. Il dott. Berry é cortesemente venuto come collaboratore dell’Associazione e all’incontro era presente il nostro Presidente dott. Enrico Maria Rosso. Il progetto di cui si parla é stato elaborato dal sottoscritto e dal dott. Rosso per conto dell’Associazione e porta le nostre firme. Il marchio di cui si parla é stato disegnato da Pininfarina per conto dell’Associazione, come sua personale condivisione degli obiettivi di valorizzazione territoriale che l’Associazione stessa si é prefissata e per i quali é stata chiesta la collaborazione delle Istituzioni locali nel corso dell’incontro di ieri.
    Quanto sopra per doverosa precisazione in quanto nell’articolo manca ogni riferimento alla Associazione e al Presidio Mondiale del fungo che é l’attore principale del progettom
    Grato per l’attenzione.
    Marco Corrini

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