670MILA EURO PER L’ALLEANZA TRA GLI OSPEDALI DI SUSA E BRIANҪON: UN NUOVO PROGETTO SUI SERVIZI SANITARI IN VALSUSA E IN FRANCIA

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SUSA – L’Unione Europea ha finanziato un progetto Alcotra da 670mila euro per avviare una collaborazione tra gli ospedali di Briançon e Susa. L’obiettivo nei prossimi tre anni sarà quello di arrivare al servizio sanitario “congiunto”, con lo scambio di dati sanitari, referti e cartelle cliniche per essere a tutti gli effetti pazienti europei, abbattendo di fatto i confini e le difficoltà burocratiche per accedere ai servizi.  Il tutto servirà alla “creazione di una rete sanitaria condivisa che faciliti il percorso dei pazienti con il riconoscimento bilaterale reciproco e l’accesso all’assistenza sanitaria e ai diritti dei pazienti in un quadro giuridico riconosciuto”.

L’INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Per arrivare a questo risultato, il progetto Alcotra prevede la formazione del personale sanitario dei due ospedali, organizzando scambi e stage, oltre a vari corsi di preparazione medica e ovviamente linguistici, per abituarsi ad accogliere senza problemi i pazienti dalle reciproche nazioni.  Il presidio sanitario francese sarà totalmente fruibile dai pazienti italiani, così come Susa potrà accogliere senza problemi i francesi. Il tutto partirà da una ricerca sui servizi “di punta” e d’eccellenza che i due ospedali possono offrire alle popolazioni interessate (Val Susa e Briançonnais). Per Susa si potrà partire da cardiologia e ortopedia, mentre Briançon potrà avere un ruolo per la posizione di vicinanza strategica con i paesi delle Montagne Olimpiche e dello sci. Tra i vari servizi l’ospedale francese è dotato anche di un ottimo punto nascite, dove già da anni parecchie donne valsusine scelgono di partorire.

Dei 672.000 euro,  430mila sono destinati all’Asl TO3/Regione Piemonte e 242 mila all’ospedale di Briançon. “L’intesa tra la direzione dell’ospedale di Briançon e la direzione generale dell’Asl TO3 permette di porre le basi per identificare nuovi percorsi sanitari transfrontalieri nel quadro della direttiva 24/UE/2011 rispettando i principi di equità e reciprocità – spiegano dall’Asl – l’effettiva  frequenza con cui avviene lo scambio di pazienti, sebbene permesso dalla Normativa Europea, non è stata finora mai considerata in un modello organizzativo condiviso tra le parti e finalizzato a definire percorsi di cura unici e migliorativi della presa in carico  nel rispetto della programmazione sanitaria dei reciproci contesti nazionali e regionali”.

Il contesto nel quale si svilupperà il progetto comprende da una parte tutti i servizi ospedalieri e territoriali dell’ASL TO3, con particolare riferimento ai distretti montani ed agli Ospedali di Rivoli e Susa, e dall’altra l’ospedale di Briancon, con l’ampia area di riferimento circostante (Gap, Embrun e Aiguilles). Come previsto nel progetto europeo, i cittadini dei due territori avranno informazioni (in modo bilingue) chiare e precise sulle modalità di accesso alle cure transfrontaliere e sui processi organizzativi delle reciproche strutture sanitarie  che puntano a consolidare e sviluppare scambi effettivi di operatori e professionisti, con percorsi di formazione ed aggiornamento, facendo sì che le rispettive reti di servizi e di percorsi assistenziali cooperino attivamente e costantemente fra loro  integrandosi a vicenda.

Una commissione mista assicurerà la governance e la gestione amministrativa del progetto, nonché il corretto e trasparente utilizzo dei fondi disponibili, il tutto all’interno di un cronoprogramma di iniziative che si svilupperà da oggi a settembre 2019: si partirà da uno studio di fattibilità per identificare le offerte di prestazioni sanitarie e le rispettive modalità di accesso, in una logica di reciproco riconoscimento, a partire dalla definizione dei bisogni di salute del territorio.

“Oggi a Briançon è stato presentato ProSantè – commenta l’assessore regionale Antonio Saitta – il progetto di cooperazione transfrontaliera  fra il centro ospedaliero di Briançon, Asl TO3 e Regione Piemonte approvato e finanziato dall’Unione Europea con 672.000 euro. Si tratta di arrivare finalmente nel concreto – dopo anni di parole – a creare una rete sanitaria condivisa che faciliti il percorso dei pazienti con il riconoscimento bilaterale reciproco e l’accesso all’assistenza sanitaria e ai diritti dei pazienti in un quadro giuridico riconosciuto. I territori del Briançonnais e delle Valli di Susa e Sangone presentano molte similitudini sia nelle caratteristiche delle popolazioni, sia nella lontananza dalle aree metropolitane: con questo progetto lavoriamo per evitare il rischio del divario nelle opportunità di accesso alle cure e alla fruizione dei servizi rispetto alle aree urbane”.

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