di LAURA BELLANDO
ALMESE – Domenica 23 febbraio alle ore 9:15, presso lo Studio AncaYoga, di Via Rivera 114 ad Almese, si è svolta una mattinata speciale: Yin Yoga e Degustazione di Tè, in compagnia della maestra Yoga, Anca Basuc e della tea sommelier, Marta Lavezzo. Yin Yoga è una pratica dolce e profonda per sciogliere tensioni e rilassare corpo e mente, e si contrappone e complementa agli stili di yoga più dinamici (Yang). Rappresenta l’arte della quiete negli Asana, posizioni che si assumono con i movimenti del corpo. E’ una pratica semplice, dal ritmo lento, che agisce sul tessuto connettivo profondo del corpo. Aiuta a migliorare la capacità di movimento delle articolazioni, a stimolare il flusso energetico dei meridiani (Nadi) e degli organi, a calmare le emozioni e a preparare il corpo e la mente per stati profondi di meditazione. Nella piacevole e rilassante seduta proposta, ai partecipanti, dalla maestra Yoga, Anca, la pratica di Yin Yoga si è incentrata sul tema radicarsi e fluire. Piano piano si avvicina la primavera e siamo in un momento di transizione, sì è scelto di lavorare sui meridiani del fegato e della cistifellea, attraverso Asana che li stimolano e che secondo la medicina tradizionale cinese sono associati all’elemento legno che rappresenta crescita, movimento e stabilità. Obiettivo sciogliere le tensioni nelle anche, nella fascia laterale del corpo e nella parte bassa della schiena, per creare spazio al rinnovamento. Si sono visitate le posizioni di Yin Yoga base, partendo dall’Asana Sukhasana, a gambe incrociate, per centrarsi e esprimere l’intenzione per la pratica, concentrandosi sul respiro. Si è passati all’asana della Sfinge, per sentire il contatto con la terra, la posizione permette di lavorare sui meridiani della vescica e dei reni; alla Sfinge modificata con una mano appoggiata sull’altra e fronte a contatto con il dorso delle mani, completamente sdraiati proni a terra per sentire il completo abbandono verso il basso e il contatto con la terra; alla Pigeon pose o Sleeping Swan, le posizioni del piccione o cigno che dorme, per lavorare sui meridiani del rene, della vescica, del fegato, e della cistifellea, con l’apertura delle anche, per liberare le tensioni accumulate. A seguire: Baddha Konasana, posizione della farfalla che stimola i meridiani del fegato e della vescica, lavorando sull’apertura delle anche; Bananasana per allungare la fascia laterale del corpo e lavorare sui meridiani del fegato e della cistifellea; Snail pose, posizione della lumaca, ottenuta con l’inversione della colonna vertebrale, che lavora sui meridiani della vescica, per sbloccare la colonna, rinfrescando la mente e il Bambino felice, Ananda Balasana, che lavora sul meridiano del fegato, per aprire le anche, e decomprimere la zona lombare. L’intenso momento si è concluso con un rilassamento in Shavasana, posizione del cadavere, sdraiati supino, guidato dalla cullante voce di Anca, che ha fatto vibrare i presenti, come bambù al vento, in un fresco venticello di primavera, ai margini di un immaginario ruscello. Al risveglio una originale degustazione di tè, a tema Cina con Marta Lavezzo, tea sommelier, per scoprire aromi e tradizioni di questa antica bevanda. La tea sommelier ha narrato, ai presenti, la storia del tè attraverso il susseguirsi delle dinastie cinesi, con accenni a simpatici aneddoti e leggende che girano intorno alla pianta della camellia. Una leggenda racconta che, nel 2737 a.c., l’imperatore Chen Nung, ordinò alla servitù di bollire l’acqua delle cucine e si sedette sotto un albero per controllare l’operazione: una foglia scese dall’albero e cadde nell’acqua calda. L’imperatore trovò ottimo ed euforizzante quello che fu il primo tè della storia. A seguire una degustazione di 5 qualità di tè: Pai Mu Tan Bio, tè bianco; Tie Guan Yin Bio, tè wulong; Tarry Lapsang Souchong Bio, tè nero affumicato; Pu Erh Shu, tè nero naturale e Yunnan Green Bio, tè verde; preparati sul momento, da mani esperte, secondo i precisi canoni di temperatura, tempi di infusione e di ritualità, serviti in tazzine di vetro per poterne apprezzare le qualità cromatiche. Il risveglio dei sensi per descrivere e condividere le caratteristiche della bevanda più conosciuta e consumata al mondo, semplice e salutare, poi, un respiro, un sorriso e un ringraziamento per una coccola concessa, in un momento di benessere e consapevolezza.