ACQUA INQUINATA DA PFAS: LA VALSUSA CHIEDE AIUTO A GOVERNO E REGIONE

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VALSUSA – La Giunta dell’Unione Montana Valle Susa ha approvato all’unanimità una delibera per sollecitare un intervento concreto da parte del Governo e della Regione Piemonte sulla questione della contaminazione da composti PFAS nelle acque della valle. Si tratta di un atto con cui l’Ente ribadisce la necessità di affrontare il problema con misure strutturali, sia sul piano del monitoraggio e della ricerca che su quello della regolamentazione e della prevenzione. Negli ultimi mesi, grazie alle analisi condotte dagli enti competenti e a studi indipendenti, è emerso che la presenza di PFAS riguarda anche aree montane non urbanizzate, sollevando interrogativi sulla diffusione di queste sostanze altamente persistenti nell’ambiente. Per questa ragione, l’Unione Montana Valle Susa ha già promosso la costituzione di un tavolo tecnico con ARPA, ASL TO3, SMAT, ATO3 Torinese e CNR-IRSA, con l’obiettivo di raccogliere dati attendibili, approfondire le cause e individuare possibili soluzioni. Tuttavia, la portata del problema rende necessario un intervento su più livelli istituzionali.

Con la delibera approvata, l’Unione Montana Valle Susa chiede al Governo:
– O di avviare un percorso normativo per la progressiva eliminazione dei PFAS dai processi produttivi industriali
– O maggiori investimenti nella ricerca scientifica, per individuare alternative meno impattanti per l’ambiente e la salute.
– O l’adozione di protocolli ambientali più stringenti, con controlli regolari e un sistema sanzionatorio efficace per le industrie che ancora utilizzano PFAS.

A livello regionale, invece, viene richiesto:
– O l’incremento delle risorse per il monitoraggio e il campionamento delle acque, al fine di ottenere un quadro dettagliato della situazione.
– O un maggiore coinvolgimento degli enti territoriali competenti, come ARPA e ASL, per approfondire le fonti di contaminazione e pianificare interventi di mitigazione.

“La presenza di PFAS nelle acque della Valle di Susa è una questione che richiede attenzione e risposte tempestive”, dichiara Pacifico Banchieri, Presidente dell’Unione Montana Valle Susa. “Abbiamo già attivato un confronto con gli enti preposti, ma è fondamentale che anche Governo e Regione facciano la loro parte per garantire controlli rigorosi e misure di prevenzione efficaci. La tutela della salute pubblica e dell’ambiente deve essere una priorità assoluta.” Con questa iniziativa, l’Unione Montana Valle Susa rafforza il proprio impegno per la sicurezza ambientale, continuando a lavorare affinché il tema della contaminazione da PFAS resti una priorità nell’agenda politica regionale e nazionale.

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10 COMMENTI

  1. Durante le chiacchiere, e poi ancora chiacchiere, e tante chiacchiere che facciamo? Noi beviamo litri e litri di plastica liquida?
    Non sarà meglio che l’azienda distributrice agisce urgentemente con filtri adeguati anzichè aspettare le risposte che non arriveranno prima del 2050?

  2. Il comune di Torino leggo e ora azionista di riferimento di Iren. Iren è una delle tre piu importanti società nel settore acquedottistico in Italia. Incrociati per lavoro so che hanno un importante area ingegneristica. La conclusione e semplice perché non si chiede a Iren di fornire il sapere e una consulenza sul da farsi. Il problema sembra troppo importante per una realtá come SMAT.

  3. SMAT società pubblica gestita di fatto dal comune di Torino. Per gestire il settore idrico integrato nel 2024 servono manager, tecnologie e capacita economiche . Come fa la SMAT?

  4. Tempo perso. Deputati, senatori e politici di medio-alto rango investono i loro risparmi di famiglia nelle langhe ,nel monferrato e nel roero, nella zona dei grandi laghi o in collina a Torino. Mai sentito di una villa d’ epoca, di un casale o un agriturismo di loro proprietà in Val Susa ? Ma nemmeno nella verde collina di Almese , dei laghi di Avigliana o nell’ ex perla delle Alpi Bardonecchia.
    Quindi che qui si muoia per polveri di cantieri o acqua mortifera non glie ne frega niente. Salvo poi partecipare alle commemorazioni delle morti ingiuste e far finta di piangere asciugandosi le lacrime da coccodrillo con la fascia tricolore.

  5. “PFAS” La nuova marca di acqua della Val Susa, ottima per le diete, elisir di lunga vita per i nostri figli, anziani e bambini.
    Cosa facciamo, dobbiamo preoccuparci?
    Il mio pagamento delle bollette è regolare, e l’acqua ?

  6. Penso tutti quanti abbiamo capito che i filtri in materiale plastico come i tubi , contenitori non sono affidabili perché rilasciano sostanze….ora torniamo a quei filtri naturali , carboni attivi ,sedimenti rocciosi (sabbia) terre rare? perché miracolose? Comunque trovare dei filtri da porre in luogo alle saracinesche di intercettazione della rete ,analizzare le stesse per trovare i livelli di concentrazione, possibile che noi Italiani con i Romani hanno inventato gli acquedotti non sappiamo o non vogliamo risolvere il problema…

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