AL MERCATO DI SUSA LA RACCOLTA FIRME CONTRO IL RIARMO EUROPEO

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SUSA – Martedì 10 giugno ha preso il via la raccolta firme del partito Democrazia Sovrana e Popolare (guidato da Marco Rizzo) contro il riarmo europeo e il collasso della Sanità pubblica. Al mercato di Susa, nei pressi dell’Ufficio del Turismo, ha avuto luogo il primo banchetto per la raccolta firme, che continuerà per i prossimi 3 martedì. L’iniziativa si inserisce in una campagna politica che punta a sollecitare la Regione Piemonte – Giunta e Consiglio – ad attivarsi presso il governo nazionale e le istituzioni europee affinché gli 800 miliardi di euro destinati dall’Unione Europea al riarmo vengano dirottati sulla Sanità pubblica, sempre più allo stremo. All’iniziativa hanno partecipato anche il consigliere comunale di Meana di Susa Fabio Lioy, e Renzo Rabellino, consigliere comunale di Chianocco. “In un momento in cui il Piemonte è alle prese con una gravissima crisi del sistema sanitario, dovuta alla carenza di medici, infermieri e alla presenza di liste d’attesa interminabili, appare inaccettabile che l’Unione Europea concentri risorse colossali nel settore militare” dicono Lioy e Rabellino. “Invece di lavorare alla ricostruzione diplomatica e alla pace, le istituzioni europee proseguono una folle corsa al riarmo. I nostri nemici non sono a Mosca, ma a Bruxelles. Mentre la propaganda guerrafondaia si intensifica, i cittadini europei vengono privati dei servizi essenziali e del controllo democratico. La Commissione Europea, non eletta da nessun cittadino, concentra in sé potere legislativo ed esecutivo, calpestando i principi fondamentali della separazione dei poteri e della sovranità popolare. E ora, nella delicata fase storica in cui un semplice incidente può far precipitare il mondo verso una terza guerra mondiale, l’UE nomina una russofoba come Kaja Kallas alla guida della diplomazia europea, mentre personaggi grotteschi come Hadja Lahbib (commissario europeo per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi) parlano di kit di sopravvivenza e giochi di carte come se la guerra fosse un campeggio. Democrazia Sovrana e Popolare lancia dunque un grido di allarme e un invito alla mobilitazione: è tempo di riprendere in mano il futuro, fermare il riarmo e difendere la Sanità pubblica”.

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