
di LISA BEGNIS
SUSA – Sabato 8 marzo. Alla veglia per Mara Favro, si sono presentate molte persone: chi la conosceva di persona, chi attraverso i social.
La veglia è partita da casa di Mara con un grande striscione e un palloncino a cuore, con tante firme e parole per lei.
La fiaccolata ha percorso via Roma sino a Piazza del Sole, dove è stato lasciato volare nell’alto del cielo il palloncino a cuore.
Alcuni amici di Mara hanno condiviso parole preziose in memoria di lei, del suo grande sorriso, della sua gentilezza verso tutti.
Si è parlato di diritti delle donne, di femminicidio, di giustizia.
C’è stato un momento di critica, con alcuni partecipanti delusi per il fatto che il Comune di Susa fosse assente, delle istituzioni che non si sono presentate, nonostante la notizia della veglia fosse stata pubblicata ovunque.
Le forze dell’ordine erano presenti: un ringraziamento speciale al comando dei Carabinieri di Susa.
CIAO MARA ❤️



Di natura nell’animo umano c’è qualcosa che cerca di esorcizzare la morte
Poi Gesù è venuto a spiegarci come stanno le cose, offrendoci una via d’eternità
Ma la maggioranza delle persone più che a Gesù, preferisce affidarsi ai palloncini
ma come stai messo???
QUANTE CANNE TI SEI FATTO ???
Buongiorno, premetto che mi sforzo, nel mio piccolo e nel mio essere imperfetta, di amare Dio con tutto il cuore, l’anima e la mente e il prossimo come me stessa, i due principali comandamenti insegnati proprio da Gesù…Inoltre credo fermamente in quello che Gesù insegna nel vangelo di Giovanni 5:28,29 e quindi Mara e milioni di altri morti verranno risuscitati dopo che Dio avrà portato il suo giudizio e ripristinato il Paradiso, ma fino ad allora purtroppo tutti soffriamo quando muore un nostro caro, soprattutto se sofferente di malattie gravi o in maniera efferata per mano di malvagi come accaduto alla povera Mara. Non credo che chi ha lanciato il palloncino volesse mancare di rispetto a Gesù, non era una manifestazione religiosa penso, bensì contro la violenza sulle donne che viene perpetrata quotidianamente. E il lancio del palloncino penso fosse un gesto di affetto verso chi non c’è più e invece dovrebbe esserci se al mondo non ci fossero persone di una cattiveria e depravazione aberrante.
Senza mancare di rispetto a nessuno, ognuno è libero di cercare conforto o prospettive in chi o cosa vuole: chi in Gesù e chi nei palloncini
Sta messo molto male …
Se l’è segnato?
Uomo avvisato!