AVIGLIANA, L’ATTACCO DEI 5 STELLE: “L’ACCORDO DELLA BAIA GRANDE È UN RICATTO?”

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di TATJANA CALLEGARI (M5S Avigliana)

AVIGLIANA – In relazione al protocollo di intesa tra il Comune di Avigliana e la società I Tigli sulla proprietà e sull’uso della Baia Grande e delle aree dell’ex Dinamitificio Nobel, che l’amministrazione ha reso pubblico con una recente delibera di giunta, abbiamo fatto alcune considerazioni: di certo sono buona cosa la tutela del bilancio comunale e la garanzia di mantenere l’uso pubblico di quella porzione di Lago Grande, non possono non destare forte preoccupazione quelle parti dell’accordo che di fatto sono tese a consentire interventi edilizi di privati all’interno della zona Parco.

La prima fonte di preoccupazione è già inserita nella premessa del citato protocollo, dove fra il resto si legge: “Parte Privata si è dichiarata disponibile a soprassedere dalla richiesta di rientrare nel pieno possesso del bene illegittimamente occupato e di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti all’abusiva occupazione alla condizione della definizione di un complessivo progetto di utilizzo dell’area e delle strutture dell’ex Dinamitificio” (la sottolineatura è nostra).

Al riguardo ci interroghiamo su cosa si intenda davvero con il verbo “soprassedere” usato nei confronti delle azioni che i privati potevano mettere in atto contro il Comune. Traducendo il testo ci chiediamo: i privati “soprassiedono” se il Comune li accontenta, sennò stracciano l’accordo, chiudono la baia e chiedono i danni? Se così fosse non sarebbe un soprassedere e il verbo giusto forse sarebbe ricattare!

Vogliamo sperare che non sia così, pur notando che il verbo è malauguratamente “sfuggito” in un testo ufficiale, formalmente sottoscritto e fatto oggetto di delibera… Ma non è purtroppo “solo” questo il problema.

Questa nuova delibera infatti ci preoccupa perché si inserisce nel grande tema della mancata difesa del territorio e del consentito consumo di suolo che hanno già caratterizzato il dossier ambientale che avevamo presentato a fine campagna elettorale. All’epoca le nostre denunce erano state liquidate come mera propaganda e frutto di incompetenza. Purtroppo però sono bastati pochi mesi per avere conferma di quanto denunciato proprio con il dossier, a partire dalla nascita del centro commerciale di corso Europa (oggi sappiamo niente affatto “imposto dalle Regione”, come all’epoca si era voluto far credere). È ovvio che quindi adesso la convenzione sulla Baia Grande nei suoi contenuti tecnici e nelle sue scelte politiche ci lascia perplessi e per nulla rassicurati. Abbiamo però bisogno di ulteriori dati non presenti in delibera per capire, commentare ulteriormente ed eventualmente agire politicamente. Nello specifico vogliamo che vengano esplicitate la reale estensione di terreno all’interno del parco barattata con l’uso pubblico della baia, le cubature – sempre all’interno del parco – dell’ex dinamitificio che si consentirebbe di utilizzare ai privati, per non parlare delle destinazioni d’uso ipotizzate per questi edifici, della possibilità già contenuta nel Protocollo di modificare a favore della Società i Tigli il Piano regolatore e magari anche il Contratto di Lago.

Temi che qui anticipiamo ma che a breve saranno oggetto di una nostra ennesima interrogazione scritta. Sulla base della risposta avremo modo di commentare in modo più puntuale e, nel caso, di agire a tutela dell’interesse di tutti i cittadini. Interesse che di certo non può andare a scapito della tutela dei beni ambientali. Non vorremmo infatti che, per correggere un errore del passato, dovessimo in futuro trovarci il parco dei laghi e della palude dei Mareschi trasformati da zona ad interesse naturalistico a parco di divertimento con annesse strutture ricettive.

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