I VIP DELL’ALTA VALLE VINCONO LA BATTAGLIA PER USARE LE MOTOSLITTE DI SERA: IL REGOLAMENTO VA MODIFICATO

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CESANA – Il sindaco Lorenzo Colomb ha perso l’ennesima battaglia giudiziaria contro un cittadino. Ieri il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’imprenditore e villeggiante Marco Boglione, di Basicnet, sull’utilizzo delle motoslitte. Un’istanza cautelare presentata contro le autorizzazioni rilasciate dal Comune di Cesana e il regolamento dell’Unione dei Comuni Olimpici Vialattea e che coinvolge anche vari atti, delibere e convenzioni della Sestrieres Spa e della Regione Piemonte.

Il sindaco Colomb

Boglione, insieme a Giugiaro e all’ex moglie, ha fatto ricorso ai giudici per poter utilizzare le motoslitte sulle piste con un orario più ampio, almeno fino all’1 di notte anziché alle 23, per poter rientrare in baita. I tre infatti hanno le case in punta a Colle Bercia, sui Monti della Luna. Si tratta di abitazioni che durante l’inverno sono raggiungibili solo con le motoslitte, visto che non ci sono strade percorribili. In primavera il Tar aveva respinto il primo ricorso, ma Boglione non si è arreso e ha fatto appello al Consiglio di Stato a Roma, vincendo grazie al supporto del professor Marini, che ha presentato i ricorsi insieme ai colleghi avvocati Cota e Corea.

Avendo accolto l’appello, ora i Comuni Olimpici saranno costretti ad adeguarsi e modificare il regolamento sull’utilizzo delle motoslitte, che di fatto è stato “congelato”. E dovranno farlo in fretta, visto che la stagione invernale inizia dall’8 dicembre. Il tutto perchè “il provvedimento impugnato non appare contemperare in termini adeguatamente proporzionati gli opposti interessi (dei privati e dei Comuni), implicando un significativo ostacolo all’esercizio del diritto a raggiungere l’abitazione del ricorrente” spiegano i giudici. In sostanza, il Consiglio di Stato ha dato ragione ai villeggianti perchè il regolamento sulle motoslitte, con quell’orario ridotto, ostacolava il diritto ad accedere alle loro proprietà.

I giudici hanno quindi accolto l’istanza dei villeggianti, ordinando al Tar del Piemonte di fissare una nuova udienza. Per il sindaco Colomb si tratta della seconda sconfitta giudiziaria: dopo aver perso tempo fa il ricorso al Tar dell’imprenditrice Marinella Manfredi per il caso dei “Ciabot dei Goffre” in piazza, adesso arriva il secondo “smacco” da parte del Consiglio di Stato.

E pensare che tutte queste spese giudiziarie potevano essere evitate: lo stesso Boglione, nel primo ricorso, ha spiegato che il 28 dicembre 2016 si è tenuto un incontro con l’amministrazione comunale per risolvere la questione senza ricorrere ai tribunali. In quella sede l’imprenditore ha detto che sarebbe stato disponibile, per il futuro, a contribuire personalmente a un progetto per la realizzazione di un percorso per raggiungere la propria abitazione, senza interferire con le piste da sci. L’amministrazione comunale si era mostrata disponibile, ma poi non aveva modificato la sua autorizzazione per usare la motoslitta dopo le 23, costringendo così Boglione a farsi tutelare da avvocati e giudici.

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5 COMMENTI

  1. Basta avere soldi, e puoi fare quello che vuoi. C’è una contraddizione: Il resto della notte ;il diritto di accesso alla proprietà , non vale?

  2. Sino a non troppe generazioni addietro i miei familiari, ramo materno, sono sempre vissuti in montagna, in luoghi ben più disagevoli di Colle Bercia, e senza lamentarsi troppo si sono sempre spostati a piedi in ogni stagione, anche semplicemente per raggiungere nottetempo la latrina in fondo al cortile.
    A piedi, era ed è l’unico modo serio di muoversi in montagna, a maggior ragione se vi si ricerca il semplice diletto.
    Purtroppo oggi imperversa la logica del luna park ex olimpico per più o meno ricchi scansafatiche che, avendo ottenuta la motoslitta per il rientro post discoteca, presto chiederanno il volo notturno in elicottero o in subordine l’apertura 24 ore su 24 degli impianti di risalita, ovviamente dotati di nuovi seggiolini riscaldati elettricamente.
    Per continuare a stare con il culo al caldo come già lo sono, o credono di esserlo, nella vita.
    Colomb non sarà il miglior Sindaco del mondo ma occorre riconoscergli il merito di non aver smarrito il diritto/dovere di salvaguardare il rispetto della montagna, di chi la vive quotidianamente, umano e non solo.

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