ALMESE, NUOVA VARIANTE AL PIANO REGOLATORE: USO AGRICOLO DEI SUOLI LIBERI E RECUPERO DEGLI EDIFICI

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riceviamo dall’UFFICIO STAMPA COMUNE DI ALMESE

ALMESE – Venerdì 28 aprile è stata approvato in consiglio comunale il bilancio consuntivo 2016. Un anno positivo dove sono stati realizzati gli investimenti progettati, cercando di ottimizzare le risorse esistenti.
Inoltre è stata approvata la variante parziale n. 18 al PRGC di Almese per l’adozione del progetto preliminare per tutela paesaggistica, conservazione dei beni storici e salvaguardia delle aree agricole di alta capacità produttiva.

La variante parziale si pone alcuni obiettivi in linea con il programma dell’amministrazione comunale. In particolare, in estrema sintesi:
– tutela paesaggistica e del suolo;
– conservazione dei beni storici;
– conservazione dei nuclei minori di versante;
– salvaguardia delle aree agricole di alta capacità produttiva.

Tra le questioni più importanti affrontate in questa variante vi è senza dubbio la scelta di ottimizzare la gestione urbanistica dell’area di località Casermette, conferendone e migliorandone l’assetto già attualmente agricolo-artigianale-abitativo, attraverso la consultazione con i proprietari. L’area artigianale di località Casermette manterrà le destinazioni d’uso artigianali attualmente in essere. È stato quindi garantito l’uso agricolo dei suoli liberi e ciò ha permesso di avviare un’attività orticola su di essi e si è consentito alle attività operanti di proseguire e programmare il proprio futuro, favorendo anche l’insediamento di altre attività compatibili con la vocazione abitativa.

Verranno introdotte delle linee di indirizzo per favorire il recupero funzionale degli edifici, puntando al sostegno di attività innovative legate alla produzione e alla vendita di servizi (artigianato di servizio e innovativo). Dal punto di vista della salvaguardia delle identità locali, la variante interviene sull’art. 31 delle norme di attuazione del piano indirizzato alle zone Eb.

L’obiettivo è limitare fortemente la possibilità di demolire e ricostruire in luoghi diversi (spesso con forme arbitrarie) i vecchi manufatti agricoli delle borgate storiche di versante. La misura prevista per queste zone è volta a fermare queste azioni di decontestualizzazione e trasfigurazione dell’edilizia minore agricola e avviare uno studio serio sui valori ancora esistenti in questi luoghi e la definizione di una disciplina puntuale per il loro recupero o la loro ristrutturazione o, semmai, la loro demolizione laddove non ci sia più nulla da salvare. Non ultimo, la Variante opera una completa ricognizione del quadro vincolistico presente sul territorio, sia locale che sovraordinato e riporta per la prima volta una Tavola dei vincoli in cui sono cartografati gli usi civici, le aree percorse da incendi e la completa perimetrazione del sistema delle tutele che opera sull’area della Villa Romana, in piena coerenza con i contenuti del Piano Paesaggistico della Regione Piemonte in regime di salvaguardia ed in procinto di essere approvato. La Variante Parziale ha già completato la prima fase del suo iter istruttorio con la verifica di assoggettabilità alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica), che ha escluso la necessità di sottoporre lo strumento urbanistico a ulteriori approfondimenti ritenendo le misure contenute già compatibili con gli obiettivi di sostenibilità ambientale della pianificazione e della programmazione sovraordinata.

“È un atto importantissimo per il nostro territorio – commenta il sindaco, Ombretta Bertolo – con questa variante al PRGC introduciamo dei principi fondamentali che ci eravamo posti nel nostro programma di mandato. Con questo strumento urbanistico ci si propone di salvaguardare il suolo non ancora edificato, utilizzando invece quello già compromesso. L’ultima variante generale, presentata dalla precedente amministrazione,  il cui iter è stato bloccato, prevedeva un aumento delle aree edificabili pari a 18.200 mq (senza considerare Casermette), non si riducevano le aree edificabili, ma si riducevano complessivamente le cubature edificabili eliminando quelle sulle aree già costruite. Un principio, questo, che è l’esatto opposto della riduzione del consumo di suolo già compromesso. Dobbiamo dare linee guida chiare e certe per la salvaguardia del territorio. Con questa variante, facciamo un passo importante proprio in questa direzione. Il PRGC oggi vigente nasce negli anni novanta da un contesto profondamente diverso da quello attuale e non risponde alle attuali esigenze di pianificazione del territorio. Dobbiamo iniziare a introdurre delle norme che siano adatte al contesto socio-economico di oggi. Ecco che allora dobbiamo privilegiare il recupero, la riqualificazione, la tutela del verde, il sostegno ad attività produttive innovative e rispettose del territorio in cui operano. Purtroppo vediamo con i nostri occhi scellerate ristrutturazioni in centro storico e sciagurate demolizioni e ricostruzioni nelle borgate. Da giugno daremo il via a incontri con i cittadini per illustrare l’attuale situazione del territorio da un punto di vista urbanistico. È importante avere una fotografia chiara dell’esistente per poter pensare al meglio le scelte da fare per il futuro. Poi per un anno, una volta la settimana, i progettisti che hanno seguito questa variante saranno a disposizione dei cittadini per raccogliere segnalazioni, suggerimenti, necessità in tema urbanistico. Passi importanti di ascolto per una pianificazione del territorio omogenea successiva. Infine esprimo il mio rammarico sul voto contrario del consigliere della lista Aria Nuova, in quanto in contrasto con quanto dichiarato in campagna elettorale e senza una dichiarazione di voto che motivasse tale scelta”.

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