CHIOMONTE, NEL CANTIERE TAV UN LABORATORIO PER PROTEGGERE LA FARFALLA ZERINZIA

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CHIOMONTE – Nel cantiere Tav di Chiomonte nascerà un laboratorio di ricerca per proteggere la rarissima farfalla Zerinzia Polissena. Lo ha annunciato oggi il direttore di Telt, Mario Virano: “I ricercatori dell’Università di Torino proseguiranno il censimento. L’oasi più vicina al cantiere, per tre ettari complessivi tra Chiomonte e Giaglione, verrà delimitata per proteggere la Zerinzia”.

Virano ha garantito che “la Zerinzia si trova in un’area fuori dal cantiere ed esterna alla variante che sarà realizzata per il tunnel di Base. Non prevediamo che le nuove parti di cantiere interferiscano con l’area di presenza della Zerinzia. In fase di progetto esecutivo siamo comunque disponibili a ridisegnare le aree necessarie su lavori, per preservare la farfalla protetta”.

Alla presentazione ha partecipato la professoressa Simona Bonelli, docente universitaria a Torino.

La prima segnalazione della presenza della Zerinzia in Val Clarea è arrivata nel 2017 grazie al guardaparco Luca Anselmo. Il movimento No Tav aveva infatti promosso l’anno scorso una campagna proprio per “salvare” la Zerinzia in Val Clarea.

Il lepidottero è stato poi rivenuto nell’area vicino al cantiere Tav nella primavera 2018. Da quel momento sono iniziate le attività scientifiche.

Nell’ex museo archeologico della Maddalena nascerà quindi un laboratorio dove lavoreranno ricercatori universitari, al fine di censire la presenza della rarissima farfalla dorata e garantirle un ambiente protetto “nonostante” il cantiere, come previsto dalle prescrizioni regionali e dalla direttiva europea Habitat e la Convenzione di Berna.

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8 COMMENTI

  1. Ma a chi la vogliono dare a bere? Prima distruggono il sito archeologico (pagato con denaro pubblico) e adesso si autopromuovono difensori della natura dopo che hanno devastato l’area ed hanno intenzione di devastare un’intera valle? Questa cosa si legge: “estendo il recinto del cantiere con un bella scusa”.

  2. Da non credere! Sono convinti di dare a bere che sono dei garanti della NATURA. Un po’ di fumo negli occhi ai più sprovveduti e ai beoni! Da quando tradotte di camion con lo smarino da spargere sanificano l’aria della valle per chi vi abita!!!? Ma forse gli umani valgono meno di lepidottero? Ai posteri l’ardua sentenza! Sempre che in valle ne restino.

  3. prima inventano una linea ferroviaria ad alta velocità per milioni di passeggeri, poi quando gli si fa notare che non esistono, la trasformano in una linea ad alta capacità per milioni di tonnellate di merce…
    poi gli si chiede a che serve una linea merci che va diretta a milano e allora vanno a fare il giro da orbassano…
    in seguito gli si segnala che nelle montagne c’è il concreto rischio di trovare amianto, prima minimizzano, sberleffano e poi fanno una variante in cui prevedono km di nuovi tunnel in cui trattare e stoccare le rocce amiantifere senza contatti con l’esterno…
    successivamente gli si fa notare che in clarea ci sono specie protette, non individuate da analisi ambientali, anche qui minimizzano e in seguito fanno gran cassa degli interventi di protezione sull’ambiente…
    va a finire che a forza di fargli notare che non esistono le milioni di tonnellate per rendere valido questo progetto, lo ridurranno solo al tunnel di base, senza stazioni e aree tecniche, giustificandolo come risparmio per le casse pubbliche…
    l’importante, in ogni caso, è avere idee chiare…

  4. Segnalo che, al di là delle devastazioni arrecate da Ltf, ora Telt, e dalle F.F.O.O. dislocate sul sito senza dovute istruzioni, il museo non è “ex” ma è sempre tale ed è un bene del Comune di Chiomonte, o meglio di Tutti i Chiomontini, destinato a tale scopo e non ad altri.
    Un cambio di destinazione d’uso in laboratorio e l’assenza chiarimenti su chi dovrebbe esserne il soggetto titolare non sono spiegabili senza un preciso passo dell’amministrazione comunale e del suo sindaco.
    Ritengo quindi doverosa la pubblicazione di precisi e puntuali chiarimenti in merito da parte dell’ente, che siano in grado di fugare ogni pur minimo dubbio sulla correttezza di quanto esposto nell’articolo.
    nel caso in cui, a pensar male, l’affidatario del museo, con relativa facoltà di realizzare questo laboratorio burla, fosse casualmente Telt, ci ritroveremmo ancora una volta ad interrogarci su quali criteri abbiamo ispirato i cittadini di Chiomonte nello scegliersi simili amministratori.

  5. Nel titolo “nel cantiere tav un laboratorio;
    Nel testo “si trova in un’area esterna al cantiere”.

    Per chi ha letto solo il titolo, l’area protetta è stata promossa dai comitati notav.

    • Basta leggere per capire: il laboratorio dei ricercatori sorge nell’area di cantiere (il museo archeologico della Maddalena), mentre ieri Virano ha affermato che i ritrovamenti della Zerinzia (cioè la FARFALLA, non il LABORATORIO), sono avvenuti in un’area esterna al cantiere.

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