AD AVIGLIANA IL COLLEGAMENTO TRENO+BUS PER LA SACRA DI SAN MICHELE

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La Sacra di San Michele e la stazione ferroviaria di Avigliana

TORINO – Ritorna anche quest’anno il collegamento treno+bus per raggiungere la Sacra di San Michele alle porte di Torino. Il servizio sarà attivo tutti i fine settimana e i giorni festivi fino al 29 ottobre. Una soluzione integrata, che grazie alla collaborazione tra Trenitalia (Gruppo FS) e Cavourese, società del Gruppo Autoguidovie operante sul territorio piemontese, favorisce la mobilità integrata e la sostenibilità ambientale, supportando il turismo locale e di prossimità.

Fino al 29 ottobre, il servizio combinato treno + bus di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) e Cavourese consente di raggiungere in tutta comodità il monumento simbolo della regione Piemonte. Dalla stazione di Torino Porta Nuova è facile e veloce salire a bordo di uno dei treni della linea SFM 3 con direzione Avigliana dove dal piazzale della stazione partono fino a dieci autobus dedicati.  È possibile acquistare in un’unica soluzione, il viaggio treno+bus digitando come stazione di origine o destinazione “Sacra San Michele” sui sistemi di vendita Trenitalia di tutta Italia. A chi presenta il biglietto combinato alla cassa, l’ingresso all’abbazia verrà scontato del 25%. Qui il dettaglio dell’offerta degli autobus in funzione dell’apertura dell’abbazia:

 

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4 COMMENTI

  1. “sostenibilità ambientale e turismo locale e di prossimità” leggo.
    Peccato che se si accede al sito di trenitalia e si clicca Sacra di san michele il lunedì, il martedì, il mercoledì , il giovedì e il venerdì non compare NESSUNA stazione ferroviaria di riferimento.
    Le stazioni ferroviarie di Sant’ Ambrogio e Chiusa San Michele praticamente non vengono segnalate ( in aggiunta ai sentieri pedonali ). Quindi i turisti non hanno nessuna informazione utile per evitare la macchina 5 giorni su 7.
    Quindi il turismo locale e di prossimità di cui si parla in realtà riguarda SOLO ed esclusivamente Avigliana. Inoltre lo sconto di ingresso all’ abbazia non viene concesso se si presenta il biglietto del treno in discesa a Sant’ Ambrogio o Chiusa!! Dietro alle parole “sostenibilità ambientale e turismo di prossimità” si nasconde una ingiustizia bella e buona o l’ incapacità degli amministratori dei 2 comuni a far valere i propri diritti territoriali in difesa degli interessi dei propri cittadini oppure accordi politici “segreti ” che prevedono l’ accondiscendenza in cambio di qualche altra concessione che non è dato sapere. Per salire sulla torre di Pisa sono i cittadini residenti a Pisa che hanno lo sconto NON quelli di Livorno !!! E così funziona in tutta Italia . Tranne che nell’ isola “infelice” di Sant’ Ambrogio di Torino.

  2. Provando un tale risentimento verso le iniziative promozionali e di accoglienza della Sacra, Sant’Ambrogio potrebbe replicare con la costruzione di una grande moschea, con tanto di accesso ferroviario incorporato, in una delle sue cave abbandonate.

    • 1) Non è risentimento ma osservazione dei fatti che sono ingiusti e irrispettosi della tanto declamata “condivisione” . I flussi turistici portano soldi che non piacciono solo agli aviglianesi o a chi li difende.
      2) Se moschea deve essere non vedo perchè debba essere collocata in un’ area degradata e triste. Lei la sposterebbe la sua villetta in una delle cave abbandonate ?
      3) forse una moschea “piccola” a Sant’ Ambrogio c’ è già all’ insaputa dei molti.

  3. Gent.mo Galliano,
    allarghi le Sue vedute.
    Ho scritto “una grande moschea” non a caso perché grande anche per magnificenza oltre che per dimensioni, ben superiori a quelle di ciascuno dei siti di cava citati. Ha presente la moschea di Istambul, già Santa Sofia cristiana.
    Il riuso di aree degradate è il presupposto per ridurre o cessare del tutto il consumo di suolo, sicuramente senza intristire nessuno.
    Le proporrei come recentissimo esempio ToDream, il nuovo colossale centro commerciale di Corso Romania dove c’era lo stabilimento Michelin, deprecabile come politica commerciale ma ammirevole come intervento immobiliare.
    Resta inteso che la moschea sia un paradosso mentre il degrado della cave, che ferisce anche la veduta panoramica della Sacra, continua ad essere una realtà (di Sant’Ambrogio).

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