A GIAVENO UNA NUOVA PANCHINA ROSSA “CON GIULIA”, CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

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GIAVENO – Sabato 10 maggio alle ore 16.30, nel giardinetto tra via Paisas e via San Francesco d’Assisi a Giaveno, sarà inaugurata la nuova panchina Rosso Indelebile “con Giulia”. Un progetto a cura di Rosalba Castelli, direttrice artistica di Rosso Indelebile e presidente di Artemixia. Una panchina realizzata e dipinta con gli studenti della classe 2E Operatore Elettrico della Casa di Carità Arti e Mestieri di Giaveno: Kevin, Giulio, Federico, Tiziano, Edoardo, con il supporto della docente Cristina Bacino. Questa panchina è nata con Giulia. “Giulia era un’amica, un’alleata, una sorella, una sostenitrice delle progettualità di Artemixia, di cui ha accompagnato i passi sin dall’inizio del suo percorso. È stato proprio durante il lavoro iniziale di ideazione del progetto della panchina, che Giulia ci ha lasciato all’improvviso – spiegano i promotori del progetto – Non le è stata dedicata una panchina, ma costruita insieme a lei, ispirata dal suo esempio, attraversata dalla sua voce, dalla sua forza, dalla sua visione. Una compagna di strada, presente e viva”.
Giulia era anche una fan di Fiorella Mannoia, e proprio da due brani della cantautrice italiana – Mariposa e Combattente – sono arrivate le principali ispirazioni per il progetto. La prima canzone richiama le sorelle Mirabal, le tre attiviste dominicane dette las Mariposas uccise il 25 novembre 1960 perché si opposero alla dittatura di Trujillo. La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è stata scelta
dall’Onu il 25 novembre proprio per l’esempio della forza delle tre sorelle. Le farfalle – mariposa – dipinte sulla panchina sono un omaggio alla loro resistenza, insieme alla scritta: UNA NESSUNA CENTOMILA (che è anche il nome della fondazione dedicata alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne).
Il brano “Combattente” è stato scelto perché ci ricorda la figura di Giulia e, affinché sia da ispirazione per le azioni di ogni persona, dal testo è tratta la frase presente sulla seduta: “Chi lotta per qualcosa non sarà mai persə”. “L’uso della schwa è una scelta consapevole: parlare a tuttɜ, senza escludere nessunə” dicono i promotori.
Il progetto ha avuto inizio da una mattina di dialogo e ascolto: Castelli si è seduta su quella panchina con ciascuno di loro a parlare di rispetto, affettività, relazioni, responsabilità. Da lì è nato un processo creativo che ha messo in gioco emozioni, riflessioni e mani operose. Insieme hanno trasformato assi di legno in un simbolo potente, che parla a chi si siede e a chi osserva.
“Una panchina rossa può essere un varco, una ferita visibile, un luogo dove sostare per farsi domande. Ma può anche diventare una promessa collettiva, una nuova possibilità. Se poi la panchina è realizzata con Giulia, allora certamente essa diventerà un abbraccio” dichiara Rosalba Castelli. Anche le istituzioni locali hanno sottolineato il valore dell’iniziativa. “La Panchina Rosso Indelebile realizzata dai ragazzi di Casa di Carità, attraverso il suo profondo significato si pone come un monito silenzioso, ma potente contro ogni forma di violenza di genere” dichiara Antonella Grossi, assessore alle Pari Opportunità di Giaveno. “La violenza di genere rappresenta una grave violazione dei diritti umani fondamentali” sottolinea Rossana Schillaci, consigliera della Città Metropolitana di Torino. Anche il sindaco di Giaveno Stefano Olocco esprime il suo gradimento: “Con l’inaugurazione della Panchina Rosso Indelebile il nostro territorio ha una panchina in più per dire basta alla violenza sulle donne. Attraverso una panchina rossa possiamo sollecitare le persone ad avere una maggiore consapevolezza e a praticare prevenzione e sensibilizzazione contro la violenza di genere e il femminicidio. Questa volta abbiamo voluto una panchina rossa in una borgata, alla Sala, che si unisce a quelle già presenti, una nel Parco Comunale Maria Teresa Marchini e ad un vicino alla Chiesa dei Batù realizzata dall’associazione Sole Donna”.

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