UNIONE MONTANA, IL SINDACO DI VENAUS: “IL MERCATO DELLE VACCHE”

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

Intervento pubblicato su Facebook dal sindaco Avernino Di Croce

VENAUS – La votazione di giovedì 5/9 per l’elezione «simulata» del presidente dell’Unione montana della Val di Susa ha dell’incredibile: è stata fatta una simulazione (sic!) con voto segreto (doppio sic!). Che cosa vuol dire una simulazione? Una sorta di primarie non prevista dallo statuto dell’Unione. Lo statuto peraltro prevede che il voto per eleggere il presidente sia palese. Che legittimità ha dunque il voto segreto? O meglio, quale ne è lo scopo? Forse quello di consentire il mercato sottobanco della spartizione degli assessorati? In gergo si dice il mercato delle vacche…

Apprezzo molto che il mio vicesindaco (che mi ha sostituito in mia assenza) abbia molto insistito per la votazione palese!!! E insieme a lui solamente altri due…

Per correttezza e trasparenza è il caso di rimarcare che la votazione del 5/9, per quanto la si pretenda «solamente una simulazione», ha in realtà prodotto effetti reali e concreti: il candidato Pacifico Banchieri ha – di fatto – già l’elezione in tasca; la votazione di giovedì prossimo 12/9, per quanto possa avere i crismi della correttezza formale, sarà semplicemente una sorta di «ratifica», in un certo senso «una semplice presa d’atto» di quanto già emerso dalla «finta» (sic!) votazione del giorno 5/9.

Personalmente, non conosco nessuno dei due candidati: né Pacifico Banchieri, né Emilio Chiaberto; e non sono neppure sufficientemente convinto che sia (stato) opportuno etichettarli rispettivamente come SI-TAV e NO-TAV, poiché è ben noto a tutti che il Movimento NO-TAV è molto trasversale, e al suo interno sono presenti sensibilità politiche anche molto diverse …

Indubbiamente, però, l’Unione montana ha e avrà un ruolo e un peso importanti sul tema dei trasporti e delle infrastrutture, e proprio per questo motivo avrei percorso un’altra strada per sceglierne il Presidente.

Preso atto che nessuno dei due candidati, a conti fatti, aveva la maggioranza per essere eletto con il quorum previsto dallo statuto dell’Unione, anziché ricorrere al pasticcio del voto segreto, con una votazione per di più illegittima, sarebbe stato più saggio, corretto, utile e trasparente, sedersi tutti attorno a un tavolo e indicare di comune accordo – alla luce del sole – un candidato alla presidenza e, sempre alla luce del sole e di comune accordo, una squadra per la formazione della giunta.

Un presidente e una giunta forti e coesi, in rappresentanza unitaria degli interessi del territorio … posto ovviamente che sia «vero» che tutti hanno «davvero» a cuore il territorio e i rispettivi abitanti!

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

1 COMMENTO

  1. Penso che i vari sindaci debbano dare spiegazioni ai propri concittadini non tanto sul candidato scelto quanto sicuramente sul metodo che mi sembra veramente sconcertante

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.