AVIGLIANA E L’ANTENNA ILIAD: “IL COMUNE SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITÀ PER TROVARE UNA ZONA ALTERNATIVA”

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RICEVIAMO DAL COMITATO STATIO AVILIUS

AVIGLIANA – Il giorno 30/06/2021, si è svolto il Consiglio Comunale della Città di Avigliana. Prima dell’apertura della seduta, prevista per le ore 18, una rappresentanza del Comitato “Statio Avilius” ha presidiato pacificamente l’ingresso del Comune, per manifestare il proprio dissenso alla realizzazione di un’antenna per telecomunicazione alta 36 metri, in Borgata Malano, a ridosso del metanodotto di valle.

Il Comitato avrebbe desiderato partecipare al “question time” normalmente previsto nella prima mezz’ora della seduta, per porre alcune domande specifiche a Sindaco e Giunta Comunale, pur nella consapevolezza che il Consiglio, per ragioni di sicurezza Covid, non sarebbe ancora stato aperto al pubblico.

Il Sindaco, preso atto della richiesta dei cittadini e sentite le argomentazioni a loro sostegno portate dalla consigliera Callegari, avrebbe potuto autorizzare, con dovuto distanziamento e mascherina, l’ingresso di una sola persona in Sala Consiglio (data l’assenza dell’Assessore Arisio non sarebbe neppure variato il numero delle persone inizialmente previste) e consentire la lettura del documento preparato dal Comitato.

Al contrario, l’invito del Sindaco a “seguirlo e partecipare” rivolto a una piccola delegazione formata da tre persone del Comitato, apparentemente con lo scopo di “ascoltare i cittadini”, alla presenta dei soli Assessori, è stato in realtà una scorrettezza istituzionale e una leggerezza sul piano della sicurezza Covid.

Così facendo infatti ha:

• Escluso dall’ascolto e dal dibattito le Minoranze e una parte della sua stessa Maggioranza.
• Escluso dall’ascolto, sia pure in diretta streaming molto frammentata e disturbata, la restante parte dei cittadini presenti in piazza.
• Raccolto in una stanza più piccola le tre persone, rispetto a quanto sarebbe accaduto nell’ampia sala Consiglio, contraddicendo palesemente le motivazioni di sicurezza inizialmente addotte per escludere la presenza del pubblico.

In questa discussione condotta a porte chiuse è emerso che a parere dell’Amministrazione nulla compete al Comune, nella persona del Sindaco, in merito alla possibilità di bloccare definitivamente i lavori di installazione e anzi, è andato ben oltre le proprie competenze:

• Nessuna pratica di sospensione lavori, che spetterebbe al SUAP che ha rilasciato il PAU a seguito di conferenza asincrona dei servizi.

Il Sindaco però dimentica che è compito dell’Amministrazione Comunale gestire la pianificazione territoriale, redigendo appositi piani che, pur nel rispetto di normative regionali, nazionali ed europee, diventano espressione di precise scelte politiche e di indirizzo. Facciamo un esempio grossolano e paradossale: se nel PRGC di Avigliana fosse stata prevista dall’Amministrazione la possibilità di costruire palazzi di trenta piani nel centro storico, il SUAP potrebbe autorizzare la costruzione di un grattacielo in piazza Conte Rosso.

Ma è di tutta evidenza che non sarebbe “colpa” del SUAP, bensì di chi a monte ha definito il Piano Regolatore! Analogamente, se l’Amministrazione (o quelle che l’hanno preceduta e di cui questa è naturale continuazione) nel redigere un Piano comunale sull’elettromagnetismo non ha previsto la tutela di determinate aree residenziali e scolastiche, o di pregio agricolo, o di valore storico e paesaggistico, non è poi certamente colpa del SUAP se su quelle aree sono state autorizzate determinate installazioni. Non tutti sono così ingenui o distratti e certo, rimediare al guaio adesso può essere complicato.

Ma sarebbe certamente più facile se si cominciasse con una sana assunzione di responsabilità. Se si è in buona fede, basterebbe dire: “Accidenti, abbiamo fatto una sciocchezza. Come rimediamo?”.

Un tentativo di rimediare lo si coglie nell’aver affidato ad una Ditta specializzata la revisione del Piano sull’elettromagnetismo: se va rivisto, implicitamente si dice che quello di prima non è fatto bene. Se però la redazione di questo nuovo strumento durerà tre anni, non conviene forse bloccare tutto, sospendere tutte le autorizzazioni in atto e aspettare che il nuovo Piano diventi operativo, per impedire il Far West che certamente si aprirà, con il tentativo di tutti di approfittarne finché si può?

