APERTURA DELLE PISTE DI SCI, BARDONECCHIA CI CREDE: AZIONATI I CANNONI PER LA NEVE ARTIFICIALE

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BARDONECCHIA – In attesa delle decisioni ufficiali da parte del governo sulla data di apertura degli impianti di risalita e delle piste di sci, la Perla delle Alpi ci crede. Da questa notte, grazie alle temperature che preannunciano l’inverno, la Colomion spa ha azionato i cannoni sparaneve. Come dimostrano le fotografie pubblicate da Bardonecchia Ski, nelle numerose piste da sci del comprensorio si è cominciato ad imbiancare le piste, mettendo in preventivo che il mese di dicembre potrà essere quello giusto per ripartire. Incrociamo le dita.

 

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19 COMMENTI

  1. Non vi preoccupate, veniamo tutti a sciare con l’autocertificazione,e poi dopo la sciata tutti insieme andiamo al bar, aperitivo e cena fuori .
    Siete dei sognatori!

  2. Attivate i vostri maledetti per sparare più lontano il virus! Come afferma il Comitato Tecnico Scientifico e dicono tutti i virologi alla televisione l’inverno è la stagione più favorevole al Covid! La neve è tutta piena di virus e voi la schizzate ovunque per fare una strage. Anche dalla D’Urso hanno detti che lo sci è lo sport più pericoloso perché gli sciatori prendono il virus in punta alla pista e lo portano giù in fondo, vicino ai paesi. E poi con le seggiovie fanno su è giù tante volte al giorno e trasportano tantissimo coronavirus!

  3. Attivate i vostri maledetti cannon per sparare più lontano il virus! Come afferma il Comitato Tecnico Scientifico e dicono tutti i virologi alla televisione l’inverno è la stagione più favorevole al Covid! La neve è tutta piena di virus e voi la schizzate ovunque per fare una strage. Anche dalla D’Urso hanno detti che lo sci è lo sport più pericoloso perché gli sciatori prendono il virus in punta alla pista e lo portano giù in fondo, vicino ai paesi. E poi con le seggiovie fanno su è giù tante volte al giorno e trasportano tantissimo coronavirus!

  4. Che il signore di prima fosse mica un portasfiga patente di Galli?????? Io ci credo e spero di venire a darmi una sciata e bermi un bombardino ️⛷️⛷️⛷️⛷️⛷️

    • Fa piangere il cuore leggere di paesi e valli che ancora resistono sperando di poter lavorare nel periodo più importante dell’anno e confidando in un po’ di buon senso da parte del governo.. e poi sentire questa sera Conte dal caldo della sua poltrona romana uccidere in un colpo solo le speranze e l’economia di chi ancora si ostina a vivere e investire in montagna.. A voi gente di montagna va tutta la mia solidarietà..l’italia non vi merita proprio

  5. Gli impianti sciistici sono una importante fonte di reddito per le località montane, per le persone che vi lavorano. Spero possiate riaprirli, ovviamente con le dovute accortezze. Spero che gli utilizzatori adottino comportamenti responsabili in modo da non prestare il fianco a coloro che vorrebbero istituire il lockdown permanente. Preciso, infine, che io non sono uno sciatore.

    • Non penso che vi facciano lavorare, quest’anno purtroppo la stagione e compromessa dalla pandemia.
      Grande rispetto per chi lavora ne mondo del turismo,e della ristorazione che magari aspettano tutto l’anno che si apre la stagione.una apertura azzardata potrebbe significare una chiusura generalizzata a gennaio e febbraio pagata con gli interessi.

  6. Sei un untore maledetto, Alessandro! Vi ho già spiegato il pericolo dello sci legato alla pandemia! In più tu vuoi aggiungere il bombardino! Il caldo della bevanda crea l’ambiente ideale per il proliferare del virus. Si chiama così, perché dopo che l’hai bevuto, bombardi tutti gli altri col covid per almeno dieci anni!

  7. Speriamo che si possa ripartire…. in fondo lo sci è uno sport assolutamente individuale…basta contingentare le file per gli ski-lift e per le seggiovie

  8. Se organizzato e fatto con un po’ di buon senso (non affollando le cabinovie e mantenendo distanziamento alle code per gli skilift), secondo me lo sci è lo sport dove c’è meno rischio di contagio.
    Ovviamente il discorso cambia nelle attività doposci; se si affollano bar e locali vari, ovviamente i rischi sono molto elevati, anche in considerazione delle basse temperature che ovviamente non consentono grandi ricambi d’aria all’interno tenendo porte e finestre aperte e i locali non sono certamente attrezzati con impianti di ventilazione tali da garantire un ricambio d’aria sufficiente. Quindi tutto sta al buon senso gestori e dei clienti… e questo sinceramente mi preoccupa molto.

  9. Covidiota, sei un mito!! Mi fai morire di covid dalle risate!!”!!
    Signori dobbiamo anche ricordarci che intorno allo sci esiste un mondo parallelo che lavora e da lavoro a molti valligiani,
    Alberghi, ristoranti, birrerie, negozi, manutentori vari ecc…se si ferma questa piccola fabbrica nostrana la Valle prende un ulteriore
    declassamento.
    Il problema penso che sia all’ ingresso degli impianti di risalita e nei locali, ma basta usare un distanziamento mediante strutture semovibili, come fanno in Val d ‘Aosta, nei locali le solite regole di distanziamento sociale. Politici incapaci “perenni” non distruggere quel poco di economia montanara!!

  10. Non penso che vi facciano lavorare, quest’anno purtroppo la stagione e compromessa dalla pandemia.
    Grande rispetto per chi lavora ne mondo del turismo,e della ristorazione che magari aspettano tutto l’anno che si apre la stagione.una apertura azzardata potrebbe significare una chiusura generalizzata a gennaio e febbraio pagata con gli interessi.

  11. Fa piangere il cuore leggere di paesi e valli che ancora resistono sperando di poter lavorare nel periodo più importante dell’anno e confidando in un po’ di buon senso da parte del governo.. e poi sentire questa sera Conte dal caldo della sua poltrona romana uccidere in un colpo solo le speranze e l’economia di chi ancora si ostina a vivere e investire in montagna.. A voi gente di montagna va tutta la mia solidarietà..l’italia non vi merita proprio

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