AVIGLIANA, LA NUOVA ANTENNA 5G PREOCCUPA LA BORGATA: RACCOLTA FIRME DEI RESIDENTI

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L’area dove dovrebbe sorgere l’antenna 5G vista dal cortile di una residente

di ANDREA MUSACCHIO

DRUBIAGLIO – Una raccolta firme per dire no al 5G. In questi giorni, nella piccola borgata Malano di Drubiaglio, è nato un comitato di protesta. Il motivo? La probabile installazione di un’antenna 5G.

Abbiamo saputo di questa notizia solo per vie traverse – spiega Francesca Olivero, portavoce del comitato – L’antenna verrà installata su un terreno privato, alle porte del bosco della borgata. La voce si è sparsa velocemente, ed è arrivata fino a noi. Troviamo assurdo che su un’area così importante (e bella), possa sorgere un’antenna di circa 30 metri. Visto che in borgata Malano vige il vincolo paesaggistico. Perché è possibile installare un’antenna enorme, mentre per fare delle cose molto ordinarie, come cambiare il colore del proprio cancello, bisogna chiedere l’autorizzazione? Siamo basiti“.

Il fotomontaggio del comitato contro il 5G che mostra l’antenna 5G dietro l’albero secolare

Per i residenti, che da anni devono sopportare il problema legato ai rumori acustici provenienti dall’autostrada, si tratterebbe di un danno “immenso per l’ambiente e il paesaggio”, oltre che per la loro stessa salute e, tra le altre, per il valore degli immobili. Troppo da sopportare.

Il Comune di Avigliana, da quanto è emerso, oltre a non poter fare molto in merito, sembra contrario all’installazione dell’antenna 5G – prosegue Olivero – Per questo chiediamo all’amministrazione una vera collaborazione. Bisogna trovare delle soluzioni alternative. Ad esempio potenziare delle linee già esistenti, oppure trovare posti più idonei. Parliamoci chiaro, si tratta, a livello archeologico e paesaggistico, di una delle zone più belle di Avigliana. Non possiamo rovinarla in questo modo. Già ci sentiamo cittadini di Serie B. Almeno questa volta vogliamo essere presi in considerazione. Già mal tolleriamo il rumore, ma l’antenna proprio non possiamo accettarla”.

In effetti, il Comune di Avigliana sarebbe contrario all’installazione dell’antenna, come si legge nella comunicazione del 27 agosto inviata dalla stessa amministrazione aviglianese al comitato di protesta: “Ciò che è più grave però è che siano state disattese le richieste espresse dall’Amministrazione Comunale sulle possibili soluzioni da adottare prioritariamente o alternative a quella in oggetto – si legge nel testo – Questa Amministrazione quindi, pur nella impossibilità oggettiva di non rilasciare il Permesso di Costruire richiesto, sarà a disposizione dei cittadini che volessero approfondire l’argomento, a partire dalla condivisione delle informazioni così come concordato e per altre eventuali iniziative”.

Nella giornata di ieri, lunedì 1° settembre, i residenti si sono ritrovati per firmare la petizione: nel giro di pochi minuti, sono state raccolte circa 80 firme. Domani, gli stessi cittadini, saranno accolti dal sindaco Andrea Archinà in Comune: l’obiettivo è trovare una soluzione per evitare l’installazione dell’antenna.

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27 COMMENTI

  1. noi no volere antenna io ficcare antenna dove no battere sole noi no volere treno tirare pietre a chi volere treno noi no volere autostrada noi no volere favola musica noi no volere chi portare noi lavoro noi no volere lavorare voi no capire noi volere vivere in valle di morti e no volere belle ragazze che ballano come scimmia noi volere accoppiare con capre e donne valsusa che vestire come vecchia scopa secca e noi mangiare patate che poi vendere come oro a fiera a uomo di città cattivo però poi no fare più fiera perché paura virus e noi fare pagare lui affitto tanto alto tanto noi avere mille case e soldi sotto materasso ma piangere sempre miseria perché noi poveri montanari lasciare noi in nostra testa e primitiva altrimenti noi fare protesta e raccogliere firma anche se non sapere cosa firmare noi essere contro tutto

    • Esatto, per la precisione classificato 2B probabilmente cancerogeno dallo iarc se le emissioni superano certi valori…che verranno superati anche grazie all’aumento di antenne. Sia 4g o 3g o anche 2g. Del resto non c’è limitazione alla quantità di antenne e ogni operatore investe in infrastrutture che poi affitterà, anche.

  2. Not In My Backyard.
    A questo punto urge una petizione per il ritorno al telefono a filo,ai telegrammi,alla sveglia telefonica ed alla filodiffusione.Per non parlare della TV con due canali e la radio AM.Bei tempi…
    Neanderthal Valligiano sarebbe felicissimo.

  3. Notizia sentita per vie traverse…voce che si sparge nella borgata…fotomontaggio…il valore degli immobili che subiscono un duro colpo…e poi si gioca il jolly: potenziare le linee esistenti! Come per la mitica TAV!

  4. Ottimo come sempre Il Merovingio…hai ragione, la Sindrome Nimby! Ma credo che in valle si voglia tornare a tamburi, segnali di fumo e urla…comunque sia, Neanderthal valligiano ha del geniale!

  5. Indigeni Valle volere tornare a prima di merovingi noi fare segnali fumo battere con clava su tronco cavo noi urlare come bestia per fare noi sentire!

  6. “Ad esempio potenziare delle linee già esistenti” ahahaha il virus NoTav è entrato così in profondità nelle mente degli sprovveduti che questi credono che la soluzione a tutti i problemi del mondo sia un generico “potenziamento di ciò che già c’è”. Ebbene, il potenziamento di ciò che già c’è è la progressiva sostituzione del 4G con il 5G, così come avvenuto per tutte le generazioni precedenti. Evoluzione che è avvenuta senza che accadesse alcuna delle apocalissi elettromagnetiche, sanitarie o paesaggistiche prospettate da tutti quelli a cui piace viaggiare veloci in autostrada o avere connessioni rapide, purché le autostrade e i ripetitori non siano vicini a casa propria.

    • Cara Iris,le assicuro che sto benissimo e soprattutto mi sono goduto la mia giovinezza prima dell’attuale Era dell’Ansia.

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