Inoltre il Sindaco ha comunicato che non c’è:

• Nessuna necessità del sopralluogo e benestare dei VVFF.
• Nessuna possibilità di mettere in relazione prescrizioni “contrastanti” fra SNAM ed altri
Enti.

Il Sindaco ha evidenziato che:

• Sono già state date alcune risposte al Comitato ed ha chiesto se il Comitato stesso sarebbe disponibile, a spese proprie, ad un ricorso al TAR (si evidenzia che il ricorso al TAR ha costi molto elevati).
• L’Amministrazione Comunale non può rischiare di perdere un ricorso, valutato in percentuale di riuscita dallo studio legale.

Il Comitato ha a sua volta ribadito che la valutazione dei VVFF di compatibilità fra impianto TLC e metanodotto, è indispensabile per la sicurezza degli abitanti in questo caso più unico che raro: l’antenna infatti potrebbe facilitare, come grande parafulmine, scariche elettriche a terra, a ridosso di una importante condotta di gas ad alta pressione, con rischi gravissimi per l’intera area.

Il Comitato, pertanto, ha nuovamente e con forza chiesto a Sindaco ed Amministrazione tutta di agire secondo il principio di precauzione come da norme di Legge. Successivamente i rappresentanti del Comitato si sono congedati, chiedendo la delocalizzazione delle antenne di Borgata Malano (in progetto) e di via Mompellato (già installata).

Ha fatto seguito il Consiglio Comunale, seguito in diretta web dal Comitato. In questo ambito il Sindaco Andrea Archinà ha dato lettura all’interrogazione che “Statio Avilius” intendeva presentare nel question time, ribadendo che il parere ultimo è stato dato dal SUAP, che è stata incaricata una ditta per valutare e stilare il prossimo piano di zonizzazione TLC nei prossimi tre anni e che l’amministrazione ha fatto tutto ciò che era in suo potere, seguendo il corretto iter burocratico. È compito del legislatore colmare eventuali carenze interpretative o di Legge.

Alla luce dell’interrogazione presentata dalla Consigliera di minoranza Callegari ed al successivo dibattito che è stato articolato riepilogando tempistiche, vari pareri e N.O. (tutto visibile sul web), il Comitato ritiene necessario puntualizzare l’evoluzione temporale della vicenda necessaria a comprenderla totalmente:

• 16/01/2020 trasmissione da ILIAD al Comune di piano di localizzazione antenne in Avigliana.
• 08/06/2020 riunione ILIAD / Comune con presentazione del progetto esecutivo del 5/6/2020 per antenna in Borgata Malano (?).
• Nessuna comunicazione agli abitanti, che scoprono del progetto, solo casualmente, il 6/7/2020. Riteniamo che “correttamente” e per rispetto della popolazione, queste informazioni, previste per legge, debbano subito essere date.
• 27/07/2020 il Comune esprime con nota scritta ad ILIAD, la propria contrarietà all’ubicazione in Borgata Malano.
• 3/09/2020 riunione fra Amministrazione Comunale, Comitato “Statio ad Fines” (oggi Statio Avilius) e Comitato “il Palo”. Richiesto e verbalizzato che il Comune interpellasse per iscritto SNAM, SMAT e SITAF, per verificare la compatibilità fra le loro installazioni e l’antenna.
• A procedimento SUAP concluso ed emissione PAU, apprendiamo il 21/04/2021 con accesso agli atti (più volte negato), che Regione e Soprintendenza hanno dato prescrizioni precise ed identiche (riportate fedelmente anche dal Comune): piantumazione alberi ad alto fusto autoctoni a mascheramento dell’impianto; abbattimento della minor superficie boscata possibile.
• Nessun accenno a SNAM e metanodotto. È evidente che il Comune ha ignorato la richiesta espressa dai cittadini il 3/09/2020.
• 4/5/2021 lettera del Comitato solo a SNAM con domande estremamente circostanziate. SNAM risponde direttamente al Comune, richiamando la prima lettera dello stesso del 30/4/21(!!!!). Scopriamo che viene richiesta da SNAM una fascia di rispetto lasciata a prato di sette metri e libera da qualsiasi impianto e si declina che sia compito di ILIAD ottenere “nulla osta di fattibilità” dei VVFF in merito a sicurezza e protezione da scariche atmosferiche. È questa la lettera che ha permesso al Sindaco di emanare ordinanza di sospensione cantiere in data 8/6/2021.

In conclusione:

tutti gli Enti hanno espresso parere favorevole in contrasto con quanto prescrive SNAM in tema di fascia di rispetto ed è chiaro che nessun Ente ritratta le proprie prescrizioni, ma è altrettanto chiaro che Comune o SUAP, devono fare da arbitro e prendere atto che tali prescrizioni sono contrastanti ed irrealizzabili.

