AUTOSTRADA, PLANO E I SINDACI CONTRO L’AUMENTO DEI PEDAGGI: “NON È ACCETTABILE”

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di SANDRO PLANO

SUSA – All’inizio del 2019 la SITAF S.p.A. ha comunicato l’aumento dei pedaggi e degli abbonamenti per chi percorre l’Autostrada A32 tra Torino e Bardonecchia, autorizzato dalla Concedente ANAS e dal Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti. Aumento autorizzato solo per il 10% della Rete autostradale in Concessione e in particolare in due Valli che collegano l’Italia e la Francia: la Valle di Susa e la Valle d’Aosta. Senza entrare nel merito del Piano Finanziario della SITAF che risente probabilmente degli oneri derivanti dalla Costruzione della seconda canna del traforo del Frejus, gli Amministratori della valle di Susa temono, con fondate ragioni, che tale provvedimento si tradurrà in un aumento del traffico sulle strade statali e a un ulteriore aggravio di costi per i pendolari che si recano a Torino per studio o lavoro. I Cittadini della valle di Susa e i Turisti diretti in alta Valle pagheranno così parte dei costi previsti per i necessari e condivisibili lavori di incremento della sicurezza del Traforo del Frejus che interessano il traffico internazionale. La viabilità della Valle di Susa, sia sulle strade statali che sulla tratta autostradale ha vissuto periodi di totale disagio per i cantieri dell’Acquedotto di Valle di SMAT, i cantieri per la posa della nuova linea ad alta tensione in corrente continua tra Italia e Francia di TERNA, il cantiere della TELT per il tunnel geognostico della Maddalena. Questi problemi sono stati sopportati con grande spirito di tolleranza dai nostri Concittadini che hanno recepito le ragioni di pubblica utilità di alcune di queste opere. Però l’aumento delle tariffe a fronte di questi gravi disagi non risulta socialmente accettabile anche in considerazione del fatto che i bilanci di queste Società non presentano segni di sofferenza, anzi generano utili distribuiti a Soci pubblici e privati. Per le ragioni sopra esposte si chiede al Ministero delle Infrastrutture di riconsiderare gli aumenti per il traffico leggero e per gli abbonamenti ai pendolari. Si chiede inoltre di estendere la possibilità di usufruire di agevolazioni tariffarie e di questi abbonamenti anche per i non residenti che lavorano nella nostra Valle.

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7 COMMENTI

  1. Se le retribuzioni degli operai delle varie autostrade d’Italia aumentassero la meta degli aumenti dei pedaggi, tutti vorrebbero fare gli opera autostradali…

  2. E’ lo stesso no tav ,ex , o ancora capo di qualcosa all’interno della sitaf ? Per me , è tutta fuffa per dare addosso al governo.Chi lo autorizza a parlare a nome di TUTTI i sindaci della Valle ?,

  3. DOVREBBERO SEMPLICEMENTE ADOTTARE ABBONAMENTI PER RESIDENTE. MI SPIEGO UN RESIDENTE IN VALLE NORMALMENTE VA A TORINO UNA VOLTA ALLA SETTIMANA, PER SPESE, VISITE, ETC ETC., SI DOVREBBE PENSARE DI ADOTTARE UN ABBONAMENTO DI 8/10 CORSE, NELLO STESSO STILE DELL’ABBONAMENTO DEI PENDOLARI, CON COSTO MASSIMO DI 25,00 EURO. SONO SICURO CHE IN TANTI NE USUFRUIREBBERO. LO SO’ E LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA, MA PERCHE NON PENSARCI?

    • Non capisco perchè la gente debba sempre commentare senza sapere nulla dell’argomento. Ovviamente gli abbonamenti per residenti esistono già, sia per la bassa che per l’alta valle. Peccato che anch’essi siano soggetti ogni anno ad aumenti proporzionali agli aumenti dei pedaggi standard.

  4. A me sembra tutta una mossa politica…il ministro 5s critica le concessioni autostradali e la PD/A32 aumenta i pedaggi.
    Quando si dice “i casi della vita”…

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