AVIGLIANA E I VANDALI DEL PARCO GIOCHI, PARLA IL SINDACO: “LE TELECAMERE NON SONO LA SOLUZIONE MIGLIORE”

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di ANGELO FRANCO

AVIGLIANA – Quella di Halloween è stata una notte da dimenticare al parco di Viale Roma: evidentemente la ricorrenza più adatta per travestirsi da mostri e dar sfogo a chissà quale disagio sociale, o forse alla noia o perché no a qualche gratuito ed incomprensibile istinto distruttivo che può portare addirittura ad incendiare e distruggere un gioco destinato ai più piccoli. Un gruppo di vandali imbratta i muri di alcune abitazioni adiacenti al parco e da fuoco a un gioco per bambini, rendendolo inutilizzabile in una manciata di secondi. Tutto questo succede in centro ad Avigliana, proprio nei giorni in cui l’intera Valle piange lacrime di veleno per i gravissimi incendi che hanno messo in ginocchio soccorritori e cittadini, devastando gran parte dei nostri boschi e obbligando allo sfollamento di diversi centri abitati. Di cosa si tratta? Disagio giovanile? Noia? Voglia di ribellione?

Lo abbiamo domandato al sindaco di Avigliana, Andrea Archinà. “Questo episodio di vandalismo è più grave ed eclatante rispetto a quanto avvenuto in passato nella nostra città. Non escludo che possa trattarsi anche di un tentativo di emulare i tragici incendi delle settimane scorse. Ad ogni modo il Comune inizia a sentire l’esigenza di approfondire il problema soprattutto per quanto riguarda la fascia di età 14-18, perché al momento è davvero difficile per tutti intuire le reali motivazioni di un gesto simile. In questa direzione, il nostro lavoro sarà quello di andare ad individuare che tipo di azioni fare rivolgendosi ai ragazzi”.

Sindaco, che senso ha dare fuoco ad un gioco destinato ai bambini?

“Non ha alcun senso, con tutta probabilità chi ha causato il danno non si è neanche posto il problema di cosa stava andando a distruggere realmente e del disagio che avrebbe portato in primis agli utilizzatori della struttura, e poi anche alla città intera e al Comune, che dovrà sostituire lo scivolo con uno nuovo, affrontando delle spese che avrebbero potuto essere riservate ad altro (visto che lo scivolo, al momento della malfatta di Halloween, era funzionante).

Avete intenzione di implementare la video-sorveglianza sul territorio cittadino?

“Non si può recintare tutto e non si può mettere una telecamera ogni dieci metri, perché il raggio di azione dei vandali è ampio e soppiantare la città di dispositivi di sorveglianza che poi vengono messi in disuso dagli stessi teppisti, non è la soluzione migliore”.

Avete notizie sui presunti responsabili? Ci sono novità nelle ricerche?

“E’ stata aperta un’inchiesta contro ignoti, i Carabinieri sono al lavoro per individuare i responsabili ma non posso dirle altro”.

 

PARLANO DUE STUDENTESSE: “FORSE QUALCUNO HA ESAGERATO CON L’ALCOOL”

Seppure in assenza di dispositivi di video-sorveglianza puntati direttamente sul parco, si può percorrere la pista delle telecamere private installate agli ingressi di alcune abitazioni, e non è da sottovalutare la vicinanza della Banca che dista poche dozzine di metri dall’area colpita: i vandali, prima di arrivare al parco, potrebbero essere passati sotto i portici della Unicredit. Ma per concludere, abbiamo scambiato qualche parola con alcuni dei cittadini aviglianesi incontrati al parco di Viale Roma.

Ilaria e Stefania, entrambi nomi di fantasia poiché le studentesse 17enni all’istituto Galilei di Avigliana sono minorenni, alla domanda “Perché dare fuoco ad un gioco destinato ai bambini?”, rispondono con una risata di imbarazzo: “Non credo ci sia una motivazione particolare,” spiega Ilaria, “era una serata di festa, probabilmente qualcuno aveva esagerato con l’alcool”, aggiunge la compagna di studi.

Adesso, evidentemente, qualcuno dovrà pagare.

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4 COMMENTI

  1. Le telecamere non saranno la soluzione migliore né la soluzione a tutto ma, certamente, costituiscono un deterrente e, all’occasione uno strumento d’indagine. Sacrificare anche un minimo di sicurezza sull’altare di una delle più ipocrite (*) e inutili leggi dello stato italiano, quella sulla privacy, costituisce un squallido esercizio ideologico che favorisce bullismo, delinquenza e atti idioti come questo. Visto che è un percorso che richiede molti anni, sarebbe bene che si cominciasse da subito ad “educare” la gente, anche attraverso punizioni esemplari che dissuadano dal commettere altri atti vandalici e/o criminali.

    (*) ipocrite perché siamo spiati giorno e notte, sulle comunicazioni telefoniche, sui social network, sui conti bancari, nelle connessioni telematiche e poi ci si fa lo scrupolo delle telecamere di sicurezza….se non è ipocrisia questa!!

  2. Condivido l’analisi di Antonio , soprattutto per quello che riguarda la rieducazione, che dovrebbe passare anche attraverso un’adeguata punizione (ormai pressoché abolita).
    Per quanto concerne l’inevitabile considerazione :”adesso qualcuno dovrà pagare” , rispondo: Si, certo! : NOI!!!! Naturalmente intendo quelli che pagano le tasse!!

  3. Ho dimenticato di aggiungere che è speculare la risposta delle due studentesse alla domanda del giornalista. …
    Come se bere qualche bicchiere in più fosse la più naturale, scontata ed esaustiva giustificazione a qualunque tipo di bravata , più o meno grave e più o meno lesiva delle altrui persone e relativi diritti…..

    • Prima prendere a calci negli zebedei I genitori che li giustificano come ragazzate, poi calci negli zebedei a chi le combina e chi vuole fare il buonista, ultimo riparare e pagare il doppio del danno fatto.

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