Qui, in zona boscata di particolare interesse paesaggistico due impianti, metanodotto ed antenna, dovrebbero coesistere a sette metri l’uno dall’altra ed il Comune non può e non deve affidarsi al solo parere del progettista e di ILIAD per garantire la sicurezza (è storia recente di un fulmine che colpendo un albero ha devastato un tratto di strada frantumando l’asfalto). I VVFF, non interpellati in sede SUAP per la questione antenna, sono competenti e vigilano sulla sicurezza del metanodotto, mentre per l’antenna non è richiesta nessuna certificazione.

Questa situazione di vicinanza di impianti in Borgata Malano unica nel suo genere, anche se non normata, impone al Comune di garantire la sicurezza dei Cittadini. Anche se la Legge è lacunosa, chi può dirsi certo che non sussista una situazione potenziale di pericolo?

La frase SNAM “di rito” citata dal Sindaco recita: “Resta inteso che sarà onere del soggetto proponente (ILIAD), chiedere ed ottenere le relative autorizzazioni, IVI COMPRESE, le certificazioni dei VVFF, come da D.M. 17/4/2008”. Non è solo una frase di “rito o un refuso”, ma un preciso scarico di responsabilità da parte di SNAM.

La procedura autorizzativa si è conclusa il 15/04/2021 senza confronti diretti fra le parti, che hanno disertato anche la riunione del 15/06/2021, ribadendo i N.O. espressi. Alcuni Enti ed il Comitato stesso non sono stati coinvolti ed il parere SNAM non è stato recepito d al SUAP perché arrivato a procedura conclusa e solo dopo nostra sollecitazione. Il Comune non ha attuato la procedura di autotutela asserendo che è compito del SUAP (i Comuni della Valle si sono consorziati dando vita al SUAP, che pagano annualmente e singolarmente in funzione delle pratiche evase: dunque non è niente altro che una parte dell’Ufficio Tecnico Comunale “fuori sede” ed il Comune quindi può e deve intervenire per le proprie pratiche delegate allo Sportello Unico); sembra che il SUAP sia tenuto solo a rilasciare il PAU, ma non è compito suo richiedere la sospensione del procedimento per autotutela.

Questo conflitto di competenze sembra un bell’esempio di: “Vorrei ma non posso!!”. Si rischia di veder edificare l’antenna, salvo scoprire, dopo, che non si doveva fare: ma oramai c’è.

L’auspicio è che l’Amministrazione Comunale si assuma finalmente la piena responsabilità delle proprie scelte in ambito di pianificazione territoriale, scelga di agire in autotutela, correggendo prontamente gli errori commessi, salvaguardando l’incolumità dei cittadini e la qualità non solo della loro vita, ma anche del suo paesaggio e trovi con ILIAD un accordo per la collocazione dell’antenna in area più consona.

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19 COMMENTI

  1. Ancora con sta antenna! Dovrebbero infilarvela l’antenna, almeno avreste un motivo vero per lamentarvi!

  2. E l’antenna no…. il TAV no e questo no e quello no… Sentite prendete due caprette due pecorelle e salite sui monti a vivere la nessuno vi dà fastidio tranquilli… Però senza macchina solo cavallo…e senza cellulari..

    • Caro Mirko, ti auguro che il tuo vicino di casa ceda “in affitto” il suo piccolo appezzamento di terreno/tetto ecc… (a 6.000 €/anno) per l’installazione di una antenna (oggi a 4G- tra un’anno a 5G) a Lui i soldi a Te il danno, Auguri…

    • Mirko, non si tratta di non fare l’antenna, ma di posizionarla in un luogo lontana dalle abitazioni, dalle scuole, lontana da un metanodotto, lontana da speculazioni/corruzioni (ma su questo non possiamo farci proprio un c..o) tutto qua. Se poi quello che ho scritto corrisponde al tuo orticello, puoi fare domanda e in una settimana la tirano su! sarai anche ben pagato!
      Se poi hai bisogno di fare l’erba al tuo orticello, vengo giù dai monti con le mie percorelle e le faccio brucare, ma per chiamarmi dovrai usare il piccione viaggiatore. Grazie

    • Qui non si tratta di un cortiletto ma di un’area di specifico interesse paesaggistico.
      E comunque, qualsiasi posto, proprio no.

    • idem come sopra, domanda sei al corrente di tutte le nuove antenne che verranno installate ad Avigliana? esiste (non è segreta) una pianta con le future installazioni, attenzione al tuo cortiletto …